Balzanelli (SIS118): “Bene il governo, ora avanti con la riforma”
Con la approvazione dell’emendamento (24.0.10.10 -A.S.2144-Art 24) al “Decreto Sostegni” viene finalmente restituita l’indennità corrisposta ai medici convenzionati del 118 che, in numerose realtà regionali, si intendeva eliminare mentre contestualmente, in virtù dell’emendamento, gli stessi medici non dovranno più restituire i soldi percepiti dal 1999.
“Un convinto plauso al Governo – afferma Mario Balzanelli, presidente nazionale della SIS118 – e il più vivo ringraziamento alle grandi protagoniste di questa indispensabile e sacrosanta ‘affermazione di dignità’ dei medici del 118, rispettivamente la senatrice Mariolina Castellone (Movimento 5 Stelle), l’onorevole Virginia Villani (Movimento 5 Stelle), la vice presidente del Consiglio Regionale della Campania, Valeria Ciarambino (Movimento 5 Stelle), le quali, in una strategia integrata che ha coinvolto, rispettivamente, in tempi brevissimi, i livelli regionali, ministeriali e parlamentari, hanno affrontato a viso aperto l’assurda questione e con straordinaria caparbietà hanno contribuito in modo determinante a risolverla”.

L’approvazione dell’emendamento che sana la “vexata quaestio” della indennità dei medici convenzionati del SET 118 riposiziona al centro delle necessità più gravi ed irrinunciabili della programmazione sanitaria nazionale la problematica della riforma legislativa del Sistema di Emergenza Territoriale 118.
“Il 118 – prosegue Mario Balzanelli – è la colonna vertebrale del Servizio Sanitario Nazionale e dei Servizi Sanitari regionali. Se per assurdo il 118 si fermasse anche solo 5 minuti si verificherebbe una catastrofe sanitaria. Proprio il 118, il sistema salvavita tempo dipendente di almeno 60 milioni di persone, da pilastro fondamentale, da cardine della nostra Sanità nazionale è da oltre 2 decenni, atti governativi alla mano, il grande dimenticato da qualunque provvedimento di rinforzo della Sanità territoriale, il solito escluso da qualunque logica di potenziamento, quando in passato non è stato selvaggiamente smantellato da logiche territoriali inappropriate e peraltro dimostratesi, a prova di realtà, ampiamente fallimentari. ‘Id fieri non potest’: non può più permettersi che tutto ciò accada. L’approvazione da parte del governo di questo emendamento e la particolare attenzione dimostrata, per la prima volta in 29 anni, alla nostra complessa e delicata dimensione lavorativa h 24 ‘sulla strada’ e ‘nelle case degli italiani’, dal ministro della Salute, Roberto Speranza, ci incoraggia auspicando, con fiducia, la svolta attesa, nelle varie regioni, da tutti gli operatori del Sistema, medici, infermieri, ed autisti-soccorritori”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.