Al PTA di Mottola trenta posti letto per i malati Covid fuori pericolo ma ancora positivi, mentre al SS. Annunziata si potenzia il laboratorio per l’esame dei tamponi
Nella provincia di Taranto la prima fase della gestione dell’emergenza Covid19 è rappresentata dall’Ospedale Moscati, dove i reparti di Malattie infettive, Pneumologia, Rianimazione e Medicina Covid sono in prima fila occupandosi dei pazienti in fase acuta (come riportato nel bollettino Asl del 14 aprile, i ricoverati sono 68, leggi qui), mentre gli altri reparti, legati al ramo oncologico, sono stati spostati in altre strutture proprio per preservarne i pazienti.
Per quel che riguarda, invece, la II fase per Taranto e provincia, così come spiegato in un video pubblicato sul profilo Facebook della Asl di Taranto, il piano ospedaliero post-Covid ha individuato il Presidio territoriale di assistenza di Mottola come il luogo deputato per la gestione della fase post acuta della malattia. Nel PTA di Mottola, infatti, vengono trasportati i degenti Covid-19 che hanno superato la fase acuta, non hanno più bisogno delle cure mediche dei sanitari del Moscati e sono in buone condizioni seppur ancora positivi al tampone, quindi ancora contagiosi e per questo non possono essere assistiti al proprio domicilio. I posti letto disponibili sono trenta in stanze attrezzate a pressione negativa, per evitare la dispersione del virus. Ad oggi, sono quattro i pazienti già ricoverati che vengono assistiti nel loro percorso di recupero da fisiatri, infermieri e operatori socio sanitari.
“La presa in carico dei pazienti è predisposta in tutta sicurezza, con percorsi separati e isolati per i cosiddetti covid. Non c’è alcun tipo di rischio per il personale che nella stessa struttura opera in altri ambiti assistenziali – dichiara Stefano Rossi, direttore generale della Asl Taranto – Siamo sicuri si tratti di un’ulteriore offerta che andrà a completare l’azione complessa di contrasto al covid attuata in Asl Taranto”.
Ma l’implementazione della fase 2 passa anche attraverso il potenziamento del processo di analisi dei tamponi per individuare rapidamente eventuali casi positivi e porre in atto tutte le misure necessarie per contenere il contagio. Per questo è stato potenziato il laboratorio analisi del SS. Annunziata che, ad oggi, ha la capacità di elaborare 150 tamponi al giorno, grazie a una piastra da 12 tamponi che richiede circa due ore e mezzo per ottenere i risultati e una nuova piastra da 8 tamponi che è processabile in poco meno di un’ora e mezza. La Asl ha comunicato che sta lavorando per l’acquisizione di un’ulteriore piastra capace di lavorare 36 tamponi alla volta per potenziare ulteriormente il laboratorio e effettuare i tamponi anche ai degenti, per individuare i percorsi di cura sicuri attivando eventualmente il percorso Covid, e al personale in servizio.
Francesca Perrone
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