
In onore e memoria del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie
Giorgio Di Antonio
Mio padre era un Appuntato dei Carabinieri, ora svolge servizio molto in alto, è stato richiamato a suo tempo dal Padre Eterno.
Nei tempi passati la carriera di un Carabiniere era semplice, Carabiniere, Carabiniere scelto, Appuntato. Oltre 30 anni di servizio iniziati durante la Seconda guerra mondiale in Croazia e terminata come capo equipaggio di una radiomobile, le “Gazzelle”. La vita di una famiglia di un Carabiniere è abbastanza diversa da quella di altre famiglie, noi per esempio abbiamo alloggiato per 10 anni in una caserma, da bambini un Carabiniere a volte ci faceva da tata, un Brigadiere ci ha insegnato ad andare in bicicletta, un poco tutti ci facevano familiarizzare con le armi perché le conoscessimo e le rispettassimo, erano il loro strumento di lavoro, almeno uno degli strumenti, gli altri la pazienza, la disciplina e la capacità di resistere a qualsiasi difficoltà, usi ad obbedir tacendo e tacendo morir …

A volte era divertente, quando per esempio papà doveva vestire la grande uniforme, cucitagli addosso troppi chili prima … chi lucidava i bottoni, che spazzolava il cordellino, chi pettinava il pennacchio, chi lucidava gli scarponi, a proposito ma cosa ci mettevano nella cromatina militare? Con un po’ di impegno si lucidava anche un manico di scopa! E poi il bianchetto sulla bandoliera e lucidare gli ottoni. Poi tutti insieme nello sforzo sovrumano della vestizione, alla fine la sciabola ed usciva di casa il nostro Superman!
Ma se si potesse dare una medaglia alle famiglie di un Carabiniere bisognerebbe darne una al valore che premi tutte le famiglie per un aspetto, l’attesa.
foto: l’appuntato Antonio Di Antonio
Ogni volta che papà usciva in servizio c’era un saluto rapido, un sorriso, un bacio alla mamma e una carezza a noi figli, e via fuori ad affrontare ogni giorno un evento diverso. Mai un’incertezza, sempre sicuro e spavaldo, chissà invece cosa c’era davvero in lui, ma questo atteggiamento ci trasmetteva sicurezza.

Tuttavia, appena allontanatosi iniziava l’attesa, quella sottile tensione nota a tutti i componenti della famiglia di un Carabiniere, l’attesa del ritorno, sano e salvo. Questa aria di leggera tensione si rilasciava solo quando, magari a notte fonda, si sentiva il tonfo sordo della fondina poggiata e i “click clack” metallici della messa in sicurezza dell’arma, allora si, si poteva dormire, papà era tornato.
Noi siamo stati fortunati, la nostra attesa è stata premiata, il nostro è sempre tornato, molti altri fratelli non hanno avuta la stessa fortuna, la loro attesa non è stata premiata, i loro cari hanno perso la vita in servizio. In onore e memoria del Brigadiere Capo Carlo Legrottaglie. (foto)