
La manifestazione per la Palestina, organizzata per il 15 giugno dal Comitato Città Vecchia, ha affrontato il tema della guerra in medio oriente
TARANTO – Non era ancora tramontato il sole, e tra gli ultimi raggi della giornata la rotonda del lungomare iniziava a scaldarsi: una bandiera palestinese per terra, altre appese, altre ancora sventolate. Con i preparativi in atto stavano allestendo anche uno spazio per suonare, cantare, esprimersi liberamente e manifestare. Il tema principale? La Palestina, che da molti mesi assiste ad un conflitto di grandi proporzioni e a crimini di guerra, adesso – da tempo – posti sotto il riflettore della Corte Penale Internazionale, che già si è espressa contro lo stato di Israele e l’organizzazione terroristica di Hamas.






La manifestazione tarantina non era solo un evento di protesta e di denuncia: offriva supporto ad una marcia, organizzata da un gruppo francese, che con l’obiettivo di riaprire corridoi umanitari e di offrire supporto alla popolazione palestinese, ha percorso un cammino a piedi dal Cairo fino al valico di Rafah. Si stimava una presenza non inferiore alle 5000 persone, con 54 delegazioni nazionali.
“Il 15 giugno il mondo intero è chiamato in Palestina, un gruppo francese ha proposto di marciare dal Cairo fino al valico di Rafah per chiedere l’immediata riapertura di tutti i corridoi umanitari e l’immediato cessate il fuoco, per evitare che il genocidio in atto possa continuare – scrive il Comitato Città Vecchia in un post sulla pagina Facebook – e per questo vorremmo costruire una giornata tarantina di supporto a questo evento, invitando chiunque a portare performance artistiche da portare nella piazza del 15 giugno.”
“L’aspettativa di vita a Gaza – denuncia ancora il comitato – è scesa negli ultimi 24 mesi da 70,5 anni a 40 anni, e gli studiosi prevedono circa 500.000 morti nella striscia di Gaza a causa della fame e delle condizioni igienico sanitarie.”