Ristabilita finalmente dal Giudice del Lavoro la verità per i lavoratori, ingiustamente sanzionati dalla società nel Marzo 2019
Ci sono voluti due anni di impegno, lavoro e attesa per vedere finalmente annullate le sanzioni a carico dei 5 dipendenti della società di trasporto pubblico in-house del Comune di Taranto che erano state irrorate in maniera non legittima.
E’ quanto afferma Carmelo Sasso, Segretario Generale Uil Trasporti Taranto. Nello specifico ai lavoratori nel marzo 2019 venivano notificate note disciplinari con le quali sostanzialmente si contestava loro di aver falsamente attestato l’avvenuta esecuzione di controlli che i coordinatori della mobilità avrebbero dovuto eseguire sulla loro attività.
I fatti accaduti nel periodo luglio-agosto 2017 erano confortati da indagini investigative e della Procura della Repubblica. I lavoratori a seguito di quanto loro contestato formulavano le dovute giustificazioni ma la società Amat spa, non ritenendole valide, irrogava le sanzioni disciplinari di sospensione dal lavoro e dalla retribuzione.
I lavoratori, afferma Sasso, non ritendendo legittime le sanzioni irrogate con il supporto del Segretario Uiltrasporti del settore TPL Antonio Schiano ed il brillante patrocinio dell’avv. Massimo Urselli adivano l’autorità del Magistrato del lavoro del Tribunale di Taranto al fine di richiedere l’annullamento di quanto irrogato.
Le doglianze dei lavoratori erano fondate su molteplici aspetti tra cui i centrali erano:
- Estraneità ai fatti contestati. I lavoratori sostenevano, correttamente, che a loro, nella qualità di ausiliari della sosta, non era conferito alcun potere di attestare l’effettuazione dei controlli da parte dei coordinatori della mobilità. Essi si limitavano unicamente a controfirmare le operazioni da loro stessi effettuate, nonche’ la presenza sulla zona di operativita’.
- Mancata affissione del codice disciplinare in luogo accessibile a tutti, ai sensi della legge 20.05.1970 n. 300.
Sostenevano i lavoratori che non essendo mai stato affisso il codice disciplinare, come peraltro emerso in corso di giudizio, per tale ragione la sanzione doveva essere dichiarata illegittima.
Il Giudice dopo l’istruttoria ha emesso la sentenza con la quale ha annullato le sanzioni disciplinari impugnate e condannato l’Amat Spa al pagamento delle spese di lite.
Sostanzialmente il Giudice nella sentenza emessa, con motivazioni ineccepibili, ha condiviso le doglianze dei lavoratori sia in merito all’assenza del potere di attestare l’attività svolta dai coordinatori della mobilità e confermando che gli ausiliari con la loro firma attestano solo la presenza sul luogo ove operano e sia sulla mancata affissione, in luogo accessibile a tutti i dipendenti, del codice disciplinare, ai sensi e per gli effetti dell’art.7 della legge n.300 del 1970 (statuto dei lavoratori).
La sentenza certamente restituisce giustizia non solo ai 5 lavoratori cui va il nostro plauso per non aver mai ceduto, ma anche ad alcuni loro colleghi anch’essi sanzionati per i medesimi fatti alcuni dei quali oltre a scontare la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione hanno dovuto produrre formali scuse alla Società.
Auspichiamo che questo episodio faccia riflettere la proprietà di Amat Spa sulla facilità con la quale vengano troppo spesso intrapresi dalla dirigenza della società atti avventati e mal calibrati che generano inevitabilmente contenziosi e liti quantomeno temerarie i cui effetti e costi si riflettono sulla collettività.
Confidiamo che l’opera di “rebranding” e modernizzazione che si sta tendando di compiere sulla società ribattezzata “KYMA mobilità” punti anche ad una modifica di taluni atteggiamenti, di taluni “dirigenti”, che si ripercuotono negativamente sulla serenità della categoria degli ausiliari della sosta e degli operatori di esercizio, chiamati poi a fornire quotidianamente i servizi pubblici essenziali alla cittadinanza in questa situazione di emergenza mai vissuta prima.
Si rischia diversamente di trasformare l’operazione, nobile nella proposizione, in un semplice “maquillage” vanificando gli sforzi economici e di progettualità che l’Amministrazione ha fin ora posto in campo per un rilancio a tutto tondo della società di trasporto pubblico in house del Comune di Taranto.
Carmelo Sasso – Segretario Generale Uil Trasporti Taranto
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