Porta la firma del sindacato degli avvocati, l’Anf, associazione nazionale forense sezione “Lucio Tomassini” di Taranto, il corso di alta specializzazione in diritto ambientale, patrocinato dall’Ordine degli Avvocati di Taranto e finanziato dalla Cassa forense attraverso un bando, che inizierà il 3 maggio. Ottanta ore di lezione divise in quattro modulo tecnico-giuridici, tenute da avvocati ed esperti in diritto ambientale, rivolte ai legali tarantini che intendono approfondire la questione ambientale, oggi quanto mai trasversale, che oltre a problematiche di carattere etico, politico, sociale ed economico, investe anche il campo giuridico.
Scopo del corso è formare professionalità in grado di orientarsi in una disciplina in continua evoluzione che potranno inserirsi con funzioni di consulenza e di amministrazione in aziende, pubbliche e private, italiane ed europee (Comuni, Province, Regioni, Arpa, Consorzi, ecc.) chiamate a decidere direttamente sui temi dell’ambiente e relative politiche, nonché figure professionali capaci di gestire le controversie giudiziali ed extragiudiziali che le tematiche ambientali sviluppano.
Il corso nasce da un’idea del consigliere nazionale Anf Laura Di Santo, «Dopo il successo della App Avvocar, ci siamo aggiudicati un altro bando della Cassa Forense. Al corso accederanno trenta avvocati. Dopo i moduli tecnico-giuridici si passerà all’approfondimento di un case history, anche con la collaborazione dell’Amiu di Taranto e infine è prevista l’elaborazione di un testo. Il testo giudicato migliore dal comitato scientifico verrà pubblicato sulla rivista Ambiente e Diritto».
«Siamo orgogliosi di questo corso che partirà a Taranto tra qualche giorno. Ogni sforzo che si fa nell’interesse dell’avvocatura ha sempre accanto il Consiglio dell’Ordine», ha commentato il presidente dell’Ordine Rosario Levato.
«Fra pochi giorni partirà un nuovo bando – ha aggiunto l’avvocato Donato Salinari, consigliere di Cassa Forense – aperto anche alle fondazioni, un ulteriore stimolo a proporre progetti per colleghi e Consigli dell’Ordine».
Tra i docenti del corso, il giudice Fulvia Misserini, il Commissario straordinario per le bonifiche Vera Corbelli, l’avvocato Marcello Vernola, docente di Diritto Ambientale, il professor Antonio Pergolizzi, curatore del rapporto annuale sulle ecomafie per Legambiente.
E’ già iniziato invece l’anno di attività della Scuola forense, inaugurato da una lezione di deontologia tenuta dal consigliere nazionale forense avvocato Vincenzo Di Maggio e dalla presidente della Scuola Paola Donvito. I corsi, della durata di 18 mesi, sono dedicati in particolare ai laureati che devono sostenere l’esame di abilitazione alla professione forense. «La scuola – spiega la presidente del cda Paola Donvito – è l’anello di congiunzione tra università e mondo del lavoro. Si passa dal sapere al fare e conoscerne il perché e il come si fa. L’impostazione è pratica, si trattano casi veri in diritto civile, penale, amministrativo, si redigono pareri e atti, si svolgono esercitazioni anche finalizzate al’esame di Stato. Grande importanza nelle lezioni, poi, viene dedicata ai doveri e alle responsabilità legate alla professione. Il corpo docente è formato da avvocati, magistrati ed esperti che offrono gratuitamente la loro esperienza ai futuri avvocati del Foro ionico. La frequenza alla scuola è gratuita».