MONS-FILIPPO-SANTORO

Tutto il programma

Manifestazioni civili

Sabato 4 maggio

Basilica Cattedrale (navata) – #Fede #Arte #Cultura #Mostrafotografica

19.00

SAN CATALDO DEI TARANTINI A BETLEMME

Gli scatti di Anna Svelto sulla colonna raffigurante San Cataldo in Terra Santa

e quelli di Egisto Nino Ceccatelli sui lavori di restauro

nella Basilica della Natività di Betlemme realizzati dalla Piacenti spa di Prato

Il cuore del mondo sta in Palestina, ma c’è anche il cuore di Taranto a Betlemme nella Basilica della Natività, luogo assurto a patrimonio universale dell’UNESCO. Prima della mia partenza per la Palestina, ho trovato alcune fonti che attestano l’esistenza del dipinto di San Cataldo sul fusto di una delle colonne nella navata centrale della Basilica. Inoltre, sono venuta a conoscenza che l’impresa di restauro del Dott. Gianmarco Piacenti – un’eccellenza italiana di altissimo livello in questo settore – stava conducendo dal settembre 2013 degli impegnativi lavori in tutta la Basilica. Temevo però che Il periodo del mio viaggio in Palestina sarebbe coinciso con la probabile assenza dei restauratori. Non solo. Non potevo sapere se la colonna di San Cataldo fosse già stata restaurata o se fosse ancora rivestita da protezioni che ne avrebbero impedito la visione.

Un’esperienza quindi emozionante e straordinaria mi attendeva, ma piena di incognite ed incertezze. Anche e soprattutto perché nessuno fino ad oggi ha mai documentato con fotografie o video la presenza di San Cataldo in questa Basilica. Arrivata a Betlemme martedì 3 aprile 2018, con evidente emozione sono entrata nel luogo della Natività. Era la terza volta che lo visitavo, ma questa volta con una commozione ed una consapevolezza più intense. Ed eccole! Le colonne mi appaiono divise in file, due nelle navate laterali e due nella navata centrale.

Inizialmente pur avendo contato le colonne dall’ingresso, non ho avuto certezza che quella individuata fosse quella del Santo in quanto il volto non è più riconoscibile. Ho avuto conferma di essere al cospetto di San Cataldo dai restauratori italiani che mi hanno permesso di fotografare al meglio la colonna. Inoltre, e di questo ringrazio i collaboratori del Dott. Piacenti, ho acquisito da loro del materiale utile per avere un quadro informativo più puntuale sul nostro Patrono. La colonna di San Cataldo è l’ottava a sinistra e si colloca subito dopo quella della Madonna con Bambino e quella di San Giovanni Evangelista, quindi in posizione privilegiata e molto vicina all’altare. La figura del Santo appare nella parte superiore della colonna e si sviluppa per circa un terzo della sua altezza. San Cataldo indossa una tunica sormontata dalla penula e questa dal pallio. Con la destra benedice, con l’indice e medio alzati, con la sinistra tiene il bastone pastorale sollevato in alto. Porta in capo la mitra mentre i­­­­­l viso è completamente scomparso. Ai piedi del Patrono compaiono dei simboli araldici di cavalieri, scritture beneventane e le effigi di due saraceni mentre i simboli della parte inferiore sono stati consumati nei secoli dalle mani dei fedeli. La colonna è sormontata da un raffinato mosaico rappresentante gli Angeli.

Una volta tornata in Italia, ho sistemato le foto scattate e, attingendo anche dal mio archivio fotografico, ho elaborato un progetto documentale che mostra come nel marzo 2013 i lavori dovessero ancora iniziare, nel 2014 invece erano già avviati e nel 2018 quasi completati almeno per le colonne centrali.

Sono onorata di aver portato questa rappresentazione inedita di San Cataldo a casa e immaginando la moltitudine dei tarantini che si sono recati nel tempo a Betlemme e sono entrati nella Basilica senza vederla, sono certa che da oggi in poi la riconosceranno. Penso che anche Cataldus dei Tarantini sarà contento di essere stato finalmente e, spero, degnamente omaggiato da una sua protetta e di essere stato conosciuto in questa veste nella città di cui è Patrono. (Anna Svelto)

Basilica Cattedrale Cappellone- #Arte #Cultura #Teatro

20.30

IL CAPPELLONE DI SAN CATALDO

Pièce teatrale scritta da Augusto Ressa

liberamente ispirata alle vicende legate alla costruzione di un capolavoro barocco

interpretata da Giovanni Guarino

Questo breve testo teatrale fu scritto In occasione del completamento del restauro del Cappellone nella Cattedrale di Taranto. Avevo seguito i lavori per la Soprintendenza in precedenti cantieri campione nel corso dei quali mettemmo a punto la metodologia di restauro delle superfici marmoree che ricoprono quasi completamente le superfici del Cappellone, metodologia che fu seguita per portare a termine il lavoro, a cura della Curia Arcivescovile di Taranto, nel maggio del 2009. L’inaugurazione del restaurato Cappellone fu occasione per mettere in scena la prima rappresentazione di questa breve commedia all’interno della stessa cappella. Il testo trae ispirazione dalle ricerche di Mimma Pasculli Ferrara con la collaborazione di Gabriella Marciano, pubblicate in il Cappellone di San Cataldo nella Cattedrale di Taranto (Editrice Scorpione, Taranto 1985) che, fra l’altro, chiariscono i rapporti fra la committenza (il Capitolo Metropolitano di Taranto) e gli artisti- artigiani (i marmorari napoletani). I contratti che regolavano detti rapporti erano infarciti di condizioni e limitazioni, quali il rigoroso rispetto dei disegni di progetto, colori dei marmi compresi, l’uso dei soli materiali messi a disposizione dalla committenza, la obbligatoria permanenza a Taranto dei marmorari per tutto il lungo tempo necessario al completamento dell’opera.

Ho voluto raccontare la storia di un ipotetico ultimo marmoraro impegnato nell’impresa, che ho chiamato Gennarino in ossequio al santo patrono di Napoli, testimone della “fatica” dei tanti artigiani che hanno contribuito a realizzare, con competenza e passione, un capolavoro barocco di straordinaria bellezza. AUGUSTO RESSA

Domenica 5 maggio

Arcivescovado – #Arte #Cultura #Studio

 17.00

Capolavori di Giuseppe Sanmartino

nella Cattedrale di Taranto

Giornata di studio sul più grande scultore del ’700 napoletano

In ricordo di Elio Catello

Interventi:

prof. Giangiotto Borrelli           

 Università degli Studi                       

“Suor Orsola Benincasa” – Napoli

La figura di  Giuseppe Sanmartino                      

e la scultura napoletana del Settecento

Prof.ssa Mimma Pasculli Ferrara

Università di Bari Aldo Moro.     

Dipartimento Lettere Lingue e Arti

Centro Ricerche Storia religiosa in Puglia

Le opere di Giuseppe Sanmartino per la Cattedrale di Taranto

Arch. Augusto Ressa                                   

Curatore dei restauri della Cattedrale

 di Taranto

Le sculture velate, da Fidia a Cattelan

Prof.ssa Angela Catello                              

Storica dell’Arte – Napoli

I modelli di Giuseppe Sanmartino

per le statue d’argento

don Francesco Simone                    

Direttore dell’Ufficio Beni culturali ecclesiastici dell’arcidiocesi di Taranto

Le sculture del Cappellone

Iconografia e valore

Introduce e modera

Mons. Emanuele Ferro

Basilica Cattedrale cappellone di San Cataldo  – #Arte #Fede #Musica

 19.45

IL BAROCCO, FESTA DELLA FEDE

Concerto per quintetto d’archi, organo e tre voci soliste,

Programma:

Magnificat in Do maggiore di G. Paisiello

Exsultet orbis gaudiis di G. Veneziano

Te Deum laudamus di A. Sacchini

Martedì 7 Maggio

Basilica Cattedrale – #Fede #Arte #Cultura #Studio #libri #gcscuola19

 19.00

Presentazione del

IV Quaderno Fragmenta

TARANTO: LE CAPPELLE PERDUTE

DELLA CATTEDRALE DI TARANTO

Di Vittorio De Marco

Edizione Mandese

Tavole illustrative di Nicola Sammarco

Intervengono

L’autore: Vittorio De Marco

L’editore: Antonio Mandese

Il curatore: Emanuele Ferro

Coordina: Nicla Pastore

Conclude l’arcivescovo Metropolita di Taranto

S.E.Rev.ma Mons. Filippo Santoro

Nel corso della serata vi sarà

il conferimento delle Croci di san Cataldo ai sostenitori della Basilica Cattedrale

e la premiazione della Giornata Cataldiana della Scuola

Interventi musicali affidati

al Coro del Liceo Musicale ‘Archita’ di Taranto

diretto dalla prof.ssa Maria Antonietta Carola

Fragmenta è una collana a cura di Emanuele Ferro e Vittorio De Marco, di Mandese Editore. La Cattedrale di Taranto custodisce una serie di tesori che lentamente e con una meticolosa opera di studio e di ristrutturazione, si aprono agli occhi del visitatore.

Il centro della fede cristiana, nel cuore della città vecchia rappresenta un’ancora per la cultura di tutto il territorio, con le sue forme complesse, le sue altezze vertiginose ha veleggiato nei secoli per giungere fino a noi con una rinnovata speranza di ritrovarsi centro di una comunità che riscopre dopo quasi cinquant’anni il proprio centro storico; ma la Cattedrale ancorata in un porto sicuro dell’isola è li che aspetta tutti: visitatori, curiosi, fedeli, con aria dimessa pronta ad offrire sprazzi maestosi del suo splendore, a donare la bellezza dei suoi coni di luce, a raccontare la storia della città con sapienza antica.

La riscoperta di questo spazio prende voce, dopo aver riguadagnato materialmente nuova vita, grazie alla collana “Fragmenta” curata da mons. Emanuele Ferro, parroco della Cattedrale e direttore di Nuovo Dialogo, dal prof. Vittorio De Marco, docente universitario, e pubblicata da Mandese Editore. I prime tre volumi hanno riguardato L’opera del Santo attraverso l’iconografia sacra in Cattedrale, Un Tesoro svelato: colonne e capitelli della Cattedrale, La cripta della Cattedrale di Taranto. Il quarto numero tenta una ricostruzione di quello che non c’è più, di ciò di cui si ha una flebile testimonianza, ovvero Taranto: le cappelle perdute della Cattedrale.

Fino agli anni 50 nella nostra cattedrale sussistevano 16 cappelle che si aprivano alle sulle navate laterali. 15 furono abbattute nell’intento di far riemergere lo stile romanico originario della chiesa. Oggi tutto quello che a noi sembra discutibile allora passò quasi inosservato. Vi fu una dispersione di suppellettili ed opere oltre che la conseguente visiva damnatio memoriae di secoli di storia, di arte e di fede.

Questo quarto numero di Fragmenta scritto da Vittorio De Marco, ci aiuta ad immaginare com’erano queste piccole cappelle anche attraverso il piglio artistico e il tratto magistrale di Nicola Sammarco. «Siamo entrati ed usciti da sedici cappelle laterali, da due ai piedicroce e dalle porte situate a settentrione e mezzogiorno. Abbiamo intravisto prelati illustri, canonici, beneficiati, verbalisti, notai, nobili, patrizi e semplici devoti. Ci siamo soffermati a guardare altari, sepolture, dipinti, statue e sacre suppellettili. Abbiamo percepito momenti di abbandono e momenti di ripresa di queste cappelle che hanno attraversato il “mare oceano” di quattro secoli circa della storia della nostra cattedrale, per affondare alla fine di fronte ad una discutibile “ideologia” artistica del secondo dopoguerra, rimanendone superstite una soltanto» (Vittorio De Marco).

GIORNATA CATALDIANA DELLA SCUOLA 2019

In collaborazione con USP Taranto

#GCscuola19

2-7 Maggio

Macro traccia per le attività scolastiche

San Cataldo pellegrino in Terra Santa 

I grandi viaggi medievali

verso e da la terra del Signore 

La tradizione vuole che san Cataldo, partendo dall’Irlanda sia andato pellegrino in Terra Santa e lì abbia ricevuto sul sepolcro di Cristo l’intuizione e vocazione di venire a Taranto.

Il viaggio interiore e la ricerca della fede del vescovo Cataldo sono l’immagine profetica di ormai 1500 anni di storia, di ponti lanciati a ricongiungere le sponde del Mare Nostrum. Ponti le cui arcate sono rappresentate dall’amore, dal rischio, dalla generosità e libertà degli uomini animati dalla fede. 

La macro traccia della Giornata Cataldiana della scuola è “San Cataldo pellegrino”. Lo stesso spirito che animò san Cataldo anima tanti uomini di fede che si sono spinti lungo i bordi delle nostre gravine, decorando le grotte e trasformandole in luoghi di fede. Come una spina dorsale che attraversa la Puglia e che arriva in Basilicata le chiese rupestri sono una collana di fede che testimonia il loro pellegrinaggio.  

Partendo dai riferimenti iconografici bizantini della cripta del Duomo di Taranto e del recente restaurato encausto raffigurante san Cataldo su una colonna della basilica di Betlemme, gli studenti provino ad immaginare il percorso di un Cataldo del XXI secolo, che compie lo stesso viaggio animato dalla stessa fede che guidò il nostro patrono.

Il cammino

Dalla cripta della cattedrale di San Cataldo alla scoperta dei dipinti delle chiese rupestri di Taranto e della sua provincia

Un tour di studenti che documenteranno l’intero percorso

6 Maggio

9.00 raduno presso Cripta del Redentore, sita in via Terni.

Incontro con guida di ass. Taranto Sotterranea

Cripta del Redentore

L’ipogeo è articolato in due spazi affiancati e intercomunicanti. Il primo è una grotta artificiale, caratterizzata dalla presenza di una sorgente collegata all’esterno da un pozzo; il secondo ambiente è riconoscibile come una tomba a camera di età romana, alla quale si accede attraverso un dromos a dodici gradini posto sul lato sud. La tomba presenta sulle pareti delle nicchie semicircolari, utilizzate presumibilmente per conservare le urne cinerarie. In età medievale il lato est della tomba è stato interessato dall’escavazione di una grande abside che conserva una serie di affreschi palinsesti, di cui l’ultimo rappresenta una Deesis, con il Cristo Pantocratore situato al centro tra San Giovanni e la Vergine. Altri affreschi, raffiguranti santi di tradizione orientale, sono presenti all’esterno dell’abside; in particolare, è possibile osservare i Santi Basilio, Euplo e pochi frammenti di un San Biagio. Gli affreschi sono datati al XII–XIII secolo.

10.30 Concattedrale – autobus per Eni dove è presente la chiesa rupestre delle Petrose .

Incontro con Nello De Gregorio di Nobilissima Taranto

S. Chiara delle Petrose. Chiesa scavata fra il VII e il IX secolo. Quasi completamente affrescata, con strati palinsesti.

Il suo nome è legato alla masseria s. Chiara in contrada Petrosa. Attualmente é limitrofa all’area dell’ENI. Rientro ora di pranzo. Incontro ore 15.00 concattedrale.

Arrivo Strada Provinciale 46. Incontro con la guida Mimmo Pace di Novelune

Passeggiata verso la chiesa rupestre di s. Onofrio

Cripta Rupestre di Sant’ Onofrio. La Cripta Rupestre di S. Onofrio si trova nel ramo centrale della gravina di Mazzaracchio.

Sant’Onofrio è una cappella trapezoidale, divisa in due parti da due archi e da un pilastro centrale. All’interno si conservano alcuni affreschi che rappresentano le figure di Santa Caterina, Santa Marina, San Giacomo, San Nicola, e Sant’Onofrio.

Accanto la porta di ingresso si nota una piccola finestrella ottenuta dallo sfondamento dell’abside.  Il recinto in muratura presente vicino la cripta, fa ipotizzare che un tempo potesse essere stato utilizzato come ovile. Probabilmente, la data di scavo risale all’XI sec., mentre l’arredo pittorico è datato al XIII sec. circa.

7 maggio

Ore 9.00 incontro Concattedrale.

Arrivo a Massafra. Incontro la guida Raffaella Portararo

Visita alle Chiese della Candelora, di Sant’Antonio Abate e di S. Leonardo

Chiesa della Candelora: risalente al XII sec., è considerata un gioiello dell’architettura rupestre, per la presenza di volte multiple. Di notevole pregio anche i dipinti. Tra questi, la “Presentazione di Gesù  al tempio”; Gesù fanciullo che cammina tenendo la mano alla Madonna; è una bella immagine di Madonna Glicophilousa.

Chiesa di Sant’Antonio Abate: ottenuta dall’accorpamento di due chiese distinte, officiante-probabilmente-una secondo il rito orientale ed una secondo il rito latino, è un classico esempio di chiesa ipogeica. È situata al di sotto dell’antico ospedale di Massafra e può’ essere definita una vera e propria galleria altomedievale per la presenza di numerose pitture.

Chiesa di s. Leonardo: situata ora nella zona di espansione della Città, ma sino agli anni ‘50 inserita nel paesaggio di vasti oliveti, con affreschi ben conservati, tra cui Deesis absidale di notevole potenza espressiva, oltre che l’iconostasi conservata quasi interamente

11.30 arrivo a Mottola, viale Jonio – via Lucania 1. Incontro con la guida Carmela D’aria

Tour Le grotte di Dio: visita guidata chiese rupestri medievali di San Nicola e San Gregorio.

La chiesa di San Nicola è definita la “cappella Sistina della civiltà rupestre”, stupisce per l’eccezionale stato di conservazione degli affreschi e per la raffinata fattura e bellezza. Si notano diverse influenze culturali, riflesse sia nei culti che nello stile artistico: da San Nicola a San Pietro, l’Arcangelo Michele, San Giorgio. La bellissima deesis centrale si data alla prima fase di decorazione della chiesa, l’XI secolo, mentre l’ultima fase risale al XIV secolo.

La chiesa di San Gregorio è un piccolo capolavoro architettonico tra colonne e soffitti scolpiti che riproducono le coperture lignee delle grandi chiese romaniche in muratura. Il Cristo Pantocratore centrale è stato ispirato dall’omonimo nella chiesa di Monreale.

14. 30 arrivo a Castellaneta, al parcheggio antistante la chiesa dell’Assunta. Pranzo al sacco

15 .20 incontro con  guida dell’ass. “Amici delle Gravina di Castellaneta”         

Santa Maria del Pesco. Sul ciglio della Gravina di Castellaneta a ridosso della chiesa dell’Assunta. Il nome deriva proprio da piscus (rupe) proprio per la vicinanza della gravina. Al suo interno è stato trovato il dipinto La Madonna con il Bambino del 1200.

Santa Maria di Costantinopoli (IX-X secolo). Sorge nella Gravina di Coriglione nelle vicinanze della chiesa Mater Christi. Interno diviso in tre navate con resti di decorazioni e affreschi sulle pareti.

Lunedì 6 maggio

Oratorio San Giuseppe Taranto Vecchia  – #sport #testimonianza #gcscuola19

 15.00 (programma e modalità di adesione saranno comunicati)

JAVIER ZANETTI IN ORATORIO

Sport4Taranto avvia un nuovo progetto educativo con l’Oratorio Taranto Vecchia, in collaborazione con la fondazione Pupi di Javier e Paula Zanetti”

Il progetto Sport4Taranto, coordinato da Dino, Angela e Lisa Ruta, avvia un nuovo progetto educativo per i bambini e le famiglie di Taranto presso l’ASD Taranto Vecchia dell’oratorio Città Vecchia San Giuseppe guidato da Don Emanuele Ferro, e incollaborazione con la Fondazione PUPI, di Javier e Paula Zanetti. Per celebrare l’avvio dei lavori il campione Javier Zanetti farà visita a Taranto il 6 e 7 maggio 2019, e parteciperà ad una serie di incontri con bambini, famiglie, scuole e appassionati di sport. Nell’ambito dei festeggiamenti di San Cataldo 2019 e in particolare della Giornata Cataldiana della Scuola

Dopo le prime iniziative svolte nel 2017 e 2018 con importanti campioni dello sport che sono venuti a Taranto – Nicola Legrottaglie, Margherita Granbassi e Marco Mordente – il Progetto Sport4Taranto continua la sua programmazione per la crescita dei bambini tarantini.

Lo Sport ha il potere di cambiare le cose anche a Taranto”, questo è il motto del progetto Sport4Taranto, ideato dal tarantino Dino Ruta, docente dell’Università Bocconi di Milano di leadership e sport management, e dalla sorella Angela Ruta, professionista che vive a Taranto e che si occupa dell’organizzazione del progetto. Sport4Taranto è stato ispirato dalla Fondazione PUPI del campione Javier Zanetti e di sua moglie Paula, che rappresentano un potente messaggio formativo per chi ha l’ambizione di migliorarsi attraverso i valori e gli insegnamenti dello sport.

vincente che si può allenare e trasferire in ogni contesto. Persone di talento tecnico o dell’intelligenza. Questo è il messaggio che intende promuovere Sport4Taranto in collaborazione con la Fondazione PUPI e grazie al prezioso supporto organizzativo e valoriale dell’ASD Taranto Vecchia e del suo staff”.

Il campione dell’Inter – Javier Zanetti – farà visita all’oratorio Taranto Vecchia per incontrare bambini e famiglie, presentare il suo recente libro “Vincere, ma non solo” sintesi del suo approccio alla vita, che lo ha portato dalla periferia di Buenos Aires a vincere tutto con la sua Inter. Zanetti è un campione amato da tutti per i suoi valori e il suo metodo di lavoro, il suo stile è fonte di insegnamento per chi ama lo sport e vuole migliorarsi nella vita.

Javier Zanetti racconta “Ho accettato con piacere l’invito di Dino Ruta di realizzare qualcosa di importante per Taranto, con una Scuola Calcio Educativa che sia da stimolo per i bambini che vogliono crescere. Angela Ruta, Don Emanuele e il suo staff svolgeranno un lavoro prezioso e tutti insieme creeremo delle opportunità per dare ai bambini la possibilità di realizzare i propri sogni”.

Sport4Taranto organizzerà una Scuola Calcio Educativa per 30 bambini che cresceranno tecnicamente e umanamente attraverso esperienze e stimoli educativi attraverso il gioco del calcio. L’obiettivo è vincere qualche partita ma ancor di più la partita della vita, dove tutti possono crescere e migliorarsi attraverso lo sviluppo dei propri talenti.

Don Emanuele Ferro spiega “è innegabile che il calcio abbia una forza aggregativa e attrattiva per i nostri bambini non facilmente replicabile con altri interessi. L’educazione sportiva è un canale privilegiato per la formazione integrale dei ragazzi in ambito umano e culturale. L’occasione che ci viene da Sport4Taranto di Dino, Lisa ed Angela Ruta risulta essere importate e propulsiva: a quegli sforzi che da anni con molti sacrifici fanno i volontari dell’oratorio, si unisce il profilo professionale sportivo di altissimo livello e la testimonianza del campione Javier Zanetti che con la fondazione Pupi sposa la causa è un crisma che ci riempie di gioia, di gratitudine, di orgoglio e ci invita a guardare lontano con caparbietà e fiducia”.   

Sport4Taranto non è solo rivolto ai bambini, ma ha l’ambizione di incentivare la crescita e lo sviluppo culturale dell’intera città e delle sue famiglie. Angela Ruta sottolinea “Taranto ha bisogno di stimoli nuovi. Ho iniziato questa avventura perché ognuno diventa migliore quando può aiutare gli altri, soprattutto se sono bambini, il nostro futuro. E quando si parla di calcio tutto diventa più bello”.

La partecipazione al progetto è aperta a tutti coloro che credono in una Taranto migliore partendo dai bambini. Campioni si diventa e chiunque può imparare da Sport4Taranto a crescere con la mentalità vincente (www.sport4taranto.cominfo@sport4taranto.com).

Martedì 7 maggio

Teatro Orfeo  – #libri #sport #testimonianza #gcscuola19

 09.30

JAVIER ZANETTI, VINCERE MA NON SOLO

Presentazione del libro edito da Javier Zanetti

presenta

Vincere, ma no solo

Crescere nella vita

e raggiungere i propri obiettivi

Intervistato da Dino Ruta

professore di Leadership e Sport Management,

SDA Bocconi, Milano

Introduce Mons. Emanuele Ferro

Parrocco della Basilica Cattedrale di San Cataldo

Martedì, 7 Maggio 2019, ore 9,15

Teatro Orfeo, Via Pitagora 78, Taranto

Organizzato da Sport4Taranto

Vincere ma non solo è un libro che descrive come una persona talentuosa diventa un campione in virtù di un approccio alla vita sempre positivo, vincente, ma anche gentile, professionale e rispettoso degli altri. Javier conferma la teoria che campioni si diventa con gli allenamenti, ma anche e soprattutto con la consapevolezza dei propri talenti in base al campo di gioco scelto e ad un percorso costante di acquisizione di competenze. 

Undici capitoli che esprimono undici modi di essere, tra regole, abitudini, valori e approcci alla vita. L’attenzione ai dettagli, il dialogo alla base del confronto, l’esempio come forma di influenza, la lealtà, la capacità di costruire relazioni, l’approccio al sociale, e così via.

Javier è un chiaro esempio di talento che si è costruito autonomamente un percorso di crescita che lo ha portato da Buenos Aires a Milano. Ha capito sin da subito che il talento da solo non è sufficiente e che gli allenamenti, sul campo e sui libri, sono l’unico metodo per vincere. Può crollare il mondo, ma per lui il collettivo è la vera priorità perché nella vita da soli non si va molto lontano.

Mercoledì 8 maggio

Basilica Cattedrale – #Fede #Musica #Cultura #gcscuola19

 10.00

III Gran Concerto Cataldiano della Scuola

Concerto Orchestra Giovanile della Provincia di Taranto

RETE SCOLASTICA “JONIO IN MUSICA”

Scuole secondarie ad indirizzo musicale – Provincia di Taranto

Scuola Capofila I. C. “Volta” – Taranto tel. 099-7793401

I. C. “Deledda – S. G. Bosco” – Ginosa I. C. “Grassi” – Martina Franca I. C. “Giannone” – Pulsano

I. C. “Pignatelli” – Grottaglie I. C. “De Amicis – Manzoni” – Massafra I. C. “Giovanni XXIII” – Sava

I. C. “Greco” – Manduria I. C. “Pascoli” – Massafra I. C. “Frascolla” – Taranto

I. C. “Leone” – Marina di Ginosa I. C. “L. da Vinci” – Monteiasi I. C. “Pirandello” – Tarant I.C. “Manzoni” – Mottola

La Rete Jonio in Musica, promossa dal M.I.U.R. – U.S.R. Puglia nella persona del Direttore Generale, Dott.ssa Anna Camalleri, è stata costituita nell’a.s. 2016/2017; la rete scolastica è certamente la più estesa della Regione Puglia ed ha quale massima espressione l’Orchestra Giovanile della Provincia di Taranto (di seguito per brevità: O.G.P.T.). Scuola Capofila della Rete è l’I.C. “A. Volta” di Taranto la prima Scuola media ad Indirizzo Musicale aperta nel capoluogo, dall’a.s. 1985/1986. Nell’a.s. 2017/2018 l’attività della Rete ha visto l’organizzazione di un corso di formazione e aggiornamento sulla “Direzione di Orchestre Scolastiche” tenuto dal M° Simone Genuini, Direttore dell’orchestra giovanile dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Quest’anno il Corso è replicato dal M° Andrea Gargiulo, docente di Formazione Corale presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari e Professore a contratto presso l’Università del Salento. L’apice dell’attività della Rete ha visto, nella primavera del 2018, l’organizzazione della XXVI Settimana Nazionale della Musica nelle Scuole, manifestazione itinerante sul territorio Nazionale. Nel corrente a.s. l’Orchestra è diretta appunto dal M° Andrea Gargiulo ed è composta da circa 100 orchestrali provenienti dagli Istituti Comprensivi ad Indirizzo Musicale di Martina Franca, Manduria, Grottaglie, Ginosa, Marina di Ginosa, Mottola, Massafra, Pulsano, Sava, Monteiasi, Montemesola e Taranto.

Piazza Duomo – #gcscuola19 #intrattenimento #aperitivo

 12.00

APERITIVO IN PIAZZA

offerto dagli istituti alberghieri della provincia 

PALIO DI TARANTO #Sport #Cultura #Tradizione #Intrattenimento  

Palazzo di Città 17.45     Saluto del Sindaco

Arcivescovado  18.15     Benedizione dell’Arcivescovo

In mare            19.00    Partenza Prima tornata a remi “Palio di Taranto”         

Il Palio di Taranto è una competizione sportiva introdotta per la prima volta nel 1986 dall’imprenditore Francesco Simonetti. Si tratta di una regata in barca a remi, disputata da dieci equipaggi formati da due vogatori in rappresentanza dei dieci storici rioni cittadini. Il Palio è articolato in due tornate, la prima l’8 maggio, giorno in cui si aprono i festeggiamenti in onore del Santo Patrono della città San Cataldo, la seconda e decisiva nel mese di giugno. Gli equipaggi devono percorrere l’intero periplo del Borgo Antico in meno di mezz’ora, partendo da Mar Grande e attraversando Mar Piccolo per tagliare il traguardo nel Canale Navigabile. La squadra che ottiene il miglior punteggio nelle due tappe si aggiudica il Palio.

Nel corso degli anni, il programma della manifestazione si è arricchito con l’introduzione di nuove gare sportive, tra cui il Trofeo Interforze a remi, rivolto alle forze dell’ordine e militari locali, il Trofeo delle Circoscrizioni in canoa ed il Trofeo Velico dei Rioni. A queste avvincenti regate si è aggiunta quella del Mediterraneo, aperta ad altre città italiane, che dal 2013 si tiene ogni anno in occasione della Festa del Mare, una rassegna di tre giorni ricca di appuntamenti mondani, culturali, sportivi e di enogastronomia del mare. Dal 2014 sono coinvolti anche gli istituti d’istruzione superiore della città nel progetto Palio delle scuole, che vede la partecipazione degli studenti in una regata che si svolge in concomitanza di quella storica tra rioni.

Giovedì 9 Maggio

Basilica Cattedrale #cutura #musica #teatro #riconoscimenti #città

 19.30

CATALDUS D’ARGENTO 2019

 È un premio conferito ad alcune personalità tarantine che si sono distinte in ambito culturale, sociale e imprenditoriale. Consiste in una statuetta in argento della bottega orafa di Virgilio Mortet autore del simulacro di San Cataldo che dal 2003 è esposto alla venerazione dei fedeli ed è portato in processione, a mare l’8 maggio e il 10 per le strade della città. Al conferimento del premio si accompagna una speciale menzione di lode e di merito. I premiati vengono scelti dal Comitato festeggiamenti e dalla Camera di Commercio di Taranto che ha istituito il premio.

Presenzia l’arcivescovo di Taranto

S.E.R. monsignor Filippo Santoro

Con la partecipazione straordinaria di

Giovanni Scifoni

Che interpreterà il suo monologo

“Anche i santi hanno i brufoli”

Interventi canori di

L.A. Chorus

Coro giovanile di Puglia Basilicata

«Sono proprio beato perché ho scoperto la vita di queste persone straordinarie che sono i Santi che racconto. Spesso siamo molto ignoranti su queste grandi storie, che invece sono non solo edificanti ma soprattutto vive, sorprendenti e affascinanti, e in più mettono tantissima speranza». Giovanni Scifoni

GIOVANNI SCIFONI Nato a Roma, quarto di sei figli, inizia giovanissimo l’attività artistica studiando musica (pianoforte e canto) e recitazione, ma soprattutto come fumettista. Nel 1998 si diploma presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico. Subito dopo, compie tournée teatrali con numerosi artisti della scena nazionale: Paolo Poli, Roberto Guicciardini, Sebastiano Lo Monaco, Patrick Rossi Gastaldi, Lorenzo Salveti, Ninni Bruschetta, Pino Manzari, Massimo Foschi, Maddalena Crippa, Giorgio Colangeli e molti altri. Nello stesso periodo, collabora regolarmente, come attore e regista, con gli artisti della compagnia internazionale Gen Rosso.

Nel 2003 debutta nel cinema con La meglio gioventù, regia di Marco Tullio Giordana, dove interpreta il ruolo di Berto. Nel 2005 come protagonista della miniserie Mio figlio, regia di Luciano Odorisio, con Lando Buzzanca e Caterina Vertova.

Nel 2008 è protagonista della miniserie TV Io non dimentico, regia di Luciano Odorisio, e su Rai Uno con la terza stagione di Un caso di coscienza, regia di Luigi Perelli, e la serie tv Don Matteo 6, regia di Elisabetta Marchetti. Nel 2010 torna ad interpretare il ruolo di Stefano Vivaldi nella serie Io e mio figlio – Nuove storie per il commissario Vivaldi. [2], Nello stesso anno il suo spettacolo teatrale Le ultime sette parole di Cristo (minestra di fede per cialtrone e strumenti antichi) ottiene uno straordinario successo a Roma, con molti mesi di repliche alla Cappella Orsini, e in tournée nel resto d’Italia.

Nel 2011 è una delle new entry nella settima serie de Un medico in famiglia, nel ruolo dello psicologo Francesco Matteucci. Nell’anno successivo è a fianco di Gigi Proietti in L’ultimo papa re di Luca Manfredi. Nel 2014 su Raiuno è il protagonista del film-tv La Tempesta, della serie Purché finisca bene, regia Fabrizio Costa con Nicole Grimaudo, Nino Frassica ed Ennio Fantastichini, e del film-tv A testa alta – i martiri di Fiesole di Maurizio Zaccaro. È poi di nuovo accanto a Gigi Proietti nella miniserie di Manfredi Una pallottola nel cuore e di Terence Hill in Un passo dal cielo.

Il successo nel monologo teatrale viene replicato con un nuovo spettacolo Guai a voi ricchi! (papà era cattocomunista), vincitore del festival Teatri del Sacro nel 2011[7], che in seguito ottiene il tutto esaurito a Roma per l’intera programmazione.

Vince il Golden Graal 2011[8], premio “Astro Nascente del Teatro”, con la seguente motivazione: “per la portata innovativa e affascinante del suo tentativo artistico, attoriale, autoriale e registico, per il suo straordinario talento affabulatorio posto al servizio delle domande e dei temi cruciali dell’esistenza, affrontati con la leggerezza del sorriso e la carica eversiva di un’ininterrotta tensione spirituale”. L’anno seguente vince la menzione speciale del premio “Teatro per la Memoria 2012”.

Nel 2014 è protagonista assieme a Francesca Inaudi di Molto rumore per nulla per la regia di Giancarlo Sepe al Teatro Eliseo di Roma. Pochi mesi dopo vince di nuovo a i “Teatri del Sacro”, questa volta come attore, nello spettacolo “Il Figliol Prodigo” di Maltauro, insieme a Giorgio Colangeli.

Nello stesso anno viene selezionato come nuovo protagonista della serie Squadra antimafia, nel ruolo del vicequestore Davide Tempofosco.

È ospite fisso, con i suoi monologhi teatrali, della trasmissione “Beati Voi” di Alessandro Sortino su TV2000 nel 2015. Dal 2016 al 2018 è di nuovo a fianco di Gigi Proietti e Francesca Inaudi in Una pallottola nel cuore per tutti i sequel della serie.

È protagonista maschile della commedia di Maurizio De Giovanni Ingresso Indipendente insieme a Serena Autieri e Tosca d’Aquino che dopo il successo della stagione 2016-17 replica anche nella seguente in tournée nazionale.

Esordisce come conduttore televisivo nel 2017 con la trasmissione Beati Voi, presentando il nuovo ciclo di puntate insieme a Claudia Benassi. Nello stesso anno vince ancora al Festival Teatri del Sacro con il nuovo testo autografo Santo Piacere, con la regia di Vincenzo Incenzo. Nel 2018 realizza due nuovi monologhi tratti da Beati Voi: Ago, dedicato a S. Agostino, e Mani Bucate, su S. Francesco.

Lo stesso anno ha all’attivo anche alcune partecipazioni a le Iene, su Canale 5, come autore e inviato.

Dal 2018 ha anche un’intensa e seguitissima attivita’ come videomaker, realizzando in particolare i brevi video online della serie “Santo del Giorno”, che collezionano alcuni milioni di visualizzazioni.

Anche Santo piacere nella prima edizione ufficiale a Roma 2018-2019, registra un immediato sold-out per l’intera programmazione, sia al Brancaccino che alle nuove repliche aperte alla Sala Umberto e al Teatro Brancaccio sala grande.

Come conduttore, viene scelto per presentare, davanti a Papa Francesco e i padri sinodali, l’evento Noi per, spettacolo di apertura nell’aula Paolo VI, in occasione del Sinodo 2018.

Nel 2018 di nuovo al cinema, è protagonista assieme a Enrica Guidi, Benedetta Valanzano e Daniele Monterosi della commedia Mò Vi Mento – Lira di Achille, diretto da Stefania Capobianco e Francesco Gagliardi.

L.A. Chorus

Uno dei pregi del L.A. Chorus, che sta per Lucania & Apulia Chorus,  è senza dubbio riuscire a riportare l’attività corale quale possibile progetto artistico di tipo professionale nell’ambito cotale. Nato nel 2014 su iniziativa dell’Associazione Matera in Musica con il sostegno della Città di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 con la direzione artistica del maestro Pierfranco Semeraro, la formazione corale vive, grazie all’apporto ministeriale, un percorso di crescita artistica che lo ha portato a confrontarsi con direttori, luoghi e pubblico eterogeneo in oltre cinquanta concerti. Un percorso di grande effervescenza artistica che ha dato la possibilità a giovani artisti del coro di poter vivere esperienze artistiche di grande profilo. Nell’arco di questi anni si sono succeduti concerti, direttori di alto profilo oltre a grandi repertori: da Filippo Maria Bressan ad Agostino Ruscillo, Sabino Manzo, Grazia Giusto, da Luciano Acocella a Graziano Leserri e Carmen Fornaro, Damiano Binetti, da Luigi Leo a Sergio Lella, Roberto Molinelli, Andrea Crastolla, Alessandra Barbaro, Piero Romano e John Rutter che lo ha diretto per una sua prima esecuzione assoluta. La formazione collabora con istituzioni concertistiche orchestrali o gruppi dal profilo internazionale come il Canzoniere Grecanico Salentino. Dalla realizzazione di pagine monteverdiane al Gloria di Vivaldi realizzato nel 2015 con orchestra barocca affidata alla direzione di Filippo Maria Bressan, alla realizzazione di produzioni di musica contemporanea che hanno contribuito allo sviluppo della composizione corale contemporanea per coro diventando stimolo di produzione per tutta una nuova schiera di compositori. L.A. Chorus vuole favorire l’incontro tra il compositore e l’interprete valorizzando i compositori italiani, arricchendo e rinnovando il repertorio perché è culturalmente importante oltre che musicalmente strategico concedere il giusto risalto ai compositori vivente; da quelli più in carriera, già noti ma non sufficientemente eseguiti, a quelli più giovani, da far uscire allo scoperto mettendone in luce le qualità, spesso notevoli, anche attraverso un rapporto di collaborazione con i conservatori del territorio, primo fra tutti quello di Matera con il quale la formazione ha attivato un protocollo d’intesa. Oltre al contemporaneo tappe importanti degli ultimi anni sono stati l’allestimento della Paukenemsse di J. Haydn sino al barocco di scuola napoletana passando per progetti sperimentali come il Christmas Experimental Music, dalla polifonia rinascimentale al gospel o ancora AccostaMENTI, il canto gregoriano e la musica popolare progetto quest’ultimo realizzato insieme al Canzoniere Grecanico Salentino.

Venerdì 10 maggio

Piazza Garibaldi   #filatelico #cultura #tradizioni

 dalle 15 alle 21.00

ANNULLO FILATELICO

Nel Borgo Umbertino  #musica #intrattenimento #svago  #città

 21.00

CONTURBAND

La ConTurBand è una MARCHING BAND (in particolare la Prima del Sud Italia sia storicamente sia a livello artistico come testimoniato dai numerosi riconoscimenti ricevuti), una band di strada, costituita da 15 elementi fra fiati e percussioni. Il nostro progetto unisce alla tradizione bandistica delle bande del Meridione d’Italia, la lezione delle street band americane di New Orleans.

Ne nasce un repertorio musicale decisamente originale che va dalla musica dei neri d’America, ovvero funk, jazz, blues, alla samba latino-americana, fino ad arrivare ai travolgenti ritmi balcanici e ai suoni della tradizione cantautorale italiana.

Ma oltre al repertorio, la ConTurBand dedica grande attenzione alla dinamicità, alla fisicità, con l’obiettivo di DARE MOVIMENTO AI SUONI. Pertanto le nostre esibizioni, naturalmente in strada, senza l’ausilio di amplificazione, sono un continuo comunicare con la gente, trasmettere la nostra energia e chiederne altrettanta al pubblico, muoverci insieme a loro e sudare con loro.

Castello Aragonese – Banchina  #intrattenimento #svago  #città

 20.45

SPETTACOLO PIROTECNICO

Itria Fireworks di Francesco Fedele

informazioni utili per le persone diversamente abili

L’8 maggio in occasione della processione a mare, sarà disposta un’area nei pressi del monumento del Marinaio riservata alle persone disabili di modo che possano assistere con in comodità con un accompagnatore al passaggio delle imbarcazioni, allo spettacolo pirotecnico all’omaggio musicale della fanfara della Marina Militare. 

APERTURE STRAORDINARIE

DEL PALAZZO ARCIVESCOVILE 2-7 MAGGIO E AL MUDI 1-9 MAGGIO

Palazzo Arcivescovile

Mattina

09.30 -12.30

Pomeriggio

17.00 – 19.00

l’accoglienza in arcivescovado sarà curata dai volontari del CISOM Taranto

(Corpo Italiano Soccorso Ordine di Malta)

Mudi – Museo Diocesano

09.30 – 12.30

16.30 – 19.30

prenotazione obbligatoria per gruppi superiori alle 10 persone

3883986251 – 3463083297 – 3807510559

museodiocesano@diocesi.taranto.it

obiettivoborgoantico@gmail.com

IL PROGRAMMA RELIGIOSO

Novena e Festeggiamenti n onore  di San Cataldo Patrono della Città e dell’Arcidiocesi di Taranto

30 aprile – 10 Maggio 2019

Conferenza stampa

30 aprile 2019

Le parole dell’Arcivescovo Filippo

«Abbiamo appena trascorso i giorni belli del Triduo Santo, godendo della nostra fede e della nostra devozione. Nel pieno di questa luce pasquale la festa del Santo Patrono Cataldo ci ricorda la vicinanza fedele di Dio al suo popolo, Dio che non si allontana da noi e che cammina nella nostra storia per la salvezza di ciascuno. La festa ci ricorda in primis la nostra vocazione alla libertà e alla comunione. Non è evasione o svago ma “edificazione” di una città, la ricucitura di un tessuto, la linfa per gli impegni futuri.

All’inizio dell’anno Pastorale ho indicato le tre parole programmatiche che qui voglio ribadire:

Elezione:

Siamo chiamati a scoprire il grande dono che il Signore ci fa; a scoprire la grandezza della nostra vocazione per portare a tutti la speranza cristiana. Dio ci chiama per nome in un atto immenso di amore e ci da una grande responsabilità.

Da Battezzati a discepoli:

Quindi il discepolo è colui che segue […] Tutto ciò si alimenta ascoltando assiduamente la sua Parola e meditandola ogni giorno nel cuore. Facendo esperienza del Signore nei sacramenti, particolarmente nell’Eucarestia, e nel rapporto con il nostro prossimo e con la carne di Gesù che sono i poveri e gli ammalati. E’ questo il cammino che, insieme alla maggioranza dei nostri battezzati, siamo chiamati tutti a percorrere che possiamo sintetizzare così: “dal fascino di Gesù al servizio dei poveri”.

I santi della porta accanto:

Scoprire in quest’anno la santità della porta accanto per noi sarà l’occasione di chiedere a Dio la pacificazione del cuore nei nostri rapporti interpersonali, di costruire oasi di santità nelle nostre comunità parrocchiali che non devono essere lo specchio di altri tipi di aggregazione, di comitive, dove è facile lasciarsi andare alla maldicenza, alle lamentele, al disfattismo e all’immobilismo.

Anche Cataldo, nostro vescovo secoli fa, per la Risurrezione di Cristo è nostro contemporaneo. Il più grande dono che può farci e incoraggiarci nel cammino della santità, dobbiamo provarci, perché i santi cambiano il mondo e noi vogliamo andare avanti!»

+ Filippo Santoro

Arcivescovo Metropolita di Taranto

Programma Religioso

Martedì 30 Aprile 2019

San Cataldo è in mezzo al suo popolo

19.30 Solenne apertura dei festeggiamenti e ostensione delle Reliquie e del simulacro      argenteo del Santo Patrono. Presiede Mons. Emanuele Tagliente, Arcidiacono del       Capitolo Metropolitano.    

Invocazione allo Spirito Santo e Preghiera comunitaria carismatica animata da:     Comunità Gesù Ama, Comunità Gesù Risorto, Comunità Maria, Rinnovamento nello Spirito Santo, Servi di Cristo Vivo.

Mercoledì 01 Maggio 2019

San Cataldo, pellegrino del Vangelo

18:00 Celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Emanuele Ferro, parroco.

          Partecipa la comunità della Cattedrale.

Giovedì 02 Maggio 2019

San Cataldo, naufrago, accolto in terra straniera

18:00 Celebrazione eucaristica con la partecipazione della Vicaria di Pulsano, presieduta dal        vicario foraneo, Mons. Pasquale Morelli.

          Partecipano Cursillos di Cristianità, Movimento dei Focolari, Movimento di Rinascita      Cristiana.

19:00 Adorazione Eucaristica a cura de L’Ora di Gesù.

Venerdì 03 Maggio 2019

San Cataldo, padre dei poveri

18:00 Celebrazione eucaristica con la partecipazione della Vicaria di Taranto Sud,           presieduta da Padre Pietro Gallone, o.f.m. capp., Parroco di San Lorenzo.

18:15 In piazza Maria Immacolata inizio del pellegrinaggio delle Confraternite alla tomba          del Santo.

All’arrivo in cattedrale Celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Paolo Oliva, Delegato arcivescovile per le confraternite.

20:30 Veglia di preghiera del Cammino Neo Catecumenale.

Sabato 04 Maggio 2019

San Cataldo, custode del creato

18:00 Celebrazione eucaristica con la partecipazione della Vicaria di Grottaglie,           presieduta dal vicario foraneo, don Eligio Grimaldi.

          Partecipano Legio Mariae, Apostolato della Preghiera, GIFRA, OFS, Terz’Ordine dei       Minimi.

Domenica 05 Maggio 2019

San Cataldo, liberatore dalle insidie del maligno

18:00 Celebrazione eucaristica con la partecipazione della Vicaria di Martina Franca,         presieduta dal vicario foraneo, Don Francesco Imperiale.

          Partecipano Volontariato Vincenziano, Convegno di Cultura Maria Cristina.

Lunedì 06 Maggio 2019

San Cataldo, voce degli ultimi

18:00 Celebrazione eucaristica con la partecipazione della Vicaria di San Giorgio Jonico,          presieduta dal vicario foraneo, Mons. Giuseppe Ancora.

          Partecipano Azione Cattolica, FUCI, Università cattolica e Scuola Cattolica, Acli.

Martedì 07 Maggio 2019

San Cataldo, protettore degli operai

18:00 Celebrazione eucaristica di ringraziamento per le celebrazioni giubilari sacerdotali e           dei nuovi ordinati, presieduta dal vicario generale, Mons. Alessandro Greco.

          Partecipano  LEGIO MARIAE, AGESCI, MASCI.

20:30 Veglia di preghiera animata da Comunione e Liberazione.

Mercoledì 8 Maggio

San Cataldo sostegno delle famiglie

18.45   Il Capitolo Metropolitano consegna la statua argentea del Santo Patrono e le reliquie  al dottor Rinaldo Melucci  Sindaco del Comune di Taranto

Processione della statua del Santo Patrono:

Largo Arcivescovado, Corso Vittorio Emanuele II, Porto Mercantile, Banchina Sant’Eligio.

Imbarco sulla Nave “Cheradi” della Marina Militare (g. c.). Processione a Mare.

Al Castello – Spettacolo pirotecnico

Sbarco alla Discesa Vasto e rientro in cattedrale percorrendo Discesa Vasto, Piazza Castello, Via Duomo, rientro in Cattedrale 

Giovedì 9 Maggio

San Cataldo, pastore generoso

16.30               Vespri Solenni del Capitolo Metropolitano

presiede il Rev.do Arcidiacono Mons. Emanuele Tagliente  

17.00               Concelebrazione presieduta da S. Ecc.za R.ma Mons. Filippo Santoro,

Arcivescovo Metropolita di Taranto

Conferimento dei Ministeri Laicali

Venerdì 10 Maggio

San Cataldo

Patrono della città e dell’arcidiocesi di Taranto

Sante Messe   08.30; 10.00

Al termine della prima messa sarà esposta alla venerazione la crocetta aurea di San Cataldo. Nel giorno in cui la chiesa ricorda il prodigioso ritrovamento del Santo Patrono, nella zona dell’attuale battistero, con una solenne liturgia il Capitolo Metropolitano ricorderà l’evento dando la possibilità al popolo devoto tarantino di venerare quella croce pettorale che consentì ai tarantini di riconoscere quel santo vescovo,  predicatore, taumaturgo ed esorcista che nel VI secolo riportò al cristianesimo la “Città dei Due Mari”

«Era il 10 maggio del 1071 quando gli operai intenti a lavorare per realizzare la nuova cattedrale di Taranto, rinvennero, nella zona dove esisteva la cappella dedicata a San Giovanni di Galilea, un sarcofago nel quale erano racchiuse le spoglie di San Cataldo: il nome (“Cataldus”) era inciso su una crocetta aurea assieme al luogo di provenienza: “Rachan” o “Rachau”. E da allora la città dei due mari, insieme ad altri comuni, festeggia il santo patrono in quella data, giorno dell’”Invenzione del Sacro Corpo”. Il sepolcro e le reliquie dal 1702 sono inglobate nell’altare dell’imponente e artistico “Cappellone” della cattedrale».

11.30                presiede S. Ecc.za R.ma Mons. Benigno Luigi Papa,

Arcivescovo Emerito di Taranto

17.00: Solenne Messa Pontificale,  presieduta

da S. Ecc.za Rev.ma Mons. Filippo Santoro,

Arcivescovo Metropolita di Taranto,

Con il Capitolo Metropolitano e il clero dell’Arcidiocesi.

I parroci, i priori delle confraternite ed i responsabili diocesani delle associazioni laicali, dopo l’omelia, saranno invitati a prestare obbedienza al successore di San Cataldo

18.30   Processione della Statua del Santo

Largo Arcivescovado, corso Vittorio Emanuele II, piazza Castello, via Matteotti, via Margherita, via Anfiteatro, via Berardi, piazza Maria Immacolata, via D’Aquino.

Dal balcone della chiesa del Carmine, S.E. Mons. Arcivescovo rivolgerà il saluto alla Città ed all’Arcidiocesi ed impartirà la solenne benedizione.

Rientro: via D’Aquino, via Margherita, via Matteotti, piazza Castello, via Duomo, Basilica Cattedrale.

Francesco Ruggieri

Francesco Ruggieri classe 1957 laureato in Pubblicità, Marketing e Comunicazione Aziendale, specializzato in Management e Comunicazione di impresa, Master universitario in Moduli Didattici e Tecnologie Informatiche, Master in Business Administration Advanced Management, I.C.T. Senior Consultant, Formatore professionale, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Puglia nr. 146760. Informatico, responsabile Test Center Aica, formatore ed esaminatore Ecdl, consulente Privacy. Fondatore nel 2015 della testata e direttore responsabile fino al 8 agosto 2020 - ora editorialista

Di Francesco Ruggieri

Francesco Ruggieri classe 1957 laureato in Pubblicità, Marketing e Comunicazione Aziendale, specializzato in Management e Comunicazione di impresa, Master universitario in Moduli Didattici e Tecnologie Informatiche, Master in Business Administration Advanced Management, I.C.T. Senior Consultant, Formatore professionale, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Puglia nr. 146760. Informatico, responsabile Test Center Aica, formatore ed esaminatore Ecdl, consulente Privacy. Fondatore nel 2015 della testata e direttore responsabile fino al 8 agosto 2020 - ora editorialista

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