Intervento del direttore SET118 Asl Taranto e presidente nazionale Società Italiana Sistema 118, Mario Balzanelli
“È stata crivellata di colpi, sparati questa notte da una arma da fuoco, una ambulanza della Croce Rossa di Taranto.
Un messaggio devastante di morte simbolicamente inflitto ad un mezzo di soccorso e ad un gruppo di operatori dediti alla vita. Sconcerto e sdegno. Questione etica, dentro e oltre il reato.
Atto più che vandalico: violazione della ragione e dei valori del rispetto e del senso civico profondamente inumana.
Non è dell’uomo, infatti, colpire chi aiuta colui che soffre, danneggiare chi si china a protezione di quanti siano nella malattia, nella necessità, nella difficoltà. Non è dell’uomo affidare ad un’arma una qualsivoglia rivendicazione o modalità, per quanto accesa, di dissenso o possibile motivazione di contrapposizione e di scontro.
L’ambulanza è immagine vivente della vita che corre a salvare la vita, a proteggere la vita, a custodire la vita.Si ristabilisca, senza indugi, un più forte passaggio della luce in questa inattesa e lacerante affermazione di tenebra.

Si rinforzi, ancora di più, e proprio adesso, dopo questo inaccettabile scempio, la priorità essenziale e non negoziabile di scelta della vita e dell’amore alla vita e per la vita, che anima i cuori di chi sceglie – ogni giorno – di donarsi, di farsi prossimo, di soccorrere, come nella essenza valoriale di chi compie il meraviglioso cammino di servizio della Croce Rossa.
Al presidente del comitato provinciale della Croce Rossa di Taranto, Anna Fiore, e a tutti i meravigliosi volontari, tutta la mia personale solidarietà, unitamente a quella del Sistema di Emergenza Territoriale 118 della Asl di Taranto e della Società Italiana Sistema 118 (SIS118)”.
La cronaca di ieri
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