
Nei giorni scorsi, le dichiarazioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di Papa Leone XIV hanno riportato al centro del dibattito pubblico un tema cruciale e delicato: la definizione di famiglia, la libertà individuale, e il rispetto per le differenze di orientamento sessuale e identità di genere. Queste parole, apparentemente divergenti, rappresentano due poli di un confronto antico e sempre attuale, quello tra lo Stato laico e la Chiesa cattolica, tra diritti civili e valori religiosi.
Il messaggio di Mattarella, pronunciato in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, è un richiamo a un’Italia che non può più permettersi di chiudere gli occhi di fronte alle discriminazioni. Mattarella ha sottolineato che «la libertà di vivere la propria identità e affermare il proprio orientamento sessuale senza paura di violenze e discriminazioni è un diritto che appartiene a tutti». Questa affermazione si inserisce nel solco dei principi costituzionali sanciti dall’articolo 3 della Costituzione italiana, che garantisce «pari dignità sociale e uguaglianza davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali».
Questa posizione, che si radica in un orizzonte laico e democratico, riflette una visione della società aperta, pluralistica, e tesa a garantire a ogni individuo la possibilità di esprimere pienamente la propria identità. È un principio che ha profonde implicazioni non solo legali, ma anche psicologiche e sociali: la negazione o la limitazione dei diritti fondamentali di una persona può infatti generare forme di sofferenza, esclusione e marginalizzazione, come evidenziano numerosi studi sulla salute mentale delle persone LGBTQ+
Dall’altro lato, Papa Leone XIV ha riaffermato con forza una visione tradizionale della famiglia, definita come «l’unione stabile tra un uomo e una donna, società piccola ma vera, e anteriore a ogni civile società» . Questa dichiarazione si inscrive nel magistero della Chiesa, che da sempre vede nella famiglia naturale il fondamento della comunità umana, radicata in una comprensione teologica e antropologica specifica Il Papa, in veste di guida spirituale, è custode di un patrimonio dottrinale che ha una valenza sacramentale e simbolica, e non può venir ridotto a semplice opinione personale. La Chiesa cattolica, come istituzione millenaria, mantiene una posizione che mira a tutelare la sacralità del matrimonio e della famiglia secondo una prospettiva che vede l’ordine naturale e la legge divina come pilastri imprescindibili


Tuttavia, questa posizione non è esente da critiche e suscita forti reazioni, in particolare da parte delle associazioni che rappresentano le comunità LGBTQ+. Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, ha affermato che «la dichiarazione del Papa ignora la realtà delle famiglie omosessuali, che esistono e meritano riconoscimento e tutela» . Questa frattura testimonia la difficoltà di un confronto che non può essere semplificato in una contrapposizione manichea, ma che deve considerare le molteplici sfaccettature dell’esperienza umana e sociale.
Da questo scontro di posizioni emerge una dinamica istituzionale e simbolica: Mattarella e Leone XIV sono entrambi figure di riferimento istituzionali e culturali, ma anche guide spirituali e morali. Essi incarnano due dimensioni – quella laica e quella religiosa – che coesistono in uno spazio pubblico complesso e in continua evoluzione. Come sottolinea Habermas , nelle società pluralistiche moderne è indispensabile che le diverse sfere – politica, religiosa, culturale – dialoghino senza invadere gli spazi altrui, nel rispetto reciproco delle libertà e delle differenze.
Lo Stato italiano, nella sua laicità, ha il dovere di tutelare la libertà di ciascuno e di promuovere l’uguaglianza, anche quando ciò può scontrarsi con le visioni religiose maggioritarie o tradizionali. Questo equilibrio è delicato e spesso precario, ma rappresenta il fondamento di una convivenza civile basata sul rispetto delle persone e dei loro diritti. Dall’altra parte, la Chiesa ha il diritto di esprimere e trasmettere i propri valori e dottrine, esercitando la libertà religiosa garantita dall’articolo 19 della Costituzione.
Come esseri umani, poi, siamo chiamati a confrontarci con queste realtà senza rinunciare alla nostra autonomia di pensiero e di scelta. La libertà di aderire o meno a movimenti politici, a confessioni religiose o a ideologie rappresenta una conquista che comporta però responsabilità e conseguenze. Non si può ignorare che ogni scelta porta con sé effetti personali, sociali e culturali, in un intreccio di identità e relazioni che definiscono la nostra esistenza.
In questo contesto, diventa essenziale coltivare un dialogo che sappia superare le polarizzazioni e le strumentalizzazioni. Solo riconoscendo le differenze senza demonizzarle, accettando i limiti senza rinunciare ai principi, si può immaginare una società in cui coesistano libertà e fede, diritti civili e tradizioni spirituali.
Come osservava Carl Gustav Jung, nella sua riflessione sulla tensione tra individualità e comunità, «la vera libertà non è l’assenza di vincoli, ma la capacità di integrarsi armoniosamente nel tessuto sociale» . In questa prospettiva, l’inclusione e il rispetto per la diversità diventano non solo una questione politica o religiosa, ma un cammino di crescita personale e collettiva.
Le parole di Mattarella e di Leone XIV sono dunque pietre angolari di un discorso più ampio, un invito a riflettere sul senso profondo di famiglia, identità e comunità. Sono stimoli per una società che si interroga sulle proprie radici, sulle sue trasformazioni e sul futuro che vuole costruire. Un futuro che non può prescindere dalla convivenza rispettosa delle differenze, e dalla consapevolezza che la vera sfida non è l’opposizione, ma la comprensione reciproca.
Egidio Francesco Cipriano
Riferimenti per chi vuole approfondire
- Mattarella, S. (2025). Messaggio in occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia.
- Papa Leone XIV (2025). Udienza con il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
- Meyer, I.H. (2003). Prejudice, social stress, and mental health in lesbian, gay, and bisexual populations: conceptual issues and research evidence. Psychological Bulletin, 129(5), 674–697.
- Hatzenbuehler, M.L. (2011). The social environment and suicide attempts in lesbian, gay, and bisexual youth. Pediatrics, 127(5), 896–903.
- Gaudium et Spes (1965). Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, Vaticano II.
- Familiaris Consortio (1981). Esortazione apostolica Familiaris Consortio, Giovanni Paolo II.
- Giovanni Paolo II (1994). Evangelium Vitae.
- Piazzoni, G. (2025). Dichiarazioni a Fanpage.it.
- Habermas, J. (2008). La politica e la religione. Laterza.
- Jung, C.G. (1933). The integration of the personality. In Collected Works, Vol. 17.
Foto ufficiale pubblica del presidente della Repubblica Mattarella da https://www.quirinale.it/
Foto ufficiale pubblica di Papa Leone XIV da https://www.vatican.va/content/vatican/it/special/habemus-papam/habemus-papam-2025/foto-leone-xiv.html
Foto famiglie generate da AI