LONOCE: PRIVILEGIAMO IL “MADE IN ITALY” E LE IMPRESE LOCALI
Alcune proposte per superare la crisi economica provocata dalla pandemia
La ripresa economica, dopo lo tsunami Covid 19, non sarà facile, né potrà avvenire in tempi brevi: troppi infatti sono stati i danni provocati dallo stop imposto a diverse attività produttive per poter sperare in un ritorno immediato alla normalità. Ora siamo ancora nella cosiddetta “fase 2”, ovvero quella della convivenza con il coronavirus, in attesa di proiettarci verso la “fase 3” in cui – come è auspicabile – il numero dei contagi giornalieri sarà prossimo allo zero.
Ma intanto cosa fare? Il Governo ha emanato alcuni provvedimenti stanziando ingenti risorse, anche se con il freno a mano della solita burocrazia che hanno provocato ritardi (nell’erogazione dei vari bonus) e intoppi (perché le banche, nell’erogazione dei prestiti, impongono puirtroppo ancora molte limitazioni, nonostante la garanzia dello Stato).
Ritengo tuttavia che anche i cittadini possano e debbano dare il proprio contributo alla ripresa economica del nostro Paese. Ognuno in base alle proprie disponibilità potrà privilegiare le imprese nazionali nei propri acquisti, a tutti i livelli: scegliendo catene di grande distribuzione italiane e, ancor meglio, i cosiddetti “negozi di vicinato”; acquistando prodotti italiani e magari della propria regione; evitando il più possibile di spendere in negozi stranieri o facendo ancora ricorso al commercio on line. Una proposta, questa, che riguarda ovviamente non solo le attività commerciali, ma anche quelle artigianali, dei servizi, del turismo e così via.
Non si tratta di un ragionamento autarchico per fare un dispetto o un danno economico ad altri, ma di uno stato di necessità che ci impone scelte più radicali rispetto al passato. Ne va della sopravvivenza della nostra economia. E non facciamoci attrarre dall’illusione di una maggiore convenienza, peraltro non sempre concreta, ma puntiamo piuttosto sulla qualità e sulla consapevolezza che, proprio attraverso i nostri acquisti, potremo dare nuova linfa a tante aziende locali, salvaguardando migliaia di posti di lavoro.
Compriamo italiano, dunque, e noi pugliesi concentriamoci anche sulle produzioni regionali – non solo alimentari – per dare il nostro piccolo contributo alla ripresa. Se poi i consumatori della provincia di Taranto vorranno premiare anche le attività e i prodotti del nostro territorio, aiuteranno tante eccellenze locali (prodotti da forno, olio, vino, filiera casearia e carni, per parlare solo del comparto agroalimentare) a rinascere, dopo mesi difficili e bui.
Lucio Lonoce
Presidente del Consiglio comunale di Taranto