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Messaggio del Sig. Presidente della Repubblica
Rivolgo, Suo tramite un caro saluto a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che festeggiano la ricorrenza del 167° Anniversario della Fondazione del Corpo. A loro esprimo il sentimento di stima e di gratitudine del Paese per l’opera svolta a tutela della legalità, condizione indispensabile di democrazia, sviluppo e serena convivenza.
A 60 anni dall’istituzione dell’allora Corpo di Polizia Femminile, un particolare pensiero desidero indirizzare alle donne che, a pieno titolo ed a tutti i livelli, operano nella Polizia di Stato svolgendovi un ruolo fondamentale.
La Polizia di Stato ha vissuto negli ultimi anni un processo di modernizzazione che ha riguardato ogni profilo della propria attività, in un’evoluzione aperta al futuro ma al contempo fedele alla sua tradizione.
Il patrimonio di idealità e valori cui si ispira trae alimento dal lavoro quotidiano di uomini e donne impegnati ad accudire un senso di comunità talvolta minacciato o lacerato dalla paura, dai fenomeni di violenza e dalle fragilità sociali. Essi tutelano il bene della sicurezza inteso non solo come prevenzione e repressione di reati, ma anche come intensità e qualità delle relazioni fra le persone.
È una dimensione sociale della sicurezza che, nel contrasto al crimine come nel mantenimento dell’ordine pubblico, trova fondamento nei principi costituzionali e si concretizza nella salvaguardia dei diritti di libertà individuali e collettivi.
L’azione di prevenzione delle minacce terroristiche ed eversive, condotta nella costante collaborazione con gli altri comparti interessati, è garanzia del sereno corso dei rapporti politici, sociali ed economici. Per l’attività di eccezionale valore svolta da uomini e donne delle Digos e della Polizia di Prevenzione dal 1972 ad oggi è stata conferita Medaglia d’Oro al Merito Civile alla Bandiera della Polizia di Stato.
La recente cattura di latitanti, e la loro consegna alla giustizia affinché possano scontare le pene per i crimini commessi, rende onore al paziente lavoro svolto in collaborazione tra apparanti dello Stato ed al livello internazionale.
Di primario rilievo resta anche l’impegno a difesa dei soggetti deboli, più esposti a fenomeni criminali odiosi: lo spaccio di droghe ai minori, la tratta e lo sfruttamento di esseri umani, le truffe ai danno di anziani, il cyberbullismo.
La lotta ai traffici illegali – da cui traggono profitto mafie ed altre organizzazioni criminali – si rafforza con l’opera di disarticolazione dei patrimoni illecitamente accumulati o frutto del reimpiego di proventi delittuosi, rispetto ai quali dispiegano incisiva efficacia gli strumenti del sequestro e della confisca di beni.
Nel commosso ricordo di quanti hanno perduto la vita nell’assolvimento del dovere, rinnovo a tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato – ed ai loro familiari che ne sostengono e condividono gli sforzi – i miei sentimenti di gratitudine e augurio.”
Sergio Mattarella
Discorso del Sig. Ministro dell’Interno
“Signor Capo della Polizia, è un grande privilegio parlare alla grande famiglia della Polizia di Stato in occasione della celebrazione del 167^ anniversario della Vostra fondazione.
Ogni giorno, grazie al buon Dio, ho all’onore di lavorare al vostro fianco. Orgoglioso di Voi , che siete apprezzati dalla stragrande maggioranza degli italiani ma comunque bersaglio – in piazza e sui giornali – di volgari attacchi e accuse infamanti da parte di minoranze violente ed incivili.
Anche per questo sono fiero di indossare di vostri simboli. Con soddisfazione desidero rinnovare i sentimenti di più sincera ammirazione e gratitudine nei confronti delle donne e degli uomini che ogni giorno, con instancabile impegno e dedizione, operano per la sicurezza del paese e dei cittadini.
Sono onorato, da Ministro dell’Interno, di poter confermare la volontà del Governo di assumere migliaia di poliziotti. Per ora abbiamo stanziato circa 2,5 miliardi di euro: oltre alle assunzioni, ci sono nuovi strumenti operativi e nuove uniformi.
Un’azione concreta e che, più di mille parole, dimostrano la volontà di valorizzare e rispettare chi indossa una divisa.
Credo sia mio dovere, per celebrare degnamente questo Anniversario, ricordare quanto questo governo abbia fatto per le Forze dell’Ordine, e quindi per la sicurezza del paese.
Chi governa ha l’imperativo di onorare con i fatti, tutti i gironi, chi lavora per la sicurezza e per far rispettare le leggi.
Il clima di crescente fiducia e consenso che circonda l’operato delle Forze di Polizia nasce dai brillanti risultati ottenuti – fra i quali ricordo la cattura di pericolosi latitanti, finalmente consegnati alla giustizia, è un sempre più efficace controllo delle frontiere – ma, più in generale, dalla consapevolezza del lavoro continuo , paziente , a volte oscuro e silenzioso , che esse svolgono a tutela della collettività.
Non solo gesti di eroismo o atti di eccezionale valore ma soprattutto comportamenti quotidiani, orientati alla tutela delle persone più deboli, all’ascolto , all’attenzione verso i bisogni, e le aspettative, i diritti di tutti e soprattutto quello di vivere serenamente piazze e le nostre vie.
In questa prospettiva, il valore della prossimità, inteso come capacità di essere vicini alle persone che come tali percepiti , è stato declinato negli ultimi mesi con nuove iniziative finalizzate a prevenire le illegalità diffuse che destano maggiore allarme sociale e si ripercuotono sulla qualità della convivenza civile. L’azione a volta a restituire fiducia e tranquillità passa anche attraverso le stragie di contrasto delle organizzazioni criminali che controllano i traffici illeciti e, maggiormente in alcune aree del paese , attentano alle legalità e trasparenza dell’economia e delle amministrazioni, alimentando le piaghe della corruzione e dell’affarismo. La lotta senza tregua ai patrimoni mafiosi e al riciclaggio dei proventi illeciti, attuata con il ricorso agli strumenti di prevenzione offerti dalla attuale legislazione, mira ad affermare sempre e comunque il “potere della legge” a beneficio di tutto il sistema economico nazionale”.
Anche la lotta ai trafficanti di esseri umani, che prosperano sul fenomeno dell’immigrazione clandestina, ha visto la Polizia di Stato impegnata in importanti operazioni, che hanno portato all’arresto scafisti, basisti , sfruttatori e nuovi schiavisti.
I risultati conseguiti tanto nel contrasto alla criminalità organizzata quanto nella delicata gestione dell’ordine pubblico e nella tutela delle condizioni di vivibilità delle nostre città , rendono onoro alla competenza e professionalità delle varie articolazioni delal Polizia di Stato ed alle positive interazioni che esse sanno sviluppare con le altre Forze dell’Ordine nonché con tutte le componenti del nostro sistema di sicurezza , che si conferma uno dei più moderni, efficienti e avanzati a livello internazionale.
Le positive sinergie e collaborazioni con apparati dell’intellengence nazionali e stranieri, oltre a favorire i già citati successi nella caccia ai latitanti hanno anche garantito elevati livelli di prevenzione rispetto alle multiformi e diversificate minacce di matrice terroristica, che ormai da decenni, impegnano la Polizia di Stato in un azione di rilievo a tutela dei valori di libertà e democrazia su cui si fonda l’Italia. Nelle sfide dell’attuale contesto sociale ed economico caratterizzato da sempre maggior complessità ed innovazione tecnologica, fondamentale rimane il ruolo delle “specialità” della Polizia di Stato, che nei diversi ambiti di intervento raggiungono i massimi livelli di competenza, modernità ed innovazione.
Siamo orgogliosi di averle volute sostenere bloccando e ridimensionamenti immaginati in passato.
In questa celebrazione dedicata a tutte le donne e a tutti gli uomini della Polizia di Stato , il mio commosso ricordo e la riconoscenza di tutto il paese va a coloro che hanno spinto fino all’estremo sacrifico della vita l’adempimento del dovere al servizio delle Istituzioni e a difesa delle persone.-
“Viva la Polizia”
Matteo Salvini.
Messaggio Sig. Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza
Autorità religiose, civili, militari, ospiti, cari colleghi,
quest’anno le celebrazioni del 167° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato si caricano di significati ancor più pregnanti per la concomitanza di un’ulteriore ricorrenza:
il Centenario dell’aquila dorata dalla ali spiegate, l’unico emblema ad aver accompagnato senza soluzione di continuità dei segni distintivi della Polizia di Stato, nei suoi molteplici cambiamenti.
Sono lieto che tale anniversario cada proprio quest’anno nel quale indosseremo per la prima volta i nuovi distintivi di qualifica, che rimarcano il nostro orgoglio di appartenenza ad un’Amministrazione civile, come disegnata dalla legge 121 del 1981, pubblicata appunto il 10 aprile.
Consentitemi di richiamare, con particolare orgoglio, un altro anniversario. Ricorrono quest’anno i 60 anni dell’istituzione del Corpo di Polizia Femminile che segnano l’ingresso delle donne in polizia. Una presenza che via via negli anni si è fatta sempre più qualificata, tanto che oggi le donne che ricoprono ruoli dirigenziali sono oltre il 35% a fronte di una presenza femminile del 15%.
Grazie alla professionalità ed alla passione con cui le nostre donne e, più in generale, tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato concorrono alla sicurezza del nostro Paese, siamo ai vertici delle Istituzioni nella fiducia degli italiani, secondo il recente rapporto Eurispes.
Questo prezioso patrimonio di credibilità non può e non deve rappresentare una posizione di rendita. Per questo dobbiamo sempre esser più preparati per rispondere adeguatamente alle istanze di sicurezza che pervengono dalla nostra comunità, nella consapevolezza che ogni qual volta non saremo in grado di onorare quell’aspettativa, tradiremo i valori sui quali abbiamo giurato e negheremo la nostra stessa ragione di essere.
E’ alla insegna di questa consapevolezza che nella veste di Autorità di Pubblica Sicurezza abbiamo consentito il regolare svolgimento delle oltre 11.000 pubbliche manifestazioni svoltesi nel 2018, garantendo un equo contemperamento tra le talora contrapposte esigenze in campo. Abbiamo, inoltre, contribuito ad elevare gli standard di sicurezza nel nostro paese, come attestato dalla riduzione degli indici di criminalità che hanno registrato una flessione del 4% nel 2018 e una previsione in linea per i primi mesi del 2019.
Per lo straordinario impegno profuso nella lotta al terrorismo, interno ed internazionale, la Bandiera della Polizia di Stato quest’anno si fregerà della Medaglia d’Oro assegnata alla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, erede gloriosa delle strutture che contribuirono all’intero Paese di uscire vittorioso, dai cosiddetti anni di piombo.
Questi traguardi sono stati raggiunti anche lavorando a modelli di sicurezza integrata e partecipata, con protocolli, di legalità che coinvolgono le molteplici rappresentanze delle realtà locali, nella consapevolezza che oggi la sicurezza debba essere un “valore condiviso”.
Negli ultimi tre anni ci siamo, inoltre, dedicati a rendere più efficiente la nostra Amministrazione, avviando un generale processo di riforma che ha toccato tutte le sue strutture centrali e territoriali, aiutati in questo dai contributi critici delle Organizzazioni Sindacali, che ci affiancano in questo non facile percorso.
Etica e disciplina sono il mantra di questa fatica silenziosa, che ad oggi ci ha portati all’elaborazione di un nuovo modello organizzativo per le Questure ed i Commissariati, combinato ad un innovativo piano di redistribuzione degli organici, capace di rispondere alle mutate esigenze di sicurezza delle comunità.
Per finire, un ultimo Anniversario: i dieci anni dal terremoto dell’Abruzzo. Pur doloroso, ci consente di ringraziare le donne e gli uomini della Polizia di Stato che hanno visto e vedono il nostro Paese impegnato troppo spesso sul fronte delle emergenze. Non a caso, unica tra i corpi armati dello Stato, la nostra Istituzione ha nel proprio simbolo araldico le insegne del soccorso pubblico.
Oggi, dunque, festeggiamo queste straordinarie donne e uomini della Polizia di Stato, nel perenne ricordo di coloro che hanno sacrificato la loro vita per la sicurezza del nostro Paese ma anche di coloro che, malati di vivere, hanno inteso togliersela.
W la Polizia di Stato
W l’Italia
Franco Gabrielli
Discorso del Sig. Questore di Taranto Dr. Stanislao Schimera
Sig. Prefetto,
Autorità religiose, civili, militari,
Gentili ospiti,
Donne e Uomini della Polizia di Stato
porgo il benvenuto al 167^ anniversario della Fondazione della Polizia di Stato e ringrazio l’Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello e tutta la Marina Militare del capoluogo per aver consentito alla Polizia di Stato di festeggiare la sua festa nella splendida cornice del Castello Aragonese, ormai considerato simbolo di Taranto, collocato anche al 10° posto dei “Luoghi del cuore” del F.A.I.
Sono particolarmente emozionato quest’oggi perché è il quarto ed ultimo Anniversario che festeggio come Questore della provincia tarantina.
Anche quest’anno ho avuto la diretta conferma di essere a capo di una squadra affiatata che ottiene diretti riscontri anche dall’esterno.
Il dialogo con i cittadini e con le istituzioni è alla base della nostra attività e del nostro lavoro: un contatto diretto che si rafforza sempre più.
In questi quattro anni a Taranto ho arricchito il mio bagaglio professionale ed umano che porterò nei nuovi incarichi che mi attendono.
Come ogni Anniversario che si rispetti, occorre presentare il bilancio del lavoro svolto in questo anno.
Un bilancio sicuramente positivo che non può non partire dai numeri, ne cito solo alcuni per rendere chiaro la enorme mole di lavoro che è stata sviluppata : 286 gli arresti e 1062 persone denunciate a piede libero; più di 30Kg la sostanza stupefacente sequestrata; 87 le armi sequestrate, oltre n. 64.000 i veicoli sottoposti a controllo e 100.261 persone controllate, 51 gli avvisi orali emessi, 16 ammonimenti, 43 DASPO e 44 Fogli di Via obbligatorio, per concludere 456 espulsioni di cittadini stranieri e 1.049 Ordini di allontanamento del Questore.
Durante quest’anno la risposta all’illegalità ed alla criminalità è stata decisa, inflessibile, irremovibile.
La mia squadra della sicurezza – come mi piace chiamarla – ha dimostrato di essere ancora più implacabile nei confronti delle sacche di delinquenza.
Si pensi al lavoro quotidiano dei Falchi della Squadra Mobile e della Squadra Volante nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti e di armi, anche e soprattutto clandestine. Un’attività quotidiana e capillare che colpisce le piccole piazze di spaccio, quali abitazioni e circoli privati, per minare sin dalle fondamenta la delinquenza per arrivare al vertice della piramide.
Si pensi ancora alla “Operazione Madame” condotta dalla Squadra Mobile, che ha disarticolato un sodalizio di ampiezza transnazionale dedito allo sfruttamento della prostituzione ai danni di giovani ragazze dell’Est Europa, collocate su strada, indotte alla prostituzione e sottoposte a “protezione” dietro il pagamento di somme di denaro.
E non ultima, l’indagine “Cortili” diretta dalla Procura ordinaria di Taranto, i cui esiti sono stati successivamente condivisi dalla DDA di Lecce, che ha consentito di assicurare alla giustizia un gruppo di soggetti dediti al taffico di sostanze stupefacenti nel centro città.
Tempestiva ed energica è stata la risposta che siamo riusciti a dare a gravi episodi di sangue verificatesi nel corso dell’anno nel Capoluogo e nella provincia tarantina e che hanno colpito l’opinione pubblica.
Un’attenzione particolare è stata rivolta a quelle fattispecie penali che maturano all’interno delle relazioni familiari e che emergono solo grazie al dialogo che i nostri specialisti del settore riescono ad instaurare con le vittime.
Non a caso, nel corso dell’anno, il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli, ha inaugurato la sala per l’ascolto protetto dei minori e delle donne vittime di violenze di genere, istituita presso la Divisione Polizia Anticrimine e presso il Commissariato di Martina Franca, finalizzate a creare un ambiente confortevole e rassicurante che riesca ad alleviare le preoccupazioni e le ansie di chi si è deciso a denunciare i soprusi subiti.
Sempre con uno sguardo finalizzato alla prevenzione, grazie alla partnership con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, ben 9 autovetture in uso alla Squadra Volante sono state allestite con il sistema Mercurio, che consente di elaborare autonomamente le informazioni per prevenire e contestualizzare situazioni di pericolo, così da individuare fattori di insicurezza, prima che si renda indispensabile un intervento repressivo.
Non a caso Taranto è stata indicata tra le città più sicure d’Italia nei rapporti redatti dal Sole 24ore e da Italia Oggi.
Prevenzione vuol dire anche dialogo con i cittadini e, soprattutto, con i giovani.
Anche quest’anno ci ha visti impegnati con gli incontri negli Istituti scolastici per parlare di educazione alla legalità e contrasto al bullismo.
Una proiezione della Polizia di Stato all’esterno, tra la cittadinanza. Come la Mostra fotografica della Polizia Scientifica “Frammenti di storia” allestita nello splendido Chiostro del Museo MArTA di Taranto e che ha ospitato più di 1.500 visitatori e più di 500 studenti dell’intera provincia tarantina.
Una Polizia di Stato presente anche e soprattutto in provincia.
Il lavoro egregio effettuato dai Commissariati di Grottaglie e Manduria con impegni a tutto tondo per garantire pace e sicurezza sociale. E come chiaro esempio basta citare l’operazione ”Gioventù bruciata” condotta dal Commissariato di Martina Franca che ha stroncato una fiorente attività di spaccio di droghe leggere destinate ai giovanissimi e di cocaina posta in essere da 21 persone, di cui cinque minorenni.
Anche in questo caso, decisivo è stato il dialogo e la fiducia che siamo riusciti ad instaurare con genitori attenti che hanno notato un’alterazione caratteriale aggressiva dei propri figli, seguiti dalla sparizione di monili in oro.
Un ringraziamento, quindi, a tutto il complesso sistema della Polizia di Stato ed alle sue articolazioni che ho avuto l’onore e l’onere di dirigere: Questura, Stradale, Postale, Ferroviaria, Reparto Mobile, Frontiera.
Ecco il momento dei saluti e dei ringraziamenti che quest’anno sono ancora più speciali e sentiti.
Un augurio di buon inizio in una realtà non facile al Prefetto Antonella Bellomo, da poco insediatasi nel nostro capoluogo. Conoscendo già le sue indubbie capacità professionali e qualità morali, sono sicuro non troverà ostacoli nell’azione di coordinamento tra i tutori della legalità.
Un grazie per la collaborazione e la perdurante professionalità dimostrata dal signor Procuratore della Repubblica, dottor Carlo Maria Capristo e al dr. Maurizio Carbone, Procuratore Aggiunto e dalla Dott.ssa Pina Montanaro, Procuratore della Repubblica presso i Tribunale per i Minorenni di Taranto, e dalle loro squadre di magistrati.
Rivolgo un cordiale saluto ai componenti dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, quale simbolo del collegamento tra passato e futuro.
Un saluto ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato e dell’Amministrazione Civile dell’Interno per il rapporto di collaborazione che si è instaurato in questi anni e che ha consentito una corretta gestione dell’apparato sicurezza.
Un sincero apprezzamento ai giornalisti, per la loro attività di informare, con obbiettività e coscienza, i cittadini.
Grazie al presidente Domenico Rana ed al direttore Gabriele Maggi dell’Istituto musicale Giovanni Paisiello di Taranto che ci accompagna anche quest’anno nelle varie fasi della Festa, ed al gruppo di virtuosi musicisti.
Un esclusivo saluto ai nostri cari, per il sostegno, i consigli e l’amore che dimostrano ogni giorno e che consentono al poliziotto di adempiere al suo dovere con sacrificio e dedizione.
Un saluto che va esteso anche a chi ha perso il proprio caro nell’adempimento del dovere, certo che il loro sacrificio non sarà mai dimenticato.
Infine, la mia gratitudine, a tutto il personale della Polizia di Stato, perché mi hanno accompagnato in questa esperienza tarantina con spirito sempre collaborativo e carico di iniziative, dimostrando fierezza ed orgoglio nell’essere al servizio del cittadino.
Essere sempre un poliziotto, anche fuori dal servizio; anche quando non si indossa più una divisa; persino quando l’adempimento del dovere è frutto di grande sacrificio.
È il motto di quest’Anniversario.
E’ il motto del poliziotto: “Esserci sempre”.
Viva la Polizia di Stato, viva l’Italia!
I riconoscimenti
Medaglia di bronzo al merito civile
1. Sostituto commissario Ferruccio MASTROPAOLO
2. Sovrintendente Marco SOLITO (ruoli civili)
3. Assistente Capo Coordinatore Gianluca CAVALLO
“Con generoso slancio e pronta determinazione, non esitavano ad introdursi in un edificio al cui secondo piano era segnalato un incendio. Giunti in prossimità dell’appartamento segnalato, la cui porta era completamente divelta, malgrado gli ambienti fossero saturi di fumo e il vano cucina in fiamme, entravano nell’immobile e, individuata una bombola di G,P.L. che rischiava di esplodere, rompendo il vetro di una veranda, riuscivano a portarla sul balcone, scongiurando più gravi conseguenze. Chiaro esempio di non comune senso del dovere e di elette virtù civiche.”
Taranto, 1° luglio 2011
Encomio solenne
Vice Questore dr. Carlo PAGANO
“Evidenziando elevate capacità professionali, conoscenza delle tecniche operative e non comune determinazione operativa, dirigeva un’articolata operazione di p.g. che consentiva di disarticolare un sodalizio criminale finalizzato alla consumazione dei reati contro la P.A., con l’esecuzione di 11 ordinanze di applicazione di custodie cautelari ed una misura reale di sequestro preventivo.”
Potenza, 14 febbraio 2017
Encomio solenne
1. Vice Commissario DE GIORGIO Marcella
2. Ispettore Superiore TALÒ Gregorio, in quiescenza
3. Ispettore Superiore LILLO Cosimo
4. Ispettore Capo BIANCHINI Mario
5. Sovrintendente Capo CUPPONE Francesco
6. Vice Sovrintendente PANICO Cataldo
7. Assistente Capo Coordinatore PARRINI Alessandro
“Evidenziando elevate capacità professionali, non comune determinazione operativa e spiccato intuito investigativo espletavano una laboriosa e complessa attività di indagine che consentiva alla Direzione Distrettuale Antimafia di emettere un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di n. 37 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso operanti sul territorio jonico.
Taranto, 20 giugno 2016
Encomio solenne
Commissario dr. NINNI Donato
“Evidenziando elevate capacità professionali, acume investigativo e non comune determinazione operativa, svolgeva, unitamente ad altri colleghi, una complessa operazione di polizia giudiziaria, che si concludeva con l’arresto, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, di 5 soggetti ritenuti responsabili a vario titolo, di associazione a delinquere, finalizzata alla illecita detenzione, trasporto di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente.
Taranto, 14 settembre 2016”
Encomio solenne
Assistente Capo Coordinatore CERVINO Massimo
“Evidenziando notevoli capacità professionali, spesso del pericolo e non comune determinazione operativa, espletava unitamente ad altri colleghi, un intervento di soccorso pubblico in favore dei condomini di uno stabile interessato dalle fiamme, riuscendo a portarli in salvo.
Taranto, 11 dicembre 2015
Encomio solenne
Assistente Capo Coordinatore CAVALLO Gianluca
“Evidenziando elevate capacità professionali e non comune determinazione operativa, espletava un intervento di soccorso pubblico che consentiva di rintracciare e di salvare un uomo che, allontanandosi dalla propria abitazione, aveva tentato di togliersi la vita. Nella circostanza, prestava i primi soccorsi all’aspirante suicida.
Taranto, 25 maggio 2016”
Encomio solenne
1. Assistente Capo Coordinatore BICCHIERI Francesco
2. Assistente Capo Coordinatore D’ALÒ Giuseppe
3. Assistente Capo SINISI Antonio
“Evidenziando spiccate capacità professionali e notevole coraggio, espletavano un intervento di soccorso pubblico a favore di alcune persone rimaste intrappolate sotto le macerie di uno stabile interessato da un’esplosione dovuta ad una fuga di gas.
Taranto, 7 luglio 2015”
Encomio
1. Assistente Capo Coordinatore MARSEGLIA Angelo
2. Assistente Capo MANZO Vincenzo
“Evidenziando notevole determinazione operativa e spirito d’iniziativa, si distinguevano in un’attività di soccorso pubblico in favore di un uomo rimasto intrappolato all’interno del suo appartamento invaso dalle fiamme.
Taranto, 10 luglio 2016”
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