Quasi virtuale o quasi reale
Come psicologo e informatico, gran parte della mia attuale ricerca si focalizza sul modo in cui la tecnologia sta influenzando le relazioni umane, le espressioni dei sentimenti e delle emozioni, l’insegnamento, i rapporti familiari e di coppia; per questo il sexting si è presentato come una sorta di fenomeno quasi naturale nel nuovo mondo tecno-umano. Negli ultimi anni in cui ho predicato in scuole, convegni e webinar sul cyberbullismo e violenza di genere, ho sempre mostrato il lato oscuro del sexting, connotandolo in modo delinquenziale e abusivo, ma è davvero sempre così?
Cos’è
In parole povere è quello che facciamo se inviamo, riceviamo o inoltriamo messaggi, fotografie o immagini sessualmente esplicite o tendenzialmente erotiche, attraverso i nostri dispositivi digitali, dal vecchio personal computer al moderno smartphone passando anche per tablet e smartTv.
Diversa sessualità
In passato ho inquadrato il fenomeno come una sorta di attività offensiva o di ricatto, spesso attuata tra adolescenti, un vero e proprio atto di bullismo; ma se il tutto avviene tra persone coscienti e consenzienti, specie ai tempi del Coronavirus, la cosa finisce per sottendere ad un diverso tipo di sessualità forse solo cyber-immaginaria. Se il destinatario è il nostro partner di fiducia, usando la giusta cautela, il sexting può diventare il modo per superare l’inibizione del dire, oltre che aggiungere un po’ di eccitazione alla vita quotidiana. Qui il sexting può divenire qualcosa di meno esplicito, come un testo seducente e sexy che manifesta il desiderio e l’ attrazione per il partner o qualcosa di meno immaginativo come una tua foto sexy o qualcosina di più. Ciò che intriga nel sexting, e ciò che lo rende più seducente del sesso al telefono di prima generazione, è la comunicazione non immediata; c’è un ritardo che dà al destinatario del tempo extra per formulare una risposta seduttiva o per immaginarsi e gustarsi il prosieguo.
Il tempo d’eccitarsi
Se è vero che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere, con diverse gravità e velocità, specie nella natura erotico sessuale, il ritardo insito nella comunicazione digitale asincrona, può donare il tempo per eccitarsi, permettere il concretizzarsi di una sensazione di controllo, per raggiungere un’arousal mentale prodroma di quella fisica. Questa pausa può sostanziarsi in modo più esteso e obbligato ai tempi del Coronavirus, una pausa che non è solo tra le comunicazioni, ma più propriamente tra il digitale e il reale, che in questa recinzione forzata dei cuori, potrà sfociare nel prossimo futuro nel culmine dell’incontro tra amanti ora forzatamente lontani.
Il non detto
Per alcuni partner, il sexting rappresenta l’intermediario digitale che offre l’opportunità di manifestare bisogni, desideri e fantasie sessuali senza l’imbarazzo di confessarlo di persona, togliendone però l’emozione di “andare oltre” nel momento presente. Un po’ come le lettere erotiche che un tempo viaggiando tra gli oceani idealizzavano il ritorno di un partner lontano.
Scaricare lo stress
Se il sexting può porsi come ravvivatore per le coppie in essere, riaccendendo qualche fuoco un po’ sopito, ai tempi dell’epidemia può diventare un mezzo per nuovi incontri virtuali. Connettersi con qualcuno in modo intimo può aiutare ad alleviare lo stress che stiamo sviluppando nel nostro forzato rimanere a casa, anche meglio di una superficiale sessione di mindfulness; in effetti si può intessere una relazione facilmente modificabile e controllabile, in una sorta di gioco eccitante e creativo. Rimangono sempre i pericoli e le insidie sociali della rete, che devono essere ben conosciuti nel nuovo mondo socio-tecnologico.
Per gli adolescenti ?
Il sexting tra gli adolescenti è solo un divertimento innocuo? La risposta, sfortunatamente è no. Le conseguenze del sexting tra i minori possono essere molti gravi. Dal punto di vista legale comporta anche dei reati inerenti il possesso di pornografia infantile. Il Sexting tra minori può essere un esperienza che brucia le vere esperienze emozionali, snaturandole e svilendole. Numerose ricerche hanno messo in evidenza episodi di adolescenti che sono stati costretti o sedotti nell’inviare foto di nudo sperimentando sintomi di ansia, depressione e trauma generalizzato anche senza poi essere esposti a ricatto di esposizione pubblica sulla rete dei contenuti.

Solo per adulti
Meglio quindi farlo rimanere un gioco tra adulti, rammentando che i tradimenti virtuali quando scoperti possono essere devastanti quanto quelli reali e che ciò che è scritto in Internet è vergato per sempre; la rete è al di là delle giurisdizioni nazionali, chiedere la rimozione di un contenuto in un paese ed ottenerla, non garantisce che questo sparisca per sempre da Intenet. Così un immagine o un filmato felice di oggi potrebbe diventare un incubo di domani.
Dr. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo
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