In troppi ancora non rispettano le regole; e le multe non spaventano

Chi paga le multe in Italia?

Cominciamo con un dato: la Cgia, il Centro Studi degli Artigiani di Mestre , ha evidenziato uno studio da cui emerge che solo 4 italiani su 10 pagano le multe. Dato medio ovviamente! Al Sud la situazione è sicuramente più preoccupante. Acquisiamo questo dato e andiamo avanti.

Il distanziamento sociale l’unica strada

Le informazioni sulla pandemia in corso sono tantissime, purtroppo confuse. Mettendo da parte le fake news, per il resto non si può dire che ci siano idee del tutto chiare. Come spesso accade la stessa scienza è divisa. La stessa OMS inizialmente ha sottovalutato la gravità di quanto stava accadendo; ora parla di possibile trasmissione del virus attraverso l’aria! Una certezza però c’è e viene dall’analisi dei dati: al momento, in assenza di vaccino e di terapie mirate l’unica strada da percorrere è il distanziamento sociale.

Chi rispetta le regole?

Il distanziamento sociale dipende da due fattori essenzialmente: la consapevolezza del dover rispettare le regole, ovvero il senso civico, e l’attività di controllo. La nostra osservazione, che è confortata da tante testimonianze che giungono in redazione, ci dice che in molti, non affatto una sparuta minoranza, continuano a non rispettare le regole. Parimenti sappiamo come non sia possibile effettuare controlli a tappeto su tutto il territorio.

Provvedimenti più incisivi

Quando manca il senso civico l’unica soluzione è la coercizione. In un primo momento si è invocato l’art. 650 del codice penale; in ultimo però si è passati alla sanzione amministrativa. E qui tornano i dati iniziali. Ma chi paga le multe? Chi oggi trasgredisce molto spesso non ha nulla da perdere, e, probabilmente, non esce solo per una passeggiatina!

Occorrono provvedimenti più incisivi, efficaci, che garantiscano effettivamente il rispetto del distanziamento sociale. Una sorta di daspo, o, se vogliamo, di domiciliari con diffida. Noi che rispettiamo le regole ai domiciliari ci siamo e, temiamo, ci resteremo ancora a lungo. Quindi chi venga trovato per strada senza motivo venga segnalato, mandato a casa, e al secondo sgarro arrestato. Altre soluzioni, salvo non si passi alla militarizzazione delle città, non riteniamo ce ne siano.

La spesa in ordine alfabetico

C’è poi la questione spesa. In alcune città hanno regolamentato le uscite stabilendo l’ordine alfabetico ( https://www.grandangoloagrigento.it/ultime-notizie/covid-19-a-ribera-la-spesa-si-fara-in-ordine-alfabetico ). C’è gente che esce per acquistare un articolo per volta, mancando qualunque tipo di controllo.

Se non si adotteranno provvedimenti drastici i tempi si allungheranno, salvo non si stia pensando di risolvere con l’immunità di gregge!

Francesco Ruggieri

Francesco Ruggieri classe 1957 laureato in Pubblicità, Marketing e Comunicazione Aziendale, specializzato in Management e Comunicazione di impresa, Master universitario in Moduli Didattici e Tecnologie Informatiche, Master in Business Administration Advanced Management, I.C.T. Senior Consultant, Formatore professionale, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Puglia nr. 146760. Informatico, responsabile Test Center Aica, formatore ed esaminatore Ecdl, consulente Privacy. Fondatore nel 2015 della testata e direttore responsabile fino al 8 agosto 2020 - ora editorialista

Di Francesco Ruggieri

Francesco Ruggieri classe 1957 laureato in Pubblicità, Marketing e Comunicazione Aziendale, specializzato in Management e Comunicazione di impresa, Master universitario in Moduli Didattici e Tecnologie Informatiche, Master in Business Administration Advanced Management, I.C.T. Senior Consultant, Formatore professionale, giornalista pubblicista iscritto all’Ordine dei Giornalisti di Puglia nr. 146760. Informatico, responsabile Test Center Aica, formatore ed esaminatore Ecdl, consulente Privacy. Fondatore nel 2015 della testata e direttore responsabile fino al 8 agosto 2020 - ora editorialista

Lascia un commento