Nella giornata del 7 marzo 2020 il Consiglio dei Ministri ha approvato un piano straordinario di assunzioni e investimenti sul personale sanitario.
Può essere una risposta forte da parte dello Stato, per fronteggiare tale l’emergenza, solo con l’impegno di ogni singolo cittadino che deve rispettare le raccomandazioni diffuse, guai a sottovalutare la situazione.
I casi in cui sono affetti da Covid-19, accertati in Italia, come nel resto del mondo e che hanno fatto emergere la seguente situazione sanitaria, possono essere inquadrati in tre categorie:
– una parte, che è asintomatica o con sintomi molto lievi che non necessitano di ospedalizzazione;
– un’altra parte che richiede il ricovero in reparti di malattie infettive in apposite aree sottoposte ad isolamento;
– una parte che necessita del ricovero in terapia intensiva con posti isolati con sistema di areazione a pressione negativa per evitare flussi al di fuori della stanza e, quindi, scongiurare il rischio di diffusione del virus.
Ciò significa che, nel caso in cui tutti i cittadini non dovessero rispettare le raccomandazioni diffuse, l’Italia rischierebbe, nell’immediato, di avere la necessità di ampliamento dei posti di terapia intensiva idonei ad accogliere eventuali pazienti affetti da coronavirus.
L’entità dell’emergenza sanitaria, determinata dai numeri e dai ristrettissimi tempi di contagio, imporrebbe soluzioni di contenimento drastiche, che metterebbero al centro la creazione di ulteriori posti di terapia intensiva in locali adatti all’isolamento con ventilazione a pressione negativa.
Approfondimenti:
Sintomi
Modalità di trasmissione
Superficie ed igiene