Appalto Adi. Aziende sospese e lavoratori alla porta. Rizzo:”Decisione mirata a ottenere altre risorse pubbliche. Lo Stato diventi socio maggioritario”

Acciaierie d’Italia porta all’esasperazione il rapporto con le aziende dell’appalto, bloccandole e apre a Taranto un altro pesantissimo capitolo sul piano occupazionale. Non sono meno di 2.000 i lavoratori ai quali da lunedì sarà negato l’ingresso in fabbrica con disattivazione del badge. Unico scopo di Acciaierie d’Italia è quello di avere altro denaro. Riteniamo che le risorse pubbliche non devono servire per pagare i debiti contratti da Adi, ma bensì per mettere in sicurezza la fabbrica e per la comunità. Giusto, a nostro avviso, che ci sia un aumento della quota societaria dello Stato che lo farebbe diventare maggioritario rispetto al privato. Questo è quello che Usb chiede al Governo. La nostra organizzazione sindacale è decisamente preoccupata per le conseguenze di questo atteggiamento che va inevitabilmente a surriscaldare il clima, già caldo, all’interno dell’acciaieria tarantina. Un invito alla politica ad essere accanto a noi, e soprattutto ai lavoratori e alla città in questa ennesima battaglia in difesa del territorio.
Franco Rizzo Coordinatore provinciale Usb Taranto
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Ufficio Stampa USB Taranto
Anche il Consiglio nazionale PSI contro il “padrone delle ferriere” Acciaierie d’Italia

Il consiglio nazionale del Partito socialista Italiano, riunito a Roma in assemblea e sollecitato dai compagni della Federazione di Taranto Paolo Castronovi e Salvatore Mattia, ha approvato un ordine del giorno che esprime solidarietà ai lavoratori ed alle rappresentanze sindacali per l’inopinata decisione unilaterale di Acciaierie d’Italia di sospendere da lunedì i lavoratori di 145 aziende dell’indotto.
Al contempo il consiglio nazionale del PSDI chiede al Governo di intervenire immediatamente affinché l’azienda retroceda da questa iniziativa unilaterale che assesta un altro duro colpo alla situazione economica delle famiglie interessate dal provvedimento.
Non è più tollerabile il comportamento di Acciaierie d’Italia, purtroppo ancora condotta da Arcelor Mittal, nei confronti della nostra comunità e delle necessità produttive dell’intera nazione.
Parteciperemo attivamente ad ogni iniziativa tesa a fermare questa deriva di Acciaierie d’Italia che ormai agisce come un ottocentesco “padrone delle ferriere”.
Parimenti saremo al fianco del Sindaco e Presidente della Provincia Rinaldo Melucci che anche in questa occasione saprà, a “schiena dritta”, difendere i diritti e la dignità del nostro territorio.
Paolo Castronovi
Consigliere Comunale Segretario Cittadino PSI di Terra Jonica
Comunicato stampa Sinistra Italiana Taranto

Apprendiamo che, con una comunicazione fatta questa mattina alle organizzazioni sindacali, Acciaierie d’Italia ha reso noto che da lunedi prossimo, nello stabilimento siderurgico di Taranto, sono sospese le attività di 145 imprese appaltatrici.
La sospensione consisterà anche nella disattivazione del badge di ingresso in fabbrica dei lavoratori e sarà a tempo indeterminato.
A nostro avviso, si tratta di un gesto gravissimo, in una fase drammatica per le famiglie, già provate da mesi di cassa integrazione e ritardi negli stipendi, in un già difficile contesto generale, che vede un’inflazione da record ed una notevole difficoltà a tirare avanti.
Facciamo presente inoltre che, un così ingente numero di dipendenti sospesi, andrebbe ad aggravare ulteriormente la già drammatica situazione degli impianti, che necessitano di urgenti manutenzioni ordinarie e straordinarie e graverebbe sull’aspetto psicologico dei lavoratori, alle prese, ormai da tempo, con una continua incertezza per il loro futuro e delle loro famiglie.
Sollecitiamo pertanto il governo ad intervenire con la massima urgenza, per evitare una catastrofe sociale e mettere fine a questa inaccettabile situazione, dando una svolta definitiva alla vertenza e puntando con determinazione ad una vera riconversione ecologica del sito, capace di dare risposte ai lavoratori tutti ed ai cittadini di questo territorio.
Il coordinamento di Sinistra italiana Taranto
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