
Intervento del consigliere comunale di Taranto, Emiliano Messina (UDC)
“Lo stabilimento ex Ilva di Taranto muove da sempre numerose polemiche tra chi guarda alla tutela ambientale, alla salute e chi alla salvaguardia dei posti di lavoro? E sino ad oggi nessun governo è stato in grado di conciliare questi due aspetti, trovando il giusto equilibrio», dichiara Messina.
Il risultato è che i tarantini continuano a pagare in termini di malattie oncologiche a causa di uno stabilimento siderurgico ormai obsoleto. E anche dal punto di vista occupazionale le cose non vanno bene. Basti pensare che ci sono alcune migliaia di lavoratori in cassa di integrazione.

Immaginare di chiudere del tutto lo stabilimento non sia fattibile, perché Taranto, nonostante le sue potenzialità, non è in grado di offrire alternative occupazionali per tutti i dipendenti dello stabilimento. Allo stesso tempo è necessario invertire la rotta in termini di inquinamento.
«Insomma, sarebbe ora, dopo tante false partenze, stabilire un vero piano che porti a una concreta transizione ecologica, attuando finalmente il processo di decarbonizzazione.
Per far questo però penso che tutta la classe politica locale debba necessariamente essere forte e compatta. Quindi apprendere che il sindaco Bitetti abbia affrontato da solo la discussione sul futuro dell’ex Ilva con il ministro Urso, senza prima aprire un confronto con tutte le altre forze politiche del territorio, non è stato un gesto responsabile nei confronti della città”.