Non è casuale la scelta del premier Conte, che si rivolge direttamente ai cittadini.
Si è molto discusso della scelta del premier Conte di rivolgere una sorta di ultimatum ai due vice premier Salvini e Di Maio attraverso una conferenza stampa. Contrariamente a Grillo, che i giornalisti avrebbe voluto “mangiarli per il solo gusto di vomitarli”, Conte utilizza gli organi di informazione per parlare ai suoi vice. Ma evidentemente non solo a loro. Difficile pensare che l’ “avvocato degli italiani”, che sul piano della forza politica ha davvero poco da esprimere, abbia assunto l’iniziativa senza sentirsi con qualcuno. Di sicuro ne ha parlato con il Presidente Mattarella. Ma non solo. Se il premier si è rivolto alle telecamere anziché, come la Costituzione vorrebbe, alle due Camere, c’è qualcosa di molto più importante di una semplice scelta di un mezzo di comunicazione.

Non si può escludere che il tutto sia stato concordato con lo stesso Di Maio, ma, molto più probabilmente anche con Casaleggio. In ogni caso non si può non pensare al fatto che si sia voluto, ancora una volta, segnalare la volontà di superare il sistema rappresentativo, privilegiando il rapporto diretto con i cittadini. E’ una delle 5 stelle su cui si fonda il progetto politico del movimento. Non tutti hanno colto questo aspetto soffermandosi sui contenuti della lunga conferenza stampa.
Contenuti prevedibili visto ciò che da qualche tempo si sta verificando nel governo. Certo se Conte si dimettesse farebbe un grosso piacere ad entrambi i due vice che avrebbero colui al quale addossare ogni responsabilità. Difficile però che Mattarella consenta una crisi al buio con il fiato dell’ Europa sul collo e la prospettiva di una prossima manovra finanziaria lacrime e sangue.
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