Conferenza stampa questa mattina, presso la parrocchia Sacro Cuore, da parte del Comitato Taranto Futura, per esporre il loro piano per la chiusura dell’aria a caldo dello stabilimento siderurgico tarantino.
In pratica il coordinatore, avv. Nicola Russo, ha spiegato ai presenti, che è possibile sfruttare i crediti fiscali previsti dal piano industria 4.0 (tecnologia avanzata e robotica). Sono previsti dal suddetto piano super ed iper ammortamenti, che arrivano al 250%, se chiudendo l’aria a caldo dell’ex Ilva, Arcelor Mittal, acquistasse le bramme all’estero. Ma per fare questo è necessario migliorare le strade rotabili e terrestri, e arrivando ad aprire l’aeroporto di Grottaglie. Nei piani del comitato ci sarebbe una bretella che unirebbe Taranto a Matera fino ad arrivare nel Cilento. Insomma Taranto potrebbe diventare il crocevia di tutte le merci che arriverebbero via mare (la via della seta), e sfruttando le rotaie arriverebbero in breve tempo alle diverse destinazioni in Italia, sfruttando anche gli aerei.
Insomma oltre a rilanciare l’economia, si arriverebbe a chiudere l’area a caldo dello stabilimento, che tanto danno ha fatto e continua fare alla città dei due mari, e il personale eccedente sarebbe reimpiegato nei progetti per mettere Taranto nelle condizioni sopra descritte.
Gianfranco Maffucci