Una giornata di studi è in programma alla Banca dei Saperi di Taranto il 29 aprile
Trenta anni fa, con la Legge n. 257 del 1992, l’amianto veniva messo al bando in Italia. Nei decenni precedenti si era fatto largo uso di questo materiale, considerato particolarmente adatto ai lavori edili per via della sua resistenza al calore e della facilità di lavorazione. Solo successivamente – negli anni ’70 – ci si accorse che l’uso di questa sostanza era correlata a un’alta incidenza di mesoteliomi. Questi ultimi sono neoplasie che si manifestano, in molti casi, molto tempo dopo l’esposizione al materiale (anche quarantacinque anni più tardi). Inoltre, si deve considerare che, anche se da circa tre decenni l’amianto non viene più estratto, commercializzato e utilizzato, quello esistente non sempre viene smaltito, e non di rado continua ad essere presente negli ambienti di vita e di lavoro.
È tuttora di grande attualità, dunque, parlare delle conseguenze dell’amianto sulla salute e di come queste possono essere affrontate. Per questa ragione il Dott. Salvatore Pisconti, Responsabile della Struttura di Oncologia Medica dell’Ospedale San Giuseppe Moscati di Taranto, nonché coordinatore del Dipartimento Jonico-Adriatico della Rete Oncologica Pugliese, e il Dott. Domenico Galletta, Responsabile della Oncologia Medica Toracica dell’IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari, hanno organizzato l’evento “Mesotelioma pleurico, la Puglia in campo”, che si terrà il 29 aprile, a partire dalle ore 15, a Taranto (Banca dei Saperi, in Piazza Ebalia).

Il mesotelioma pleurico è considerato un tumore raro: in Italia rappresenta lo 0,8 % di tutti i tumori diagnosticati nell’uomo e lo 0,3 % di quelli diagnosticati nelle donne. Tuttavia, anno dopo anno si continua a registrare un aumento di questa patologia e, proprio a causa del lungo periodo che intercorre tra l’esposizione all’amianto (che provoca circa il 90% di questo genere di tumore) e l’insorgenza del mesotelioma, si prevede un incremento delle diagnosi ancora per alcuni anni.
Continuare a studiare questa malattia è di fondamentale importanza perché si tratta di una patologia ancora poco conosciuta: per diversi motivi, gli avanzamenti delle conoscenze e, di conseguenza, delle terapie, procedono con molta difficoltà.
Grandi speranze sono riposte nell’impiego dell’immunoterapia, sperimentata negli ultimi anni per trattare i mesoteliomi, ma c’è ancora molto da definire per comprendere meglio i meccanismi di questa malattia e per valutare nuove strategie terapeutiche.
La Puglia è particolarmente interessata da questo fenomeno, soprattutto in alcune aree geografiche nelle quali problematiche ambientali e malattie si combinano in maniera preoccupante. Il comune di Taranto, secondo il rapporto del Registro Nazionale dei Mesoteliomi pubblicato dall’Inail, risulta essere uno dei primi comuni pugliesi per incidenza del mesotelioma pleurico. «Proprio per l’alta incidenza di questa patologia nel nostro territorio abbiamo scelto Taranto come sede di una giornata di studio sul mesotelioma della pleura – spiega il Dott. Pisconti – Si tratta di una malattia ad alto impatto sociale, e anche per questo è importante fare il punto della situazione con una prospettiva multidisciplinare, concentrandoci sugli aspetti sanitari e terapeutici, cercando nuovi punti di incontro e stimoli di riflessione e ricerca, ma senza tralasciare i risvolti sociali».

L’evento prevede una tavola rotonda condotta dal Direttore di Studio100, Walter Baldacconi, cui parteciperanno diverse autorità ed esperti nel settore. È prevista la presenza del Presidente della Regione Puglia, Dott. Michele Emiliano, e del Direttore Generale ASL Taranto, Dott. Vito Gregorio Colacicco. Seguiranno le presentazioni frontali della Dott.ssa Annamaria Catino e del Dott. Gianpiero Romano, sullo stato dell’arte del mesotelioma pleurico e sulle prospettive future, moderate dal Prof. Evaristo Maiello, dal Coordinatore della Rete Oncologica Pugliese Gianmarco Surico e dalle Dott.sse Silvana Leo e Margherita Taddeo. Il convegno è gratuito e aperto a decisori di politiche sanitarie, pazienti, caregiver e cittadini, previa preiscrizione all’Agenzia Agorà. Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Agenzia Agorà ai seguenti recapiti: info@eventiagora.it; tel. 0805093954.

Giuseppe Pesare