A Taranto nel trentennale della morte di Giovanbattista Tedesco
Iniziative delle scuole Renato Moro e Archimede
Ci sono tre grandi emergenze nel mondo: “1. Perdita della democrazia in tanti paesi del mondo; anche in Italia a volte la democrazia è pallida! 2. La terza guerra mondiale che Papa Francesco intravede 3. La catastofe ecologica”.
E’ Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, nomi e numeri contro le mafie, ad affermarlo; e lo ha fatto a Taranto il 2 ottobre scorso partecipando alla giornata della memoria, a trentanni dalla uccisione di Giovanbattista Tedesco, ex carabiniere e, all’epoca, capo turno della Vigilanza ex Italsider. Al suo fianco Maria Teresa Lacovara moglie di Tedesco e il figlio, l’avv. Alessandro, referente provinciale di Libera e responsabile regionale per la memoria.
Presenti anche i familiari di alcune vittime pugliesi della mafia, tra cui i parenti di Gaetano Marchitelli ucciso a Bari il 2/10/2003. Giovanbattista Tedesco fu ucciso dalla Sacra Corona Unita il 2 ottobre del 1989, sotto casa mentre tornava dal lavoro, perché si opponeva alle attività mafiose all’interno del siderurgico.
Nonostante l’impegno e il martirio di tanti, magistrati, forze dell’ordine, giornalisti, le mafie non sono ancora sconfitte. Sono cambiati i metodi probabilmente, ma mantengono la loro presenza nella nostra società. La scuola ha un ruolo fondamentale: “conoscere per essere più responsabili, più consapevoli”; Don Ciotti lo ripete prima ai piccoli alunni della Renato Moro, poi ai ragazzi più grandi dell’Istituto Archimede.
“La conoscenza è importante, abbiamo bisogno di cittadini a tempo pieno e non a intermittenza; non basta commuoversi quando accadono fatti delittuosi, ma muoversi”. Come sempre il fondatore di Libera è un fiume in piena; tutti i passaggi del suo dire hanno un grande significato simbolico, rappresentano insegnamenti, indicazioni di percorsi da seguire: “Qui non è venuto Luigi Ciotti, io rappresento un noi: questa non è opera di una navigazione solitaria” e poi: “il cambiamento che tutti sogniamo ha bisogno del contributo di tutti noi”.
Ci sono due categorie di persone che preoccupano il prete antimafia: “i neutrali e i mormoranti”. I primi sono quelli che si tengono a distanza, non intervengono, non si attivano; gli altri invece mormorano, criticano,non si sporcano mai le mani. La scuola è uno dei pilastri della lotta alle mafie, l’altro è il lavoro, quello che purtroppo continua a mancare. “Un lavoro che però dia dignità”. Fuori programma Don Ciotti si è anche recato sul luogo dove Giovanbattista Tedesco fu freddato, e ha invitato i ragazzi ad andarci qualche volta: “fermatevi in silenzio nel luogo dove è ststao assassinato Giovanbattista. Andate in quei luoghi e quando vi allontanate parlate, parlate, parlate. Fate conoscere alla gente.”
Una giornata intensa iniziata la mattina con la “staffetta del Faro della Legalità” che ha visto coinvolte le scuole R.Moro e Archimede di Taranto. Alle 9:30 nell’I.C. R.Moro, nella sala teatro del plesso Leonida, l’incontro con i più piccoli. Il Dirigente Scolastico, dott.ssa Loredana Bucci porgendo i saluti ha sottolineato come l’educazione alla Legalità sia uno degli aspetti fondamentali della formazione integrale della persona.
I suoi alunni hanno partecipato ad un concorso nazionale organizzato da “Libera” e il Ministero della istruzione, vinto con la fiaba, presente nel sito della scuola e nel sito di Libera nazionale, “Il porcospino coraggioso”. Alle 10:45 trasferimento all’ I.I.S.S. Archimede, nell’aula magna, dove si è tenuta la cerimonia di intitolazione a Giovanbattista Tedesco della stessa aula magna.
Dopo i saluti del Dirigente scolastico, prof.ssa Patrizia Capobianco, l’intervento del fondatore di Libera, Don Ciotti e dell’ avv. Alessandro Tedesco : “è una eredità pesante quella dei familiari delle vittime della mafia; quella di trasferire il testimone che ci hanno lasciato, altrimenti morirebbero per sempre.” La moglie, Maria Teresa Lacovara ha parlato dell’impegno dei familiari: “il dolore va tramutato in impegno; ho capito che non dovevo chiudermi ma dovevo parlare con i ragazzi , il nostro futuro.”
Giornata conclusa con la celebrazione della Santa Messa, nella Parrocchia Corpus Domini, a Taranto. L’evento ha registrato l’adesione ufficiale della Regione Puglia, del Comune di Taranto e dell’ Associazione Nazionale Magistrati sottosezione di Taranto.
Tante le autorità presenti, il Prefetto Antonia Bellomo, Il Questore Giuseppe Bellassai, il Comandante provinciale CC colonnello Luca Steffensen,il Procuratore presso il tribunale per i minori Antonella Montanaro, il presidente Tribunale per i Minori Bina Santella, il Presidente del Tribunale, il Procuratore aggiunto Maurizio Carbone presidente ANM sottosezione Taranto, il direttore USSR Puglia, il presidente CSV Francesco Riondino , per l’ ordine avvocati l’avv .Tacente, per il dipartimento Jonico la Profssa Casola, per il comune di Taranto il presidente del consiglio Lucio Lonoce e e l’ass. Francesca Viggiano.
Foto:
Gianfranco Maffucci
Alunni Istituto Archimede
Si ringrazia:
l’avv. Carlo Liuzzi , la prof.ssa Anna Maria Summa, la dott.ssa Maria Grazia Argento
Foto copertina: Don Ciotti Alessandro Tedesco e la mamma Maria Teresa Lacovara sul luogo in cui fu ucciso Giovanbattista Tedesco.
Foto minori in presenza di liberatoria scolastica