
Salgono a 27 le località premiate. Nuovi ingressi Castrignano del Capo, Margherita di Savoia e Pulsano
di Maria Lucia Simeone
La Puglia si tinge sempre più di blu. Sono 27 le località costiere che, per il 2025, potranno issare la Bandiera Blu, il riconoscimento internazionale assegnato ogni anno dalla Foundation for Environmental Education (FEE) alle destinazioni che investono nella sostenibilità ambientale, nella qualità delle acque di balneazione e in un modello di turismo rispettoso del territorio.
Un primato regionale che si consolida, con tre nuovi ingressi rispetto al 2024: Castrignano del Capo, nel Salento estremo; Margherita di Savoia, sul versante adriatico della BAT; e Pulsano, nel cuore ionico del Tarantino. Tre conferme importanti di un impegno crescente verso la sostenibilità, la cura delle acque, l’efficienza dei sistemi di depurazione e la corretta gestione dei rifiuti.
Sono 32 i criteri richiesti dalla FEE per ottenere il vessillo: si va dalla depurazione efficiente alla gestione dei rifiuti, dalla mobilità sostenibile alla presenza di servizi accessibili, dall’educazione ambientale alla trasparenza amministrativa. Un mosaico di pratiche virtuose che coinvolge Comuni, operatori turistici, cittadini e associazioni.
A guidare la classifica regionale è ancora una volta la provincia di Lecce, con nove località premiate. Seguono Foggia, Brindisi, Taranto, Bari e Barletta-Andria-Trani. Tra le località storiche confermate anche per il 2025 figurano Vieste, Ostuni, Polignano a Mare, Gallipoli e le Isole Tremiti: mete iconiche di un turismo sempre più internazionale, ma con lo sguardo rivolto alla qualità, non solo ai numeri.
Oltre ai riconoscimenti alle località balneari, la cerimonia – ospitata oggi nella sede del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Roma – ha visto anche l’assegnazione di sette Bandiere Blu per gli approdi turistici. Tra questi, il Porto Turistico Marina di Leuca, la Marina del Gargano a Manfredonia e la Marina di Brindisi: infrastrutture che coniugano accoglienza nautica e rispetto per l’ambiente, integrandosi con la vocazione slow delle coste pugliesi.
Durante l’evento, il presidente di FEE Italia, Claudio Mazza, ha sottolineato l’importanza del nuovo “Piano di Azione per la Sostenibilità”, richiesto a tutti i Comuni candidati per il triennio 2025-2027.
«Questo strumento – ha spiegato – è fondamentale per guidare le amministrazioni locali in un percorso di miglioramento continuo, coinvolgendo attivamente le comunità nel rispondere alle sfide ambientali globali, come la tutela dell’ambiente, la lotta al cambiamento climatico e il miglioramento della qualità della vita per cittadini e turisti».
Per la Puglia, questa nuova ondata di Bandiere Blu è un segnale forte e chiaro: la regione non solo offre mare cristallino e paesaggi mozzafiato, ma sta costruendo una vera e propria cultura della sostenibilità, fatta di scelte amministrative lungimiranti, attenzione all’educazione ambientale e servizi sempre più orientati all’inclusività e alla tutela del territorio.
Un patrimonio da preservare, ma anche da valorizzare con coerenza. Perché dietro ogni Bandiera Blu c’è un modello di futuro possibile: un turismo rispettoso, intelligente, integrato con la natura e le comunità locali. E la Puglia, ancora una volta, si dimostra all’altezza della sfida. Una sfida ambiziosa, ma necessaria. E che – Bandiera dopo Bandiera – sembra sempre più possibile.
si ringrazia la dott.ssa Ilaria Tenna per la foto