
A Taranto è ormai emergenza sicurezza; al di là della statistica conta la percezione : troppa droga e armi in giro.
Sparatoria nella serata di ieri, 16 luglio 2025, alle ore 22 circa. La tradizionale festa per la Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, comunemente detta Madonna del Carmine, è stata funestata con il passaggio di numerose autoambulanze proprio mentre si avviavano i giochi di luci e fuochi pirotecnici. Al rione Tamburi, zona “case parcheggio” invece si faceva fuoco con le pistole, pare una decina di colpi calibro 7,65. Ancora questa mattina non abbiamo ricevuto notizie ufficiali, tranne quelle per le vie brevi da parte dell’ ASL. (ringraziamo il dott. Giovannetti) Quattro le persone soccorse di cui 2 sarebbero decedute, uno in gravi condizioni, l’altro non in pericolo di vita.

Torna il Far West degli anni 90? Probabilmente no. Non siamo in presenza di guerre tra clan, ma la percezione dei tarantini in tema di sicurezza non lascia tranquilli. Al di là dei dati statistici una serie di gravi episodi, in gran parte di microcriminalità, preoccupano.
Due giorni fa 11 auto date alle fiamme da un soggetto prontamente individuato e arrestato (ma quanto tempo resterà in carcere?); furti in casa e furti di auto.
Ci sono due elementi tra loro sicuramente collegati: aumenta la povertà, e la prospettiva di ulteriori esuberi nell’ambito della grande industria, non lascia prevedere nulla di buono; aumenta il consumo di droga nonostante i quasi quotidiani sequestri operati dalla forze dell’Ordine, e girano troppe armi.
Occorrono provvedimenti a livello legislativo che puntino a due obiettivi prioritari: azioni a sostegno dello sviluppo economico del territorio, e rivalutazione complessiva del sistema sicurezza: occorrono più uomini delle FdO, migliori condizioni economiche e nuove regole d’ingaggio. E, infine pene certe.
Se ne parla da decenni, è arrivato il momento di passare ai fatti.
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