Senza infrastrutture il turismo resta un sogno nel cassetto
riceviamo e pubblichiamo:
C’è chi parla di gioco dell’oca, con il continuo ritorno al punto di partenza, chi invece ricorda la tela di Penelope. In ogni caso l’esito è lo stesso: la regionale 8, la tanto agognata infrastruttura che dovrà, o dovrebbe! collegare Taranto ad Avetrana è ferma al palo. E questo come minimo da oltre venti, (dicasi venti!), anni.
Qualcuno ne conta addirittura trenta!
In una recente audizione della V Commissione regionale Ambiente, richiesta dal consigliere Massimiliano Stellato, presidente provinciale di Puglia Popolare a Taranto, il presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti ha ribadito il mantenimento degli impegni presi nell’inoltrare nell’immediato gli elaborati al Comitato VIA della Regione.
Ma il comitato Via ha bloccato ancora una volta il progetto! L’organo tecnico ha esposto una serie di osservazioni concludendo: “sarebbe auspicabile una revisione della soluzione progettuale che tenga in debito conto i rilievi sopra riportati al fine della compatibilità e sostenibilità ambientale dell’opera”. Si parla di problemi correlati alla sostenibilità ambientale e paesaggistica, all’occupazione di nuovo suolo, al consumo di risorse naturali, sottrazione di habitat.
Insomma siamo alle solite, si chiede la diversificazione economica, l’alternativa o l’affiancamento di nuove attività produttive alla grande industria, ma al momento di realizzare qualcosa intervengono i no. Non si tratta di questioni tecniche ma di scelte politiche. Occorre chiudere con la fase dei no ideologici. Nessuno invoca ulteriori danni all’ambiente, ci mancherebbe, ma realizzare una via di comunicazione richiede necessariamente qualche compromesso. Si tratta come sempre di verificare il bilanciamento delle diverse esigenze. Valutare il rapporto costi/benefici. Non sappiamo se e in che modo si potrà aderire alle richieste della commissione regionale; ciò che rileva è soprattutto valutare i tempi. La provincia ionica ha tutte le carte in regole per sviluppare in modo pieno e organizzato il comparto turistico, vista anche la crescita della Puglia in tale settore, ma senza adeguate infrastrutture è tutto più complicato. Abbiamo già un’autostrada che si ferma a Massafra, traffico ferroviario ridotto, e, dulcis in fundo, un aeroporto al momento non aperto ai voli di linea. Ma questa è un’altra storia che merita uno specifico approfondimento. Cominciamo a sbloccare la regionale 8, magari completandola in tempi congrui.
Avv. Francesco D’ Errico
Presidente Comunale Puglia Popolare Taranto
Taranto, 2 luglio 2021