Nota del candidato sindaco per Taranto della coalizione “ADESSO”, Mirko Di Bello
“Il parco archeologico Gino Lo Porto, situato tra via Emilia e corso Italia, accanto alla chiesa della Madonna della Fiducia, versa da anni in condizioni di grave abbandono. Le pietre risalenti al 400 a.C., di grande valore storico-archeologico, sono sommerse da rifiuti, escrementi e segni di incuria, nonostante l’area sia parte integrante degli itinerari turistici della città.

Attualmente il parco è frequentato da persone che ne fanno un uso improprio, tra deiezioni canine, giovani che lo usano come campo da gioco e cittadini che vi trascorrono la notte. Il tutto in un contesto di totale assenza di controllo e decoro urbano, che ha generato un forte senso di abbandono tra i residenti.

Ma ho una visione alternativa per quest’area. Una visione che punta a trasformare il parco Lo Porto in un esempio concreto di amministrazione condivisa, uno dei punti cardine del suo programma elettorale. L’idea è quella di restituire al quartiere uno spazio sicuro, valorizzato e accessibile, dando la possibilità ad associazioni, realtà sociali e culturali di usufruire gratuitamente degli spazi pubblici per promuovere iniziative che favoriscano la socializzazione, il rispetto e la cura del territorio.

La vicina chiesa della Madonna della Fiducia, prezioso punto di riferimento per la comunità, potrebbe beneficiare della riqualificazione dell’area, sfruttando questo polmone verde per iniziative di utilità sociale, attività intergenerazionali, eventi culturali e momenti di incontro per giovani, famiglie e anziani.

Il mio progetto prevede un intervento strutturato: riqualificazione e pulizia dell’area, installazione di sistemi di videosorveglianza, e attivazione di percorsi di cittadinanza attiva. L’obiettivo è fare del parco Lo Porto non solo un sito archeologico da valorizzare, ma anche un luogo vivo e partecipato, capace di contrastare il degrado attraverso la presenza e l’impegno condiviso della cittadinanza.
Restituire dignità ai luoghi pubblici, promuovere l’aggregazione e valorizzare il patrimonio: così nasce la Taranto che guarda al futuro”.