Due note stampa dello stesso tenore dagli assessori Giorno e Viggiano, in veste politica
Ex Ilva, Giorno: questo Governo continua a giocare sulla pelle dei Tarantini.
Quanto è in corso da ormai dieci mesi da parte del Governo di Fratelli d’Italia è un vero e proprio scippo costante a danno del territorio tarantino. E che il centrodestra fosse abituato al caos amministrativo o a studiare costanti misure legislative per superare norme, magistratura e rispetto del territorio lo sappiamo da molti anni, specie a Taranto e in Puglia.
Oggi però assistiamo a una vergognosa norma inserita all’interno del Dl “Infrazioni” che prevede due misure ben precise: il superamento del sequestro per la vendita dei rami d’azienda a privati, nonostante il lavoro fatto in questi anni dai giudici, e la limitazione dei poteri di ordinanza al Sindaco di Taranto che impedirà quindi di poter costringere l’azienda a rispettare il limite di emissioni inquinanti e quindi ambiente e salute dei cittadini, con una stortura dei principi costituzionali.
Del fatto che i privati siano presenti in città solo per usare l’azienda a scapito dell’ambiente e ricattare lavoratori e imprese del territorio, a questo Governo frega poco, così come frega poco dei disastri che l’azienda ha causato e causa ancora oggi in tutto il territorio ionico. Ma a questo punto la domanda che sorge spontanea è: come fanno parlamentari e consiglieri regionali delle forze di Governo a restare in silenzio o addirittura elogiare questo provvedimento? Ora non gli resta che completare l’opera e rafforzare a pieno titolo lo scudo penale e così il gioco è completo.
Eppure al Governo sia il Comune che la Regione hanno prospettato diverse strade per affrontare il problema con coraggio una volta per tutte, con l’avvio di un tavolo istituzionale per l’accordo di programma che dica chiaramente a Taranto e l’Italia qual è la strada per un nuovo piano industriale con gli impianti decarbonizzati, così da salvaguardare lavoratori e ambiente. Ma anche su questo, grazie a un capolavoro del Ministro al PNRR Fitto, rischiamo di mandare tutto all’aria.
Taranto ha subito troppo per essere trattata così dal Governo Meloni. Per queste ragioni, continueremo a lavorare come Amministrazione comunale e Partito Democratico per preservare il territorio dai costanti scippi o blocchi, come per i treni, i Giochi, il CIS e il decreto per l’ospedale San Cataldo.
Dl “Salva Infrazioni”, Viggiano: «Il Governo fa calare il silenzio sul siderurgico, difenderemo i cittadini dalle loro incertezze»
Il Governo ci prova ancora, sempre sulla pelle dei cittadini.
Leggere l’emendamento del ministro Raffaele Fitto al Dl “Salva Infrazioni”, infatti, mette a dura prova la tolleranza dei tarantini, virtù fiaccata soprattutto negli ultimi mesi dai continui dietrofront dell’esecutivo romano.
Mostrando di non avere una visione chiara della realtà, di non aver studiato quel che è accaduto a Taranto negli ultimi 10 anni, il Governo avanza delle proposte surreali: fa passare un sequestro penale, necessario per limitare la pericolosità di impianti inadeguati, come una misura emessa a garanzia di un credito risarcitorio; estende ulteriormente lo scudo penale, del quale avevamo già descritto i limiti; interviene sulle prerogative del sindaco svuotando il potere di ordinanza; istituisce un comitato di cinque esperti, nominati secondo requisiti discutibili, esautorando ruolo e funzioni di quei soggetti terzi, come Arpa e Asl, che hanno sempre monitorato i danni potenziali per salute e ambiente causati da una conduzione superficiale degli impianti.
Cala un silenzio tombale sul siderurgico, quindi, e cala per decreto, per precisa volontà di un Governo che affida le decisioni in tema di decarbonizzazione a un soggetto privato, che non ne ha mai voluto sentire parlare, peraltro smentendo la parte pubblica che invece in quella direzione voleva andare con il Dri, e che è alle prese con un Aia in scadenza e non del tutto rispettata.
Precisa volontà che, tuttavia, non corrisponde a un disegno altrettanto dettagliato del futuro dell’azienda. Con una grande incognita sullo sfondo: ma a Palazzo Chigi, vista la decisione di sollevare il ministro Adolfo Urso dall’incombenza dei decreti sulla decarbonizzazione, per affidarla al collega Fitto, sanno dove stanno andando a parare? O le divergenze di opinione, finora sopite, esploderanno con tutto il loro carico di conseguenze?
Naturalmente, lotteremo affinché non siano i cittadini di Taranto a patire, ancora una volta, le conseguenze di queste incertezze figlie di una lotta di potere.
Francesca Viggiano
Assessore all’Ambiente del Comune di Taranto e vice presidente assemblea pd regionale
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