Si è tenuta oggi la prima lezione del corso dedicato alla diagnosi, gestione e trattamento dell’autismo. In aula il neuropsichiatra Roberto Keller. Venerdì 19 novembre la lezione conclusiva.
Stamattina, presso il Dipartimento di Salute Mentale, nella suggestiva sede del Santissimo Crocifisso di Taranto, si è tenuta la prima lezione del corso di formazione sull’autismo intitolato “Diagnosi, gestione e trattamento del disturbo dello spettro dell’autismo nell’adolescente e nell’adulto”. Un percorso di formazione dedicato, e destinato, agli operatori del Dipartimento di Salute Mentale, psichiatri e neuropsichiatri infantili, psicologi, educatori professionali, infermieri e assistenti sociali, tecnici della riabilitazione psichiatrica che ha l’obiettivo di approfondire le competenze legate al riconoscimento e alla gestione del paziente affetto da disturbi dello spettro autistico, specie in età tardo-adolescenziale e adulta.
Il corso, il cui secondo e ultimo appuntamento si terrà il 19 novembre, vede la preziosa partecipazione di del dottor Roberto Keller, medico chirurgo, specialista in psichiatria e neuropsichiatria infantile, psicoterapeuta, con perfezionamento in psicofarmacologia e psicopatologia forense. Docente di master universitari relativi all’autismo in diverse università italiane, Keller è responsabile del Centro Regionale per i disturbi dello spettro autistico in età adulta per la Regione Piemonte e referente del Coordinamento autismo adulti presso la Regione Piemonte. Membro del panel per le Linee Guida per l’autismo in età adulta presso l’Istituto Superiore di Sanità, è anche componente della cabina di regia per l’autismo presso il Ministero della Salute. Dirigente medico di psichiatria presso il Dipartimento di Salute Mentale Asl Città di Torino e autore di numerose pubblicazioni a livello nazionale e internazionale relative all’autismo e alla psicopatologia.
Il corso, che vede la partecipazione anche della dottoressa Angela Aresi, psicologa e psicoterapeuta analista del comportamento, ha l’obiettivo di favorire l’acquisizione delle conoscenze e delle competenze cliniche utili per una corretta diagnostica differenziale e per la progettazione di interventi riabilitativi individualizzati inseriti in una rete formale/informale di cura. La conseguenza operativa deve essere l’implementazione e il potenziamento della rete sanitaria impegnata nel lavoro con utenti affetti da disturbi dello spettro autistico nel territorio jonico. “Questo evento sancisce l’importanza di implementare lo spazio specializzato dedicato ai pazienti affetti da disturbi dello spettro autistico anche per quanto riguarda l’età adulta – dichiara la dottoressa Dellarosa, direttore della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza di Asl Taranto e responsabile scientifico dell’evento – Di autismo, purtroppo, non si guarisce ma certamente, lavorando e investendo risorse, si può garantire a ogni individuo la migliore espressione delle proprie potenzialità nel rispetto del proprio funzionamento”.
Francesca Perrone
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