
Nella mattinata odierna (16 maggio 2025), a Ginosa, i Carabinieri del Nucleo Investigativo
del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Taranto, a conclusione di
una prolungata e meticolosa attività info-investigativa, hanno rintracciato
e arrestato un 47enne di Ginosa, già sottoposto alla misura degli arresti
domiciliari, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della custodia
cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce, su richiesta
della locale Direzione Distrettuale Antimafia, perché gravemente indiziato
di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito e spaccio di
sostanze stupefacenti.
Il 12 maggio u.s., il 47enne, nel tentativo di eludere l’esecuzione del
predetto provvedimento restrittivo, era evaso dagli arresti domiciliari,
rendendosi irreperibile.
Nel corso delle indagini, finalizzate al suo rintraccio, i Carabinieri hanno
accertato che il predetto, per evitare l’arresto, aveva predisposto
un’ingegnosa via di fuga costituita da un’intercapedine lunga circa 25 mt e
larga 1 mt, situata tra le fondazioni in cemento armato del condominio, che
conduceva ad una botola, abilmente occultata tra la vegetazione, posta nel
terreno adiacente, a circa 12 mt dal suo appartamento.

L’accesso al cunicolo avveniva tramite una fessura, chiusa da una lastra
metallica, realizzata artigianalmente demolendo una parte del solaio, ben
nascosta sotto un bancone in muratura all’interno di una stanza abusiva
ricavata sul balcone dell’appartamento.
Nel passaggio sotterraneo, l’uomo aveva anche predisposto:
– un impianto di illuminazione ed un sofisticato sistema di
videosorveglianza, con telecamere e monitor che gli permettevano di
monitorare in tempo reale l’interno e l’esterno dell’abitazione;
– due porte in muratura scorrevoli su binari azionati da pistoni
idraulici, appositamente progettate per impedire l’accesso dall’esterno.

Durante la perquisizione domiciliare, sono stati sequestrati circa 5 kg di
stupefacente di vario tipo (cocaina, hashish, eroina, mdma e marijuana),
materiale vario per il confezionamento delle dosi, 3 bilancini di
precisione, un giubbotto antiproiettile e 5000,00 in contanti ritenuti
provento dell’attività illecita di spaccio.
Lo stupefacente, che sul mercato avrebbe fruttato centinaia di migliaia di
euro, sarà analizzato dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del
Comando Provinciale Carabinieri di Taranto.
Le indagini proseguono al fine di accertare eventuali responsabilità di
terzi nel supporto logistico e nella realizzazione delle strutture
utilizzate per eludere la cattura.
Al termine delle operazioni, dopo le formalità di rito, il 47enne, che è
stato anche denunciato in stato di libertà per evasione, è stato associato
presso la Casa Circondariale di Taranto, come disposto dall’Autorità
Giudiziaria mandante.
E’ importante sottolineare che l’eventuale responsabilità dell’indagato
dovrà essere accertata con sentenza definitiva, valendo, fino ad allora, la
presunzione di innocenza.