C’è poco rispetto delle norme; ciò potrebbe portare a nuove zone rosse localizzate.

Nessuna stretta sul green pass; tutto rinviato ai primi di dicembre quando si farà una verifica in prospettiva del periodo natalizio, durante il quale ci saranno più occasioni di assembramento, e dei mesi più freddi.

Ma, mentre l’attenzione dell’opinione pubblica è rivolta ai no vax e non pass, la percezione che si avverte andando in giro è che le pur minime precauzioni non vengano osservate. Forse perché, erroneamente, chi è vaccinato si ritiene immunizzato.

Così non è; è ormai certo che dopo 6 mesi dalla seconda dose si perde oltre il 50% di copertura. Le foto che circolano sui social sono chiare: troppi assembramenti di persone senza mascherine. Siamo tornati ai baci, abbracci e strette di mano.

Difficile controllare tutti, soprattutto gli incontri privati. Con le festività di fine anno si presume che le occasioni di incontri aumenteranno così come le feste in casa.

Il Governo pare stia pensando a nuove zone rosse localizzate laddove si registrassero numeri preoccupanti di contagiati.

E i governatori lanciano l’allarme in riferimento ai costi delle terze dosi. Possibili (ulteriori) tagli ai servizi sanitari.

foto da pixabay

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Fondatore ed editorialista: Francesco Ruggieri - Direttore responsabile: Cosimo Lucaselli Redazione: Fabio Ligonzo - Giuseppe Lamanna - Egidio Francesco Cipriano Collaborazioni: Maria Lucia Simeone - Giorgio Di Antonio Foto: Donatella Ruggieri Segreteria - Argento Maria Grazia - Svetlana Ruggieri

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