Stamattina l’autoemoteca del SS. Annunziata ha sostato nella Questura e nel Comando Provinciale della Guardia di Finanza: poliziotti e finanzieri hanno donato il sangue, compiendo un gesto di responsabilità e solidarietà.
Solo pochi giorni fa, la ASL Taranto aveva lanciato un appello a tutti per donare il sangue (leggi la notizia qui). Come ogni anno, infatti, l’arrivo dell’estate aveva ridotto di molto le scorte di sangue già esigue a causa dell’emergenza sanitaria Coronavirus che aveva allontanato dalla donazione i donatori meno motivati. Stefano Rossi, direttore generale della ASL, ci aveva messo del suo, donando il sangue e chiedendo la collaborazione di chi può donare per rimpinguare le scorte del SS. Annunziata.

La risposta dei cittadini, ma soprattutto quella delle istituzioni non si è fatta attendere. Mentre si continua a donare nei nosocomi tarantini (ricordiamo che si più donare nei centri emotrasfusionali di Taranto SS. Annunziata, Martina Franca, Manduria e Castellaneta), l’autoemoteca del Centro Immunotrasfusionale del SS. Annunziata ha continuato a macinare chilometri per andare il più vicino possibile a vecchi e nuovi donatori.
Grazie al supporto e alla disponibilità della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, stamattina l’autoemoteca ha sostato nel piazzale della Questura e in quello del Comando provinciale della Guardia di Finanza per una raccolta straordinaria di sangue. Numerosi poliziotti e finanzieri hanno donato il sangue, compiendo un gesto di responsabilità e solidarietà.
Il direttore generale della ASL di Taranto, Stefano Rossi, ha così commentato: “Ringraziamo il Questore Giuseppe Bellassai e il Comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Massimo Dell’Anna, per la sensibilità dimostrata. Ma soprattutto ringraziamo i poliziotti e i finanzieri che stamattina, con entusiasmo e altruismo, si sono messi in fila per donare il sangue. È positivo per noi sapere di poter contare, anche in questo caso e come sempre, sugli uomini e le donne in divisa che, oltre a garantire la nostra sicurezza, sanno essere capaci di gesti di solidarietà come questo.”

Donare è importante poiché il sangue non può essere realizzato in laboratorio ed è vitale per chi soffre di deficienze circolatorie o di vari epatologie legate al sangue, chi necessita di trasfusioni in caso di trapianti o interventi chirurgici. Possono diventare donatori le persone di età compresa tra i 18 e i 70 anni, peso maggiore di 50 kg e buono stato di salute. Inoltre, è necessario non aver assunto farmaci antinfiammatori negli ultimi 7 giorni, antibiotici e antistaminici negli ultimi 15 giorni prima della donazione. Gli uomini possono donare fino a quattro volte all’anno (una volta ogni tre mesi), le donne fino a due volte all’anno (una volta ogni sei mesi). Donare il sangue è un’attività sicura, anche in questo periodo di attenzione al Covid-19. Ai donatori, infatti, viene effettuato il triage antiCovid, assieme alla misurazione della temperatura all’ingresso, e nelle strutture vengono tenute tutte le precauzioni necessarie per evitare il contagio, come la disinfezione delle mani, il mantenimento della distanza interpersonale e l’uso delle mascherine.
Francesca Perrone
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