Due provvedimenti nello stesso giorno dicono cose diverse
Venerdì 20 marzo due provvedimenti, un’ordinanza del sindaco Melucci che esclude categoricamente le attività motorie esterne:
Ha effetto immediato, invece, il divieto di effettuare attività motoria all’esterno delle proprie abitazioni. L’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi saranno consentiti solo per le motivazioni previste dai decreti governativi, ossia lavoro, ragioni di salute o altre necessità di sussistenza
Un’ordinanza del Ministro Speranza invece lascia qualche spiraglio:
resta consentito svolgere individualmente attività motoria in prossimità della propria abitazione, purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona;
Al netto del comprendere cosa significhi concretamente ” in prossimità della propria abitazione” quale delle due ordinanze prevale?
Il sindaco, in qualità di ufficiale di Governo, nonché responsabile della salute pubblica, dovrebbe prevalere. Ma in questi casi difficile arrivare a capire, in tempi utili, come comportarsi. Sarebbe opportuno un maggior coordinamento e ora una nota esplicativa del ministero.
Entrando nel merito; si è scatenata una vera e propria guerra nei confronti dei podisti. I veri podisti corrono in ogni condizione, con la pioggia, con la neve, con la tempesta. Poi ci sono anche i podisti della domenica che in questi giorni sono aumentati e si comprende anche il motivo. E’ bene distinguere.
Correre seguendo le regole, ovvero a distanza di sicurezza non crea alcun problema. Ben altri sono gli “untori”. Quelli con la Raffo in mano fermi a gruppetti, quelli che bruciano il falò “alla faccia dell’infamùn“, i 650 denunciati negli ultimi giorni nella nostra provincia, o chi è costretto a fare le file davanti a supermercati e farmacie senza alcun tipo di gestione.
Se poi deve prevalere il principio di massima precauzione va bene fermare tutto, ma tutto davvero, senza criminalizzare alcuno.
foto: il direttore 40 anni fa.