
Molte le aspettative dei tarantini.
di Maria Lucia Simeone
Taranto apre un nuovo capitolo della sua storia politica. Con l’ufficiale insediamento di Piero Bitetti a Palazzo di Città, la città dei due mari volta pagina, pronta ad affrontare le sfide del presente e del futuro con rinnovata energia e determinazione.
Senz’altro Taranto vive uno snodo decisivo. Quel “peso e bellezza” della fascia tricolore, evocato con emozione dal nuovo primo cittadino, riflette la responsabilità profonda con cui si apre questa fase istituzionale. E le prime parole di Bitetti, pronunciate con la fascia sul petto e lo stemma della città alle spalle, sono risuonate piene di consapevolezza:
“Indossare la fascia tricolore come Sindaco di Taranto è un’emozione che difficilmente si può spiegare a parole. È un onore immenso, che si accompagna a un senso profondo di responsabilità”.

Responsabilità: è forse questa la parola chiave del discorso inaugurale. Responsabilità verso una città che da decenni attende risposte concrete, soluzioni credibili, un progetto di sviluppo che guardi oltre l’emergenza e il contingente. Una città ferita, ma ricca di risorse umane e culturali. Una comunità che vuole tornare a credere in sé stessa e nel proprio futuro.
Bitetti ha sottolineato con forza il valore della storia e l’urgenza di una visione proiettata in avanti:
“Taranto merita di essere riportata in alto, dove le compete. E questo sarà il nostro impegno quotidiano”.
Un impegno che dovrà tradursi in politiche efficaci per la rigenerazione urbana, la sostenibilità ambientale, il rilancio del porto e del turismo, il sostegno all’impresa e alla cultura.
Ma soprattutto – e Bitetti lo ha ribadito – sarà un lavoro da costruire insieme alla coalizione e, ancor di più, insieme a tutte le cittadine e i cittadini. Perché senza un nuovo patto sociale, senza una partecipazione attiva e diffusa, nessun progetto può davvero radicarsi e durare.
Il tempo delle attese è finito. “Taranto non può più aspettare”, ha ammonito Bitetti. E ha ragione. Le promesse devono ora tradursi in fatti. I cittadini chiedono risposte, risultati, scelte trasparenti e visibili. Il peso della fascia tricolore è anche questo: non solo simbolo di onore, ma richiamo costante all’azione e alla responsabilità.




L’immagine di Bitetti sorridente, con la fascia al petto e lo stemma di Taranto alle spalle, riaccende aspettative e fiducia. Ma ora serve di più. Il passaggio chiave sarà trasformare le parole e i simboli in azioni concrete. Con una visione chiara, programmazione solida, costanza e apertura, capacità di ascolto e scelte coraggiose.
Parte oggi un cammino di governo non facile, ma le premesse sono incoraggianti. Bitetti conosce a fondo la città, ha maturato esperienza politica e ha saputo costruire una coalizione coesa. Se saprà unire ponderatezza e decisione, come ha promesso, Taranto potrà davvero rialzarsi e scrivere una nuova pagina della sua storia.
Oggi la città riparte con una nuova speranza. E in tempi come questi, è già un passo importante.