Il nuovo direttore del dipartimento Promozione della Salute, del Benessere Sociale e dello Sport per Tutti della Regione Puglia è Vito Montanaro. La sua nomina è stata formalizzata dalla giunta regionale pugliese.

Si tratta dell’ex direttore generale della Asl di Bari, il quale era finito ai domiciliari a seguito dell’inchiesta della procura di Matera che lo aveva coinvolto nel luglio 2018. Poi la Cassazione ha annullato il provvedimento. Le sue capacità professionali sono state comunque premiate dal presidente della Regione, Michele Emiliano, che lo ha voluto per questo nuovo incarico. Scelta questa avvenuta non tramite avviso pubblico (come avviene adesso per i direttori generali delle Asl e delle Aziende Ospedaliere, così come indicato dal decreto Lorenzin), ma tramite nomina diretta perché trattasi di un incarico di carattere fiduciario.

Il manager barese, Vito Montanaro

Toccherà a Montanaro quindi completare quanto iniziato dal suo precedessore, Giancarlo Ruscitti, ovvero chiudere il piano operativo che dovrebbe traghettare la Puglia fuori dal commissariamento dei conti inerenti la sanità. E uscire fuori dal commissariamento dei conti, significa anche riassumere la propria indipendenza per le assunzioni nelle Asl.

Il nuovo capo dipartimento è stato direttore amministrativo del policlinico di Bari, per poi essere “promosso” direttore generale della Asl di Bari nel 2015.

Comunque, Emiliano prima di procedere alla nomina ha valutato, contrariamente a quanto si potesse prevedere, ben 30 istanze. Moltissime. Perché nonostante l’alta valenza dell’incarico, il regolamento del Maia (ovvero dei dipartimento che costituiscono la Regione), prevede che gli incarichi di direzione dei dipartimenti devono avere una durata massima di 90 giorni dopo l’elezione del nuovo presidente della Regione. In altre parole, vuol dire che si tratta di una nomina subordinata al mandato di Michele Emiliano. Sostanzialmente, parliamo verosimilmente di un incarico che scadrà nella prossima primavera, cioè quando ci saranno appunto le prossime elezioni regionali. E l’imprevedibilità del cospicuo numero di domande fatte sta proprio nel fatto che immaginavamo pochi manager di spessore interessati all’incarico a queste condizioni di scadenza. Ma così non è stato…

Per la cronaca, fra le domande presentate, c’erano quelle del dirigente dell’Aress, Ettore Attolini, Vito Bavaro, Giovanni Campobasso, Vincenzo De Filippis, del direttore amministrativo dell’oncologico di Bari, Massimo Mancini, e quella di Felice Ungaro.

Cosimo Lucaselli

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