Incentivi per l’acquisto di sistemi di filtraggio
L’acqua dei nostri acquedotti è in genere di ottima qualità e, per tutti i trattamenti che subisce, assolutamente sicura. Perché allora ci affatichiamo con casse e casse di acqua in bottiglia, peraltro di plastica? C’è in alcuni casi un problema di eccesso di calcare o altri minerali; molto spesso però il problema sono le cisterne e gli impianti di sollevamento. La soluzione è semplice, l’installazione di un impianto di filtraggio.
Vi sono vari sistemi che vanno scelti in base a quale risultato si vuole raggiungere (riduzione del cloro, riduzione del calcare, ect.)
I sistemi di filtraggio, tutti, sono:
- Ecologici: perché non producono rifiuti
- Comodi: perché possono erogare un’acqua direttamente da casa
- Oggi particolarmente Convenienti: Infatti grazie alle detrazioni fiscali al 50% e al bonus rubinetti introdotto dalla legge di bilancio appena approvata, questi prodotti risultano essere un vero investimento per la salute ammortizzato in pochissimo tempo.
L’ Agenzia delle Entrate ha chiarito le modalità e i termini per ottenere il bonus acqua potabile:
Per razionalizzare l’uso dell’acqua e ridurre il consumo di contenitori di plastica, è previsto un credito d’imposta del 50% delle spese sostenute tra il 1° gennaio 2021 e il 31 dicembre 2022 per l’acquisto e l’installazione di sistemi di
- filtraggio
- mineralizzazione
- raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare
finalizzati al miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti.
L’importo massimo delle spese su cui calcolare l’agevolazione è fissato a
- 1.000 euro per ciascun immobile, per le persone fisiche
- 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli esercenti attività d’impresa, arti e professioni e gli enti non commerciali.
Le informazioni sugli interventi andranno trasmesse in via telematica all’Enea.
Come richiedere il bonus
L’importo delle spese sostenute deve essere documentato da una fattura elettronica o un documento commerciale in cui sia riportato il codice fiscale del soggetto che richiede il credito. Per i privati e in generale i soggetti diversi da quelli esercenti attività d’impresa in regime di contabilità ordinaria, il pagamento va effettuato con versamento bancario o postale o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti. In ogni caso, per le spese sostenute prima della pubblicazione del Provvedimento n. 153000 del 16 giugno 2021 – pdf sono fatti salvi i pagamenti in qualunque modo avvenuti ed è possibile integrare la fattura o il documento commerciale attestante la spesa annotando sui documenti il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato all’Agenzia delle Entrate tra il 1° febbraio e il 28 febbraio dell’anno successivo al quello di sostenimento del costo inviando il modello tramite il servizio web disponibile nell’area riservata o i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate. Dopodiché, il bonus potrà essere utilizzato in compensazione tramite F24, oppure, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o lavoro autonomo, anche nella dichiarazione dei redditi riferita all’anno della spesa e in quelle degli anni successivi fino al completo utilizzo del bonus.
Come si è detto ci sono diverse metodologie e naturalmente diverse offerte. Un metodo è quello che si base sull’uso di carboni attivi.
Come richiedere maggiori informazioni
Per ulteriori informazioni sul bonus e sugli impianti cell. 340 450 2112