Lungo, faticoso e costoso viaggio; gara di solidarietà di cittadini e associazioni
Sindaci pronti a sostenere chi accoglie; la Caritas perno della rete di accoglienza
Ore 20,55, Grottaglie, freddo pungente, un solo grado ma tanto è il calore umano con cui sono accolti i primi profughi provenienti dall’ Ucraina. Un viaggio lunghissimo, faticosissimo dall’Ungheria fino alla città delle ceramiche, ed anche costoso: circa 8 mila euro come ci racconta Don Alberto Fossati della Comunità Don Orione che accompagna i 25 ucraini, donne e bambini, che scendono stremati dall’autobus.
Sono i primi a giungere nella nostra provincia grazie alla iniziativa del professor Pino Castellana e all’organizzazione della Caritas Diocesana di Taranto. Presente Don Nino Borsci direttore e Rosanna Putzolu, anima della Caritas e delegata dall’arcivescovo a coordinare l’accoglienza. ATTENZIONE AGGIORNAMENTO: rettifica di precedenti informazioni: oggi dovrebbero arrivare solo 8 persone, questa volta in treno. Saranno ospitati nel centro di accoglienza San Cataldo nella città vecchia.











Una gara di solidarietà con famiglie di tutta la provincia che ospiteranno le famiglie fuggite dalla guerra.
Anche le istituzioni fanno sentire la loro presenza e il loro supporto come segnalano due sindaci presenti, quello di Grottaglie Ciro D’ Alò e quello di Monteiasi Cosimo Ciura (vedi intervista video)
L’impressione è che ancora una volta il terzo settore, la Chiesa e tanti cittadini si siano mossi con immediatezza, mentre le istituzioni centrali segnino il passo. C’è da attendersi una vera e propria ondata di profughi per cui sarà necessario un sostegno di lungo periodo. Particolare attenzione per i minori non accompagnati che andrebbero subito assegnati a coppie in possesso del decreto di idoneità all’adozione.
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