Editoriale di Giorgio Di Antonio
In un articolo comparso su queste pagine ad inizio della vicenda elettorale ho espresso delle previsioni, in sintesi mi aspettavo un nulla di fatto.

Ebbene i risultati mi hanno completamente smentito, ne prendo atto con un certo sollievo.
Dalla consultazione elettorale per la elezione dei rappresentanti per la Camera dei Deputati e il Senato sono emerse indicazioni chiarissime, nette, che questa volta tranne un paio di casi hanno impedito il balletto di tutti vincitori, si anche questa volta alcune formazioni politiche pur avendo dimezzato i voti hanno inneggiato alla immancabile vittoria, ma non ci vuole un mago per scoprire l’arcano.
Dunque, dicevo, una indicazione netta, anzi 3:
La maggioranza assoluta dei seggi con un buon margine è andata al raggruppamento di forze del centro destra;
Nello schieramento vincente l’indicazione su chi deve assumere la guida del nuovo governo è altrettanto lapidaria, Fratelli d’Italia con la sua leader Giorgia Meloni;
Il 37% dell’elettorato pur di fronte ad una scelta fra 100 simboli non ha trovato rispondente e convincente l’offerta politica e ha deciso di non votare, se aggiungiamo bianche e nulle si raggiungono quasi 20 milioni di elettori che a vario titolo non si sentono rappresentati.
Avremo presto un Governo a guida Giorgia Meloni, prima donna nella storia d’Italia a ricevere questo incarico, sono sicuro che la sua tenacia e la sua determinazione premieranno il nostro paese. Non l’ho votata ma ho fiducia che riesca bene.
Ultima notazione è sempre difficile analizzare il non voto ma credo che da quei 20 milioni di Italiani venga un sentimento di rabbia, di protesta, di sfiducia, riuscirà la politica tutta a tenerne conto e riprendere il contatto con una enorme fetta di società che è una risorsa determinante per le sorti del paese? Me lo auguro di cuore.
Giorgio Di Antonio, classe 52, Romano, già Dirigente Aziendale ora Consulente per Piani strategici e finanziamenti per aziende in riposizionamento. Appassionato di politica, storia, aviazione.