Lunghissimo discorso di Conte alla Camera; in piazza migliaia di bandiere italiane.
Proviamo per un attimo a stare ai fatti. Solo ai fatti. Matteo Salvini ha provato il colpo: capitalizzare il consenso raccolto nelle ultime competizioni locali, nelle europee, seguendo infine le indicazioni dei sondaggi. Con una serie di errori. Il primo è stato sicuramente quello di provare a mettere in un angolo Silvio Berlusconi. Grave errore. Non ha considerato la storia del capo di Forza Italia, non ha tenuto conto delle sue inesauribili risorse, i suoi rapporti internazionali e, soprattutto della sua irrinunciabile esigenza di trovare tutele nel governo.

Tutele che oggi potrebbero venirgli da Renzi, da sempre considerato il suo vero delfino. Poi grave l’errore di scelta in tema europeo. I populisti non hanno colto l’obiettivo che si prefiggevano. Tattica avrebbe consigliato altre scelte. (come ha fatto il M5S). Mettersi contro tutti i palazzi è stato un grande azzardo. Poi ci sarà stato anche qualche tradimento, qualche “malinteso”, qualche Papeete di troppo. La previsione che andando ad elezioni La Lega, con FdI e Forza Italia, avrebbe vinto alla grande (pur senza raggiungere la maggioranza necessaria per governare), era più che una ipotesi. E’ da qui che nasce il “Governo di legittima difesa“. Non possiamo che definirlo in questo modo al momento. Soprattutto dopo un ora e 25 minuti di discorso del Premier tenuto oggi (9 settembre 2019) alla Camera.

Quando i programmi sono così ampi e generici, occorre attendere i primi provvedimenti per capire quale sia il reale percorso intrapreso. Tutti i tentativi di nobilitare il nuovo accordo motivandolo con il “bene del Paese” appaiono poco credibili. Due forze fino a qualche giorno fa in totale disaccordo su tutto e, soprattutto, in guerra totale, con insulti reciproci, qualche querela ( che la Boschi ha dichiarato di non voler ritirare), e con visioni su molti temi diametralmente opposte, all’improvviso si ritrovano intorno a 29 punti programmatici e mettono una pietra sul passato. Possibile?
In tutto questo ci sta anche la partita interna al PD. Pare che Renzi voglia costituire un proprio gruppo parlamentare (non ancora un partito…per il momento). Un PD che, numeri alla mano, ha di fatto perso tutte le ultime competizioni elettorali, e in particolar modo le ultime politiche dello scorso anno, e che ora si ritrova a governare. Forza della “democrazia parlamentare”. Secondo alcune interpretazioni il Presidente della Repubblica, super partes, oltre a valutare la esistenza di una maggioranza parlamentare dovrebbe anche verificare la corrispondenza tra quella maggioranza e il sentiment popolare. Ma ormai è fatta.
Il governo rosso-giallo (più rosso che giallo), c’è; ora attendiamo che i 29 punti programmatici diventino provvedimenti. Chi non ci sta proprio è Fratelli d’Italia che, in prima fila Giorgia Meloni, ha organizzato una manifestazione davanti a Monte Citorio a Roma. Con Lei Salvini e Toti, e migliaia di bandiere tricolore (nessuna di partito). Non ha aderito Forza Italia che intende invece fare opposizione (naturalmente costruttiva) nelle aule parlamentari. Segno questo di una presa di distanze?
Foto di copertina dal profilo del Governatore Giovanni Toti
Il Direttore
Aggiornamento: hanno cominciato a girare sui social queste foto. Chi siano non si può capire dalla foto. Quel saluto non si può fare e quella gente va sanzionata. Punto. E’ evidente peraltro che la loro presenza è del tutto controproducente se si pensa alla maggioranza dei presenti che però non vengono messi in confronto con altre foto.


Entrambe le foto sono sui social ma ciascuna su profili diversi a seconda dell’orientamento.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.