Ormai, salvo le forti limitazioni alle attività produttive, è liberi tutti
A distanza di tre mesi dall’avvio dei primi provvedimenti restrittivi, stando a ciò che sta accadendo in questi giorni, potremmo ipotizzare che le dichiarazioni del dott. Alberto Zangrillo, direttore delle Unità di anestesia e rianimazione generale generale e cardio-toraco-vascolare dell’ospedale San Raffaele di Milano, siano abbastanza fondate. Il covid clinicamente, secondo il medico, non sarebbe più attivo. Potremmo ma… Molti altri uomini di scienza e medicina affermano che il virus sia sempre presente e attivo. Uno degli elementi che hanno caratterizzato la vicenda pandemia, negativamente, è proprio la totale incertezza e diversità di vedute del mondo scientifico. Sin dall’inizio abbiamo dovuto fare i conti con un’informazione frammentata, con indicazioni spesso contraddittorie: mascherina si, mascherina no; tamponi a tutti, no solo ai sintomatici. E poi le terapie, gli studi, diversi, sul vaccino. Ci sarà una forte seconda ondata? per qualcuno è certa per altri è certo il contrario. Insomma diciamocela tutta: non abbiamo alcuna certezza se non ciò che empiricamente possiamo verificare. E a cosa stiamo assistendo in questi giorni? Un binario: due linee parallele che non si toccano. Da un lato ancora forti limitazioni a tutte le attività produttive; prenotazioni, file, mascherine nei negozi (salvo verificare poi, soprattutto nei grandi magazzini, che, una volta, dentro le mascherine “cadono” sistematicamente sotto il mento!). Ristoranti con coperti dimezzati, sport a porte chiuse. Ingresso in tribunale solo con appuntamento. Cinema, teatri, discoteche ancora off limits. Non parliamo di Agenzia delle Entrate e, infine, stendiamo un pietoso velo sulla questione scuole, università, enti di formazione.
Per strada invece, e da ieri massicciamente nelle spiagge, liberi tutti. Ieri abbiamo percorso tutta la litoranea fino a Campomarino dove ci siamo fermati. Distanziamento zero, mascherine, inutile dirlo, zero assoluto. Non abbiamo incontrato una sola pattuglia delle Forze dell’Ordine, né avvistata una motovedetta o un elicottero, nell’arco di circa tre ore. E vogliamo parlare delle manifestazioni di piazza? Quelle del centro destra del 2 giugno, e quello pro Floyd di ieri?
I dati che ci comunicano in questi giorni, per i quali dobbiamo necessariamente fare un atto di Fede, parlano della fine della fase acuta e di una tendenza all’azzeramento dei contagi.
Quindi? In assenza di certezze, che il mondo scientifico finora non ci ha fornito, possiamo ipotizzare di tutto e di più . Anche, ad esempio, che in realtà si sia trattato di una forma influenzale del tutto nuova, non conosciuta, e, pertanto, inizialmente curata in modo non corretto. Se, come ci dicono, il virus non è mutato, con il ritorno di fatto ad una vita regolare dovremmo registrare ancora tanti contagi. E invece non è così; almeno al momento. Certo ci sono stati tanti morti, ma non sapremo mai se morti “per il Covid-19” o solo “Con il Covid-19”; se morti per l’azione del virus o per qualche protocollo non adeguato.
A questo punto si ponga fine alle troppe limitazioni ancora imposte che appaiono ormai anacronistiche. Alla fine se le cose non dovessero andare per il verso giusto avremo dato vita all’immunità di gregge. Diversamente si diano indicazioni precise (l’OMS in questi giorni consiglia l’uso della mascherina anche in pubblico) e si facciano rispettare.
F.R. diritti riservati
Foto oltreilfatto.it pubblichiamo solo quella delle auto parcheggiate sulla litoranea rispettando la privacy dei bagnanti