Qui l’opuscolo e i link per reperire tutte le informazioni utili
Qui l’opuscolo: https://www.oltreilfatto.it/articoli/PIEGHEVOLE-CORONAVIRUS.pdf
Qui il sito dedicato al coronavirus http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Qui i video informativi su Youtube http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4081
Primo morto italiano a causa del coronavirus; è un pensionato di 78 anni, deceduto venerdì sera nel padovano. Difficile al momento comprendere bene quale sia la reale situazione dei contagiati. C’è un’intera area in isolamento; l’ospedale in cui era ricoverato l’anziano deceduto verrà svuotato. Almeno 18 sono i casi di infezione accertati. Ieri due treni sono stati fermati per la presenza di sospetti infettati. Siamo tornati all’epoca delle grandi epidemie, solo che siamo nel 2020, e mentre abbiamo le prime auto che viaggiano senza autista, ci prepariamo a “conquistare” Marte, e c’è anche chi spende soldi per mettere su un “esercito spaziale”, continuiamo a spendere poco o niente per la ricerca, e di fronte ad un nuovo virus siamo al momento impotenti. Senza contare che c’è ancora molto da capire su come quella che ormai è una pandemia acclarata sia partita. Il dubbio che si sia in presenza di sperimentazioni a scopo militare è forte e allo stesso tempo agghiacciante. Come sempre accade dalle nostre parti tutto finisce in caciara e polemica politica. Quando tre governatori del nord hanno scritto a Conte per richiedere misure più incisive si è subito parlato di razzismo! Lo stesso Presidente Mattarella si è precipitato in una scuola con bambini cinesi e un sindaco e la sua giunta sono andati a mangiare in un ristorante cinese. Quello del razzismo pare essere ormai un chiodo fisso per qualcuno; non è possibile esprimere alcuna considerazione che riguardi un extracomunitario che parte subito la condanna: razzisti! Intanto le misure finora adottate, ritenute il massimo possibile, si sono rivelate insufficienti. Si prova ancora a minimizzare, a dire che anche l’influenza provoca morte, che ci sono morti per incidenti stradali, per infarto, per tumore. Forse è il caso di smetterla con la favoletta del “niente panico o allarmismo” e assumere provvedimenti più drastici, cominciando ad informare meglio la popolazione. Da tempo cerchiamo di intervistare qualche esperto locale ma non ci siamo riusciti finora. E’ il caso ora che le istituzioni sanitarie escano dal loro isolamento e parlino con chiarezza. Il Ministero della salute ha prodotto un opuscolo che invitiamo a scaricare (cliccare sul link in alto). Informarsi è sempre necessario ma è evidente che un decalogo su come lavarsi le mani ora non sia più sufficiente.