Riceviamo e pubblichiamo:
Apprendiamo dalla stampa con la solita enfasi del Sindaco, che soltanto il 12 novembre l’amministrazione comunale ha stanziato 700.000 euro per la distribuzione dei buoni pasto, questa volta con modalità diverse e cioè con accredito delle somme da erogare attraverso la tessera sanitaria. La nuova metodologia non si comprende sia perché introduce un costo, anche se non a carico del Comune, sia perché il Sindaco Melucci dichiarava in data 8/4/2020 che “la macchina dei servizi sociali è al lavoro con una performance all’avanguardia rispetto a molte altre realtà istituzionali”. Se così era ad aprile, perché non ha seguito la stessa procedura considerando che ora sono da gestire 700.000 euro a fronte di 1.400.000 euro dell’epoca? E quindi per distribuire la metà dei buoni pasto con un archivio dei richiedenti già in possesso degli uffici comunali?
In merito poi a quel 1.400.000 euro di buoni pasto già distribuiti, il Sindaco e l’Assessore al ramo, perché non hanno rendicontato i risultati?
Al fine pertanto di verificare una gestione trasparente dei buoni pasto erogati chiediamo al Sindaco e all’assessore al ramo di sapere quante richieste sono pervenute, quante sono state accolte e quante sono state respinte; se, così come previsto dalle linee guida diramato dal Comune, sono stati effettuati i controlli, innanzitutto quelli anagrafici se realizzati, come sono stati individuati i soggetti sottoposti a controllo, quali accertamenti sono stati esperiti, quanti hanno avuto esito positivo e quanti negativi.
I Coordinatori per la Città di Taranto
Franco Vitanza
Pietro Pastore