Sogni e bisogni
I Sogni a volte ci proiettano in desideri inespressi in bisogni repressi o più semplicemente sono metafore di significati e di messaggi che inviamo a noi stessi o per dirla alla Jung manifestazioni dell’inconscio collettivo, del campo cosciente che si concretizza attraverso il sottile stato di coscienza che si manifesta durante il sogno. Quello che segue è un invito ai lettori a manifestare i propri sogni e provare ad interpretarli metaforicamente e a cambiarli, a cambiare se stessi o in definitiva a prenderli e prenderci esattamente come sono e siamo.
Ho sognato che ….
Stanotte ho sognato di essere solo su una montagna altissima, avevo con me un violino con tante corde. Si stagliava a valle una distesa di prati verdi alternati a campi di fiori che andavano dal giallo al violetto passando per l’arancione, il rosso e l’azzurro. Oltre la vista sapevo esserci il mare per il suo odore d’infanzia che percorreva i ricordi nelle mie narici. Avevo paura di non saperlo fare di non sapere come si suonasse quello strumento che odorava di tarlo antico. L’archetto era già nella mano destra, che sembrava essere altrui e preso con la sinistra il manico al di là della chiave, l’ho toccato scorrendo le dita sulla tastiera tra le corde come se fosse il braccio di una donna, sentendone la rotondità che pure non cedevano. Il timore era nel respiro che pure mi ha spinto a poggiare il viso nella rugosa mentoniera, e senza sapere come, ho preso a suonare come se l’avessi sempre fatto: una musica destra che si alzava a un cielo che non conosco. Senza alcun sudore, le mani non più straniere percorrevano nel vento i tasti per le corde tremanti eccitate da un filo di budello utile che cedeva il ricordo di una vita a una nuova musica mai suonata.
E i vostri di sogni ?
Dott. Egidio Francesco Cipriano
Psicologo e Informatico