La soddisfazione di Emiliano e Melucci. Un lavoro intenso di più parti che ha registrato un’accelerazione con la gestione CIS affidata alla regia del sottosegretario Mario Turco.
Un giorno da festeggiare che però la città ha vissuto poco.
“Il Governo ha voluto dare un segnale forte, concreto e tangibile alla città, che continua a soffrire per la nota vicenda Ilva e dove si è consumata, in oltre 20 anni, e continua a protrarsi, la più grande crisi industriale, ambientale e sanitaria d’Italia.” Questa frase contenuta nell’intervento del sottosegretario Sen. Mario Turco sintetizza pienamente il senso della visita a Taranto del premier Conte e di ben 8 Ministri, in una giornata piovosa ma per fortuna non proibitiva come l’allerta arancione lasciava presagire. Posa della prima pietra del nuovo ospedale San Cataldo, che, ha promesso il Presidente del Consiglio, sarà realizzato secondo il modello Genova. Poi la inaugurazione dell’anno accademica della neonata Facoltà di Medicina, nella sede dell’ex Banca d’ Italia, in piazza Ebalia. Infine in Prefettura per la firma di alcuni importanti progetti. Taranto guarda ad un futuro nuovo fatto di turismo, di cantieristica, di porto, di università, pur non chiudendo con il passato. L’ Ex Ilva non chiude, almeno al momento. Nel discorso del “nostro” Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio Turco, la sintesi di ciò che oggi ha ricevuto il suggello autorevole e definitivo:
“Con l’apertura del “Cantiere Taranto” (ottobre 2020) e la rivitalizzazione del tavolo CIS, da quando dal 05 marzo 2020 è stato incardinato presso la Presidenza del Consiglio, abbiamo dato inizio e forza al processo di riconversione economica, sociale e culturale del territorio.
In particolare, è stato identificato un percorso strategico articolato su 5 direttrici fondamentali: Università e ricerca (corso di laurea in medicina, Centro di ricerca merceologico); Infrastrutture (portuali, aeroportuali e stradali); Ambiente e bonifiche; Riqualificazione urbana (banchina torpediniere, base navale, centro storico, isole Cheradi); Sviluppo economico (nel settore della cantieristica, agroalimentare, aerospazio, turistico, con i giochi del Mediterraneo 2026 e acquario green). Il duro lavoro silenzioso, e certamente non semplice, di questi mesi, dove la Presidenza del Consiglio è stata impegnata a coordinare oltre 80 riunioni tecniche su Taranto, oggi trova concretezza nelle diverse iniziative che ci apprestiamo ad attivare. Siamo riusciti a rompere gli schemi e i paradigmi del passato e ad accelerare non solo i tanti progetti d’investimento, a basso valore aggiunto, fermi da decenni e dove si sono accumulati oltre 1 miliardo di euro, ma abbiamo cambiato anche la prospettiva d’investimento, finanziando nuovi progetti dall’elevato moltiplicatore economico, imprenditoriale, occupazione, sociale e culturale. A testimonianza di questo cambiamento di prospettiva e della considerevole attività effettuata, siamo riusciti ad attrarre le attenzioni di importanti imprese nazionali e internazionali, come testimonia quest’oggi l’avvio della procedura di accordo di programma con il Gruppo Ferretti, ex art. 252-bis del D. Lgs. 152/2006, e la definizione della stessa procedura in meno di tre mesi. L’intervento prevede il completamento dell’attività di bonifica, la reindustrializzazione dell’area “ex Yard Belleli”, con un investimento di oltre 120 milioni di euro, di cui pubblici 35 milioni, e con piano assunzionale di oltre 400 lavoratori diretti, oltre alla possibile creazione di una filiera produttiva. Questi risultati, così come altri che saranno attivati oggi, alla presenza delle più Alte Autorità Governative, sono la testimonianza di come Taranto è al centro dell’Agenda di Governo.
Rivolgo, pertanto, un vivo ringraziamento al Presidente del Consiglio e a tutti i Ministri per il loro impegno e per la loro fiducia, e a quanti hanno reso possibile l’insediamento del Gruppo Ferretti, tra cui ringrazio, oltre al Presidente del Consiglio, il Ministro dello Sviluppo Economico, il Ministro del Sud, il Ministro delle Infrastrutture, il Ministro dell’Ambiente, il Presidente della Regione Puglia, il Prefetto, il Presidente dell’Autorità Portuale, l’Amministratore Delegato del Gruppo Ferretti, il responsabile unico del contratto per Taranto, Consigliere Gerardo Capozza, le strutture Investitalia, Invitalia. Oggi, pertanto, diamo un forte segnale di cambiamento e di discontinuità rispetto al passato. Taranto e i suoi cittadini attendono comunque altre risposte ai tanti problemi in attesa di risoluzione che il Governo non mancherà di dare.”
Comprensibile la soddisfazione del presidente della Regione Michele Emiliano e del sindaco di Taranto Rinaldo Melucci, di cui riportiamo a parte le dichiarazioni.
In altre epoche, e al netto del Covid, la giornata di oggi si sarebbe vissuta come giorno di festa per la città, con ali di folla. E invece solo gli “accreditati” e le Forze dell’ordine, in una città blindata, e assente. Frutto probabilmente di una sorta di rassegnata diffidenza, o solo della diffusione ormai in tempo reale attraverso i social di tutti gli eventi.
Conte ha anche concesso interviste esclusive ad alcune emittente e ricevuto alcune associazioni.
Foto per Oltreilfatto di Gianfranco Maffucci
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