Le dichiarazioni del vicepresidente della commissione Sanità della Regione Puglia, Vincenzo Di Gregorio (PD)
“Quello sancito ieri a Bari alla presenza del presidente Emiliano e del sindaco di Taranto Melucci è un grande risultato. Un tassello importante in direzione del consolidamento del polo universitario jonico gemmato dall’università “A. Moro” di Bari. Ma è anche un passo verso l’autonomia universitaria di Taranto. Un risultato, si badi, che non va inteso come rivendicazione campanilistica, ma che sarà l’esito di un percorso di crescita e maturazione dell’offerta universitaria nel capoluogo ionico.

Taranto, infatti, avrà la sua facoltà di Medicina e Chirurgia autonoma, con una sua sede. A puntellare questo impegno è prevista una legge regionale che regolerà per i prossimi 15 anni gli aspetti relativi al finanziamento della struttura che farà perno sul nuovo ospedale San Cataldo. E’ importante che ci sia una visione di medio e lungo periodo e che tutti gli stakeholder coinvolti giochino la stessa partita, per conseguire lo stesso risultato: Regione Puglia, Comune di Taranto, università di Bari e Asl di Taranto.
Ci sarà, ovviamente, un periodo transitorio durante il quale bisognerà assicurare condizioni ottimali agli studenti di Medicina che frequentano i corsi di Taranto, diventati 60 nel giro di quattro anni. La ristrutturazione dell’ex Banca d’Italia che ospita la Scuola di Medicina, non è ancora ultimata: è operativo solo il primo piano. Il 28 dicembre scorso l’Asl Taranto ha bandito la gara d’appalto per completare la ristrutturazione dello storico edificio in Piazza Ebalia stanziando 3,2 milioni di euro. Nel frattempo l’Asl di Taranto ha reso disponibile per gli studenti il Padiglione Vinci, adiacente il SS. Annunziata, con una capienza di 100 posti. Le difficoltà da superare non mancheranno, conforta però la comune volontà di trovare soluzioni espressa da tutte le parti coinvolte”.