Nota dell’assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Mino Borraccino, sulla questione delle internalizzazione dei servizi della Asl Taranto
Partecipata assemblea pubblica ieri a Taranto sull’internalizzazione dei servizi delle ASL pugliesi.
Tanti i lavoratori presenti, che intervenendo nel dibattito hanno descritto le loro ansie e le loro aspettative, finalmente soddisfatte dalla Delibera con cui la Giunta Regionale ha approvato le linee guida in materia di organizzazione e gestione delle Società in house delle Aziende ed Enti del Servizio Sanitario Regionale.
E’ stato un momento di grande umanità ascoltare le parole di gratitudine che essi hanno rivolto a me e, per mio tramite, a tutta la Giunta Regionale.
Personalmente, esprimo tutto il mio compiacimento per questo provvedimento che si aspettava da anni, dato che le ultime linee guida risalgono al 2013, e che ho sollecitato con convinzione e con forza.
Sono lavoratori dipendenti esterni che da anni prestano servizio presso le strutture sanitarie pubbliche della nostra regione (impiegati CUP, informatici, addetti alla logistica e alla distribuzione del farmaco e operatori del 118), per i quali ci sono le condizioni per la internazionalizzazione, con contratti assimilabili, per la copertura di tutto il fabbisogno.
Ringrazio il Direttore generale della Asl di Taranto, Stefano Rossi, il presidente della Sanitaservice, Vito Santoro nonché il presidente Emiliano, intervenuto all’assemblea telefonicamente.
Un ringraziamento anche ai rappresentanti sindacali intervenuti con i loro contributi all’assemblea, ed in particolare: Emiliano Messina della UIL, Massimo Ferri della CISL, Giuseppe Romano e Paola Fresi della CGIL, Gianni Palazzo e Franco Rizzo dell’ USB, Giovanni Maldarizzi della Cisal e un paio di lavoratori del 118.Il nostro impegno continua per consegnare al Servizio Sanitario pubblico uno strumento adeguato, che andrà incontro alle esigenze dei lavoratori e nel contempo migliorerà la qualità del Servizio stesso.
Andiamo avanti, per far uscire dalla precarietà centinaia di lavoratori e donare serenità alle loro famiglie.
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