riceviamo e pubblichiamo:
Oggi gli appalti pubblici sono per definizione uno dei settori più esposti ai fenomeni di corruzione e di infiltrazioni mafiose, danneggiando così di fatto, le imprese ed i cittadini onesti. È di tutta evidenza che coinvolgere negli affari criminali e nei conseguenti vantaggi economici gli esponenti politici e gli amministratori pubblici , paghi di più che assoggettarli attraverso le intimidazioni e le minacce. Per questo è importante conoscere chi sono gli esponenti politici e gli amministratori che ci rappresentano e se siano persone oneste e moralmente irreprensibili, a cui noi cittadini possiamo affidarci serenamente. Per combattere questo fenomeno così diffuso, di corruzione nella politica e nelle amministrazioni pubbliche, fu varata alla fine del 2012 la “ legge Severino “, dal nome dell’ex ministro delle giustizia Paola Severino, con l’obiettivo di abbattere il livello di corruzione della politica italiana e della pubblica amministrazione. La legge stabilisce la sospensione per almeno diciotto mesi o la decadenza di un amministratore pubblico, per i condannati anche solo in primo grado, per reati di corruzione, concussione, abuso d’ufficio, peculato. Per fare un esempio, il Consiglio Comunale di Taranto è composto da 32 consiglieri comunali. Prima che avvenga la convalida della nomina degli stessi a consigliere comunale, di norma dovrebbe essere stata effettuata da parte dell’amministrazione una verifica dei carichi pendenti dei predetti consiglieri, per verificare se gli stessi possano, sempre in base alla “ legge Severino “, ricoprire l’incarico di consigliere comunale o siano, se risultassero a loro carico delle condanne anche in primo grado per i reati prima citati, soggetti a sospensione o decadenza. Sinceramente ignoro come avvenga di preciso questo controllo, se siano i consiglieri comunali, nel caso si tratti di un amministrazione comunale, a consegnare il proprio certificato dei carichi pendenti al segretario generale o se lo stesso possa procedere personalmente alla verifica dei carichi pendenti dei singoli consiglieri, prima della loro convalida. La legge Severino, ha segnato un grande passo avanti nella lotta alla corruzione, in quanto non permette a chi è condannato anche in primo grado, per i reati prima citati, di ricoprire incarichi pubblici, questa a salvaguardia ed a tutela di noi cittadini e del denaro pubblico. A mio parere sarebbe auspicabile, che un controllo dei carichi pendenti, vista la lentezza della giustizia italiana, venga effettuato anche nelle nomine degli assessori , dirigenti, presidenti e consiglieri d’amministrazione o comunque per tutti quei soggetti che rivestono ruoli importanti nella pubblica amministrazione. L’importante però, affinché questa notabile legge anti corruzione dia gli effetti sperati , è che la stessa venga sempre applicata da chi di dovere ed i controlli effettuati scrupolosamente.
Davide De Fazio (Partito
Democratico)