Note stampa degli ex assessori Viggiano e Giorno e dal responsabile provinciale di CON
Il progetto BRT viene da lontano e ha registrato il contributo delle forze politiche che hanno dato vita all’amministrazione Melucci 1, così come gran parte del percorso nasce con il governo precedente.
Alla inaugurazione del deposito mezzi, avvenuta questa mattina alla presenza del ministro Salvini, mancavano (non invitati?) molti di questi protagonisti, che non hanno mancato si rimarcare questa circostanza. In particolare CON, attraverso il suo referente provinciale Francesco Falcone, ha avanzato un’ipotesi sul possibile ribaltone politico che oggi si sarebbe consacrato. Ipotesi condivisa da Mattia Giorno.
da CON Taranto:
Con Taranto: “BRT non sarà l’acronimo di Bel Ribaltone Tacito?” Dopo il lavoro e la dedizione di molti anni, finalmente arriva il momento dell’avvio della fase di cantierizzazione del Deposito mezzi rotabili destinati alla rete B.R.T. ( Bus Rapid Transit ). Una svolta voluta e faticata, tanto che ci saremmo aspettati la presenza dei tanti che hanno contribuito a questo risultato: la Regione Puglia, i parlamentari che hanno dato forza alla richiesta di finanziamenti e che erano vicini a quella che allora era un’amministrazione di centro-sinistra e i dipendenti e tecnici che hanno lavorato per questo obiettivo. E invece oltre al Sindaco Melucci e ai più che doverosi inviti a sua Eccellenza il Prefetto di Taranto e al Comandante del Comando Marittimo Sud, in questa inaugurazione spicca non solo la presenza politico-istituzionale del Vicepresidente del Consiglio, Ministro delle Infrastrutture e Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini, ma anche di molti esponenti del suo partito politico. Lo stesso della candidatura alle elezioni Europee del Generale Vannacci, quello che desidererebbe classi separate per i bambini disabili nelle scuole italiane. Spicca dunque lo strano senso di coerenza politica, spicca la voluta virata a destra di questa amministrazione, spicca il rumoroso silenzio di quanti siedono in consiglio e si dicevano saldamente di centro-sinistra. Ma spicca soprattutto l’assenza di sincerità e il coraggio delle proprie scelte. Che l’acronimo BRT stia per Bel Ribaltone Tacito?
Dall’ Avv. Francesca Viggiano:
Intendiamoci, capita spesso che un’opera finanziata da un Governo venga poi avviata o terminata da un Governo successivo.
Un po’ come mi capita di vedere attuali esponenti del governo cittadino intestarsi opere o attività che sono state pensate e avviate da altri prima di loro.
La visita di oggi di Salvini a Taranto, però, non è semplicemente un avvio di cantiere. Non è una mera visita istituzionale. È il tentativo malcelato di portare a termine la virata che il governo della città, nato a sinistra e con i voti della sinistra, vorrebbe fare verso destra. Le BRT vengono finanziate, grazie al lavoro di esponenti del partito democratico come Ubaldo Pagano e Paola De Micheli il 13/05/2020. Esattamente 4 anni dopo viene ad inaugurare il cantiere Matteo Salvini (a Melucci piacciono politicamente i Matteo, ormai lo abbiamo capito). Non una parola da parte dell’Amministrazione sul pregresso, sul lavoro portato avanti dal Partito Democratico e anche dalla Regione Puglia.
La cosa più ridicola è che persino Salvini (forse avrà capito che Melucci è politicamente mobile come la donna del Rigoletto che muta d’accento e di pensier) ha detto chiaro e tondo che la vicinanza politica tra lui e Melucci si ferma agli autobus.
In pratica, grazie per avermi fatto tagliare il nastro in campagna elettorale ma evitiamo di stare troppo vicini.
Invece di fargli tagliare il nastro, avrebbero dovuto chiedergli perché il suo governo definanzia le bonifiche ex Ilva per finanziare la produzione. Che fine hanno fatto i fondi del JTF e che impatto avrebbe l’autonomia differenziata a trazione nordista. Ma a Salvini sono stati dedicati solo sorrisi e foto. E quando gli ricapita ad alcuni di loro di avere a che fare con un ministro?
Per fare due foto va bene anche Salvini.
Più che i bus rapid transit, le BRT odierne sembrano il corriere espresso che serve a portare transfughi politici sul carro del momentaneo vincitore.
A Madonn sap a c port l r’cchin
Francesca Viggiano
Vice presidente PD Puglia
Già assessore Comune Taranto
Dall’ ex assessore Mattia Giorno:
Giorno (Pd): “parata di leghisti per inaugurare le Brt: la politica del ribaltone è ufficiale.”
Abbiamo assistito alla parata del centrodestra a guida leghista che governa la nostra città.
Non è solo il tradimento politico degli elettori di centro-sinistra ma anche l’uso strumentale di un evento storico come quello delle BRT dato in pasto a Salvini e la Lega per la campagna elettorale.
Salvini di BRT non solo capisce ben poco, e lo dimostra il suo nuovo codice della strada che è in controtendenza rispetto a mobilità leggera e sostenibile, ma proprio non ha mai avuto nulla a che fare con questo finanziamento.
Le BRT oggi esistono grazie al lavoro congiunto di Michele Emiliano, Paola De Micheli (all’epoca ministra dei trasporti), il prof. Giuseppe Catalano (prima MIT e ora Regione Puglia) e l’On Ubaldo Pagano, oltre al lavoro che ho fatto insieme all’ex assessore Ubaldo Occhinegro.
Nessuna di queste persone, nemmeno chi ha lavorato per salvare il finanziamento, è stata invitata. Questo è il sintomo dell’ingratitudine che arriva da un’amministrazione che è pronta a cambiare linea politica come bandierina al vento. Nelle foto di rito appaiono persone che fino a ieri pare frequentassero centri sociali e ora plaudono alla peggiore Lega, rinnegando valori e ideali. Diffidate da certi atteggiamenti.
Taranto merita rispetto. Così come lo meritano i suoi elettori e non sarà Salvini o gli altri di centro-destra che reggono questa maggioranza di nascosto a prendere in giro i cittadini.
Le BRT sono finalmente partite e questa è una splendida notizia. Ciò che però ci preoccupa è che a fronte di quasi 4mila posti auto da perdere nessuno del Comune sta facendo preparazione, sensibilizzazione ai cittadini o presentazione dei progetti esecutivi, dei quali non abbiamo traccia. È evidente che la gestione del più grande e impattante cantiere di Taranto sia allo sbando e di questo siamo molto preoccupati. Ma torneremo ad occuparcene fuori dai riflettori delle passerelle elettorali.