Il 14 gennaio 2019, presso l’ospedale oncologico “San Giuseppe Moscati” di Taranto, è stato attivato il C.O.R.O. (Centro Orientamento Regionale Oncologico).
I C.O.R.O. sono strutture operative collocate nei dipartimenti integrati oncologici della Rete Oncologica Pugliese (R.O.P.) nel territorio di ciascuna Azienda ad essi afferente ed hanno la funzione di orientare e supportare l’ingresso dei nuovi pazienti nella R.O.P., indirizzandoli al percorso più adeguato e tenendo traccia dell’intero percorso diagnostico terapeutico, e supportandoli nel disbrigo delle pratiche amministrative connesse a tale percorso. Gran parte dei casi vengono discussi dai Gruppi Interdisciplinari di Patologia, istituiti presso lo stesso Ospedale “Moscati”. Questi sono tavoli tecnici in cui, per ciascun caso per cui se ne ravvisa la necessità, con un’ottica multidisciplinare, viene discusso collegialmente il caso, affrontandone le problematiche a 360 gradi.
Il C.O.R.O. di Taranto afferisce al Dipartimento Integrato Jonico Adriatico, diretto dal Dr. Salvatore Pisconti, una delle quattro macroaree in cui, nell’ambito della R.O.P., è stato suddiviso il territorio regionale per organizzare l’offerta oncologica.
Dal 15 gennaio 2019 al 7 giugno 2019 sono state effettuate n. 472 prime visite e n. 195 visite di completamento (pazienti già presi in carico dal C.O.R.O. ai quali erano stati richiesti ulteriori esami nel corso della prima visita). Il numero delle prestazioni prenotate dal personale amministrativo per i pazienti del C.O.R.O. è pari a n. 523 prenotazioni. Tale numero, tuttavia, non comprende un certo numero di prestazioni. Più precisamente, non sono compresi: prime visite e completamenti C.O.R.O. (perché i pazienti accedono per chiamata diretta ai numeri dedicati al C.O.R.O.); gastroduodenoscopie e le colonscopie (il personale amministrativo contatta direttamente la Gastroenterologia di Martina Franca per concordare le date degli esami); PET (viene inviata direttamente per email Ia scheda di richiesta PET-tac, specificando che trattasi di paziente C.O.R.O.); pazienti che vengono inviati in discussione ai Gruppi Interdisciplinari Aziendali di Patologia, ai quali viene già indicata al momento della prima visita la data in cui sarà discusso il caso; broncoscopie (il personale amministrativo contatta direttamente Ia Pneumologia); biopsie (vengono concordate direttamente con Ia Radiologia Interventistica).
Tutte le prestazioni vengono erogate entro 3-7 giorni lavorativi (la TAC total body è quella che richiede tempi di attesa più lunghi, pari a circa 10-12 giorni, poiché risulta essere l’esame più richiesto).
Inoltre, dallo scorso 29 marzo (data in cui l’Ufficio Amministrativo è stato abilitato sull’applicativo Edotto per la registrazione delle esenzioni per patologia), sono state attivate n. 51 esenzioni 048, evitando così ai pazienti ii disagio di ulteriore disbrigo di pratiche.
Si fa presente, infine, che dal 3 giugno è attivo anche il supporto del personale di volontariato nella sala d’attesa del Moscati, iniziativa questa molto apprezzata dai pazienti.
Soddisfazione è stata espressa dagli esponenti delle due associazioni interessate, Associazione Volontari Ospedalieri (AVO). Anna Pulpito, Presidente dell’AVO, afferma: «I nostri volontari che stanno supportando il personale del C.O.R.O. stanno ricevendo grandi soddisfazioni da quest’esperienza, perché i pazienti rispondono bene e gli operatori ricevono un aiuto concreto. La cosa più bella che, come volontari, possiamo fare per i pazienti in attesa di essere presi in carico, è parlare con loro, distrarli, alleggerire l’attesa, e questa esperienza, che ci auguriamo che prosegua, ci consente di fare tutto questo, e non è poco». Proprio nella prospettiva di “alleggerire le attese”, l’AVO è stata autorizzata a realizzare un murale nella sala d’attesa del C.O.R.O. Caterina Fraccascia, Presidente di Cuori Solidali, ha dichiarato: «Un’esperienza senz’altro positiva quella del C.O.R.O. per le volontarie di Cuori Solidali. Le testimonianze raccolte hanno confermato che il volontario è capace di stringere un’alleanza ancor più intima con chi ha bisogno di aiuto. La sua sola presenza diviene confortante, perché intuisce timori, dubbi, angosce, che assalgono chi è nel bel mezzo di un percorso difficilissimo da affrontare. Il paziente ha necessità di trovare al suo cospetto un interlocutore pronto a rispondere alle sue richieste. Il volontario diviene, quindi, un collegamento prezioso tra il personale sanitario e coloro che hanno necessità di risolvere dubbi e incertezze, alle volte anche di ordine pratico. Per noi di Cuori Solidali l’approccio è stato semplice, e la condivisione con i pazienti è stata ricca di momenti preziosi, umanamente unici»