Oltre 1.100 persone coinvolte a Taranto e provincia. Alla Croce Rossa la gestione operativa: “Rispondete alle telefonate dal numero 06-5510, sono i nostri operatori per fissare l’appuntamento per il prelievo”
Anche a Taranto e provincia, sono iniziati ieri i prelievi per i test sierologici per la rilevazione, promossa dall’Istat e dal Ministero della Salute, per quantificare la diffusione del Coronavirus in Italia. Grazie al coinvolgimento della Croce Rossa Italiana, che si occupa della gestione operativa dell’intera operazione, saranno più di 1.100 le persone invitate, in tutta la provincia jonica, a sottoporsi al test. Oltre al capoluogo, dove è previsto il coinvolgimento di quasi 400 persone, gli altri comuni coinvolti sono Faggiano (62), Ginosa (46), Grottaglie (63), Leporano (59), Manduria (62), Martina Franca (99), Massafra (64), Mottola (64), Palagiano (65), Pulsano (61), San Giorgio Jonico (60) e Statte (53).
“Le persone coinvolte vengono contattate da noi – ci ha spiegato Anna Fiore, presidente della Croce Rossa Italiana di Taranto – attraverso il call center nazionale: anche se a chiamare sono i nostri operatori da Taranto, il numero che appare sul display del cellulare è quello nazionale, ovvero inizia con 06-5510. Per questo motivo, come accaduto anche nel resto d’Italia, molte persone non hanno risposto, pensando che si trattasse di una chiamata da qualche call center commerciale.” E questo ha creato non pochi problemi poiché “è importante rispondere – ha continuato la presidente Fiore – perché le persone identificate per essere sottoposte al test fanno parte del campione individuato dall’Istat in base a caratteristiche socio-demografiche ben precise, quindi chi non risponde alla chiamata non potrà essere sostituito e la scarsa partecipazione potrebbe inficiare la buona riuscita della rilevazione.”
Perché questa rilevazione
Finora la sorveglianza epidemiologica per quel che riguarda il Coronavirus si è rivolta ai soggetti che avevano sviluppato i sintomi della malattia e quindi sono stati curati; solo marginalmente, grazie al tracciamento dei contatti dei soggetti positivi, sono stati individuati alcuni soggetti asintomatici e paucisintomatici. Questa indagine, promossa dal Ministero della Salute, su indicazione del Comitato tecnico scientifico, ha l’obiettivo di stimare la diffusione dell’infezione e del contagio da Covid-19: attraverso i test sierologici, sarà possibile mappare la popolazione, sulla base di un campione rappresentativo individuato dall’Istat e suddiviso per fasce (età, sesso, attività lavorativa) e aree geografiche. Per effettuare il test sierologico basta un prelievo di sangue: l’eventuale presenza degli anticorpi del Covid-19 dimostra che il soggetto è stato (o è ancora) positivo al Coronavirus. In caso di positività a questo test, le persone interessate saranno poste in isolamento domiciliare e sottoposte al tampone, per evidenziare se sono ancora malati asintomatici o se invece sono già guariti. I dati raccolti serviranno a costruire una mappa del contagio puntuale e, quindi, permettere di capire quale è stata la reale portata della pandemia. In tutta Italia l’Istat ha individuato un campione di 150mila persone, in circa duemila comuni, rappresentativo dell’intera popolazione italiana.
Come si svolge la rilevazione
Le persone inserite nel campione dall’Istat vengono contattate dalla Croce Rossa Italiana e invitate a fare il test sierologico. Gli operatori del call center sono stati opportunamente formati per fornire alle persone tutte le informazioni e i chiarimenti necessari; la partecipazione non è obbligatoria e, ovviamente, è gratuita. “Alcune persone raggiunte al telefono in questi primi giorni sono state un po’ diffidenti – ci ha raccontato la presidente CRI Comitato di Taranto, Anna Fiore – qualcuno ha anche pensato a uno scherzo. I nostri operatori hanno però spiegato loro tutto quanto e li hanno invitati a cercare conferma delle nostre parole dal proprio sindaco o medico di base, poiché anche loro sono coinvolti in questo progetto e ci stanno aiutando a superare la naturale diffidenza delle persone, soprattutto quelle più anziane. Ma, in ogni caso, la maggior parte delle persone coinvolte ha risposto in maniera positiva”. Una volta ricevuto l’assenso alla partecipazione all’indagine, viene fissato l’appuntamento per il prelievo che avviene nel comune di residenza presso le strutture sanitarie, per lo più nella sede della “guardia medica”. Solo in alcuni casi particolari, ad esempio per persone molto anziane o immunodepresse, si procede con il prelievo a domicilio. Il personale della Croce Rossa, dotato di tutti i dispositivi di protezione necessari, si occupa della somministrazione di un questionario, necessario ai fini della rilevazione statistica, e del prelievo del sangue. Le provette raccolte vengono trasferite in sicurezza al laboratorio che, per i campioni prelevati a Taranto e provincia, è all’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Le persone interessate, entro quindici giorni dal prelievo, riceveranno il riscontro sul risultato del test sierologico. I dati raccolti vengono elaborati nel rispetto delle norme della privacy, diffusi in maniera aggregata e utilizzati per predisporre adeguate strategie di contenimento della pandemia.
Francesca Perrone
Per saperne di più
Ministero della Salute – news (clicca qui)
ISTAT – Informazioni sulla rilevazione (clicca qui)
ISTAT – Domande frequenti sulla rilevazione (clicca qui)
Foto copertina: Foto di Darko Stojanovic da Pixabay
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