
Salute a tutti! Sono Gregorio il gabbiano del tetto della Sistina. In questi giorni tutti parlano di me, ma io non ho alcuna colpa, ho solo occupato questo tetto con la mia gabbianella qualche anno fa, e credetemi non fu facile, abbiamo sostenuto una battaglia aerea con quattro testarde cornacchie, non abbiamo risparmiato colpi di becco, zampate, botte con le ali, alla fine le cornacchie si sono ritirate. Perché ci tenevamo tanto? Facile, da quel tetto sia ha un panorama esatto di una vasta zona circostante e del cibo che milioni di visitatori lasciano in terra, e se proprio va male la zona abbonda di topi e non lontano c’è il Tevere che contiene ancora pesce, anche se molto inquinato anche per noi gabbiani.
Così felici della nostra conquista abbiamo sviluppato li la nostra vita e fatto crescere la famiglia, in grande serenità.
Poi un giorno sono arrivati degli uomini che hanno issato un comignolo sul tetto, messo delle controventature, e poi se ne sono andati in gran fretta. Abbiamo notato che il cibo aumentava e gli abbiamo dato dentro!
Poi abbiamo visto tanti buffi soggetti che ci puntavano contro dei tubi, ma presto abbiamo capito che non sparavano, poi da grandi schermi sulla piazza S. Pietro abbiamo visto le immagini che ci riprendevano, si eravamo proprio noi, in onda in mondo visione!
Quel camino ad un certo punto a cominciato a fumare, ma evidentemente non funzionava, il fumo era nero, chissà poi a forza di aggiustare il fumo è diventato bianco, comunque a noi non dava fastidio, il fumo usciva solo una o due volte al giorno …
La cosa davvero fastidiosa erano le voci che salivano lungo la ciminiera, tutto il giorno sempre più forti e continue.
Altri gabbiani, quelli meglio informati, ci dicevano che il mondo era preoccupato perché i Cardinali riuniti la sotto venivano da 70 paesi diversi e parlavano 30 lingue diverse … come avrebbero fatto a parlarsi e soprattutto a capirsi? A parte una grave sottovalutazione del collega Spirito Santo in realtà questi gabbiani, solitamente ben informati, sottovalutavano un aspetto, ogni Cardinale ha in gestione una parrocchia di Roma, dunque era facile capire, i rumori che salivano lungo il comignolo erano chiarissimi, i cardinali tra di loro parlavano in romanesco!
E daje de tacco e daje de punta alla fine se so’ messi d’accordo, quer piccoletto mezzo yankee e mezzo ispanico, monaco missionario, con due o tre lauree, era puro tifoso daa maggica! Così sono andate le cose carissimi, e d’altro canto perché non credere al gabbiano Gregorio e invece dare credito a tutti quei giornalisti, o presunti tali, che a fumata bianca avvenuta vaticinavano la sicura elezione di Parolin …
Bene, tanti sentiti auguri di uno splendido Papato per Leone XIV, che possa volare instancabilmente come un gabbiano nei cieli di Roma e di tutto il mondo, che contribuisca alla Pace e alla tutela degli ultimi, sulla scia di Francesco e nella luce di Gesù Cristo. Amen.