Nota del consigliere comunale e provinciale, Piero Bitetti
A pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico non mancano problemi e criticità da risolvere soprattutto sul versante della risposta sanitaria da offrire contro il Covid 19. Le attuali norme prevedono, nel caso di una accertata positività a carico di un alunno, lo screening di massa su compagni, genitori, docenti e personale scolastico con relativa paralisi dell’attività scolastica. I tamponi necessitano infatti di 24-48 ore per essere processati in laboratorio. Una situazione che sta determinando apprensione soprattutto tra i pediatri considerato che, i bambini al di sotto dei sei anni, con l’arrivo dell’autunno tendono ad ammalarsi con maggiore frequenza con fenomeni febbrili che nulla potrebbero avere a che fare con il temuto virus.
Per questo sollecito il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano a dotare medici di base e pediatri , così come stanno facendo altre Regioni, di test anti Covid rapidi che forniscono risultati in pochi minuti, massimo mezz’ora. I tamponi rapidi risultano utili per effettuare screening di massa veloci o comunque per individuare persone infette con alta carica virale. In caso di positività, si procede con il tampone tradizionale mentre i soggetti negativi possono rapidamente tornare a frequentare la scuola senza essere sottoposti ad un inutile isolamento.