
Tra botanica, clinica e nuove possibilità di cura
Ci sono piante che sembrano attendere per secoli il momento in cui l’umanità è pronta a comprenderle davvero. E ci sono eventi che, nel silenzio di un’aula scientifica, raccontano una rivoluzione più profonda di molte parole. Il 16 giugno 2025, a Lecce, nella luminosa cornice del CNR Nanotec – Aula “Rita Levi Montalcini” – si terrà Cannabis Medicinale 2025, una giornata densa di contenuti e possibilità, di sguardi che vanno dalla terra alle corsie ospedaliere, dal microscopio al corpo sofferente.
È un evento che non si limita a informare, ma che intreccia ricerca, clinica, etica e futuro. Organizzato da Radice Cubica, ASCLA, CNR Nanotec e TecnoMed Puglia, con il sostegno della Regione Puglia e il progetto RE.CA., questo appuntamento mette in dialogo mondi solo apparentemente distanti: la botanica e la medicina, l’agronomia e la farmacologia, la speranza e la scienza.
Dal campo alla cura: un filo verde e consapevole
Alle 9:30 si apriranno i lavori, con saluti istituzionali che non sono solo formali: Paolo Vitaioli (Radice Cubica), Giuseppe Negro (ASCLA), Fabrizio Muliolo (CNR), Giuseppe Gigli (TecnoMed), Elisa Anna Graps e Rachele Giuliani (AReSS) porranno l’accento sul valore sistemico dell’incontro. Non è un convegno settoriale, ma un crocevia.
Il cuore pulsante arriva nelle due sessioni scientifiche, che saranno condotte con rigore e chiarezza dal prof. Giuseppe Cannazza, scienziato che ha fatto della cannabis medicinale il proprio campo di studio, firmando oltre cento pubblicazioni, ma restando sempre vicino al paziente e al senso etico della ricerca. Cannazza non è solo un esperto di laboratorio, è uno di quegli uomini che ricordano quanto la scienza, quando è al servizio della vita, si fa gesto umano.
Nella mattinata, spiccano interventi di alto profilo: Augusto Siciliano (IZSM Napoli) racconterà l’evoluzione normativa e scientifica del settore; il Col. Arcangelo Moro aprirà uno squarcio sul ruolo cruciale dello Stabilimento Chimico Farmaceutico Militare di Firenze. E poi la scoperta delle molecole: Cinzia Citti,, condurrà presenti dentro il mistero del fitocannabinoide, dove THC e CBD non sono più simboli ideologici, ma strumenti clinici da comprendere e maneggiare con cura.

Il pomeriggio della complessità
Dopo la pausa, si entra nei meandri del corpo umano e della sua risposta terapeutica. Il prof. Livio Luongo illuminerà il sistema endocannabinoide: un universo interno, ancora largamente sconosciuto, che regola dolore, umore, infiammazione. Non è solo scienza: è antropologia medica, è una mappa dell’umano.
Vittorio Andrea Guardamagna, dell’Istituto Europeo di Oncologia, porterà dati e riflessioni sul ruolo della cannabis nei pazienti oncologici. Insieme a lui, Grazia Armenio aprirà un varco sulle prospettive di ricerca, mentre Alfredo Tundo, farmacista clinico e voce sempre pragmatica, racconterà la difficoltà e la responsabilità della prescrizione, tra normativa e senso clinico.
Un evento per chi cerca risposte, non slogan
Lungi dal cedere a facili entusiasmi, l’incontro “Cannabis Medicinale 2025” ha il merito di riportare la discussione al suo luogo naturale: la relazione tra evidenza e necessità. Perché al centro di tutto non c’è la pianta, né l’ideologia, ma la persona. Il paziente. Quello reale, quello che soffre e spera, che chiede risposte e che merita trattamenti aggiornati, consapevoli, umani.
In un tempo in cui la cannabis viene spesso raccontata come panacea o pericolo, questo evento si muove in un’altra direzione: quella della complessità. E della concretezza.
Appuntamento a Lecce
Chi ha a cuore il futuro della medicina, chi lavora in ambito sanitario, chi cerca dati e non dogmi, troverà in questa giornata un luogo fertile. Lecce, 16 giugno 2025. CNR Nanotec. Aula “Rita Levi Montalcini”. Un nome che è già tutto un programma: scienza che non dimentica la sua anima.
Egidio Francesco Cipriano
Immagine AI